Cervelli di maialini: un buon surrogato

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Il cervello dei bambini è difficile da studiare, dato che si trova…nella testa dei bambii. Per lungo tempo la scienza si è interrogata sugli effetti di infezioni, nutrizione o peso neonatale sul cervello infantile, ma sono stati effettuati solo studi che hanno riportato associazioni, non rapporti causa-effetto. Per approfondire la questione, un progetto dell’università dell’Illinois ha sviluppato un atlante di immagini di risonanza magnetica dei cervelli di maialini di 4 settimane, che fornisce l’esempio di un cervello medio tridimensionale e visioni di 19 regioni anatomiche diverse. Per la creazione dell’atlante, che è liberamente consultabile, sono stati impiegati 15 maialini. La conoscenza della struttura cerebrale dei maialini può aiutare a rispondere ad alcune interessanti domande per l’uomo, come quelle riguardanti gli effetti di infezioni virali, polmoniti, deficit di ferro, peso neonatale e nutrizione precoce sullo sviluppo cerebrale. Dato che alcuni di questi insulti possono determinare un ritardo dello sviluppo, la comprensione dei meccanismi alla base del fenomeno sarebbe critica ai fini di prevenzione e trattamento. Naturalmente, il fatto che il cervello del maiale sia notevolmente simile a quello di un bambino umano è d’aiuto: la crescita cerebrale nel periodo perinatale è molto simile fra le due specie, così come anche la struttura complessiva dell’encefalo. Effettuare studi approfonditi sul cervello dei bambini è difficile, ma le risposte potrebbero trovarsi in quello dei maialini. (PloS ONE online 2014, pubblicato il 25/9)

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