
Gli apparecchi che convertono direttamente le onde elettromagnetiche in corrente elettrica continua sono chiamati rectenne. Quella realizzata in questo caso usa un’antenna flessibile con una radio-frequenza che cattura le onde elettromagnetiche, incluse quelle che trasportano i segnali Wi-Fi, in onde elettriche. L’antenna è collegata ad un apparecchio fatto con un semiconduttore bidimensionale (dello spessore di pochi atomi, dentro cui viaggiano i segnali elettrici), che li converte in un voltaggio utilizzabile dai circuiti elettronici o per ricaricare le batterie.
“Abbiamo sviluppato un nuovo modo per alimentare gli apparecchi elettronici del futuro, raccogliendo l’energia Wi-Fi in una modalitĂ che può facilmente essere integrata in vaste aree”, commenta Palacios. Nei test di laboratorio, l’apparecchio dei ricercatori è riuscito a produrre 40 microwatt di energia quando è stato esposto alla tipica potenza dei segnali Wi-Fi (circa 150 microwatt), che è piĂą di quella necessaria ad alimentare lo schermo di un semplice dispositivo mobile o chip di silicio. L’antenna del Mit può trovare molte applicazioni, dagli strumenti elettronici indossabili agli apparecchi medici e sensori per l’internet delle cose. I ricercatori vogliono ora lavorare per sviluppare sistemi piĂą complessi ed efficienti.

questa è tecnologia di nicola tesla…