Un regime accelerato di una settimana di irradiazione mammaria parziale a seguito di un intervento di chirurgia conservativa risulta efficace quanto l’irradiazione mammaria totale nelle pazienti con tumore mammario, come dimostrato da un’analisi retrospettiva condotta su più di 1.000 pazienti. Le donne trattate con…
LeggiCanale Medicina: Tumore al seno
Tumori ovarici avanzati: chemioterapia primaria efficace quanto la chirurgia
Nelle donne con recente diagnosi di carcinoma ovarico avanzato, la chemioterapia basata sul platino seguita da un intervento chirurgico ritardato rappresenta un’alternativa sicura ed efficace al debulking chirurgico primario seguito dalla chemioterapia. Questo dato deriva dallo studio CHORUS, condotto da Matthew Nankivell dello University…
LeggiTumore mammario: ormoni dello stress impattano la terapia
Alcuni studi in vitro e sulle cavie indicano che i glucocorticoidi ed altri 3-chetosteroidi potrebbero espandere la popolazione cellulare CK5+ resistente alla terapia nei tumori mammari ER-alfa-positivi. Come affermato dall’autore Hallgeir Rui della Thomas Jefferson University di Filadelfia, i dati raccolti suggeriscono che gli…
LeggiCarcinomi lobulari invasivi: accurato il BSGI
Il BSGI (Breast-Specific Gamma Imaging) presenta un’elevata sensibilità e specificità per l’identificazione dei carcinomi lobulari (ILC) e dovrebbe essere preso in considerazione più di frequente, come affermato da Natalie Johnson del Legacy Cancer Institute di Portland, autrice di uno studio che ha coinvolto 699…
LeggiTumore mammario: possibile evitare biopsia del linfonodo sentinella nelle anziane
Le donne anziane con tumori mammari clinicamente linfonodo-negativi potrebbero evitare la biopsia linfonodale senza compromettere le proprie probabilità di sopravvivenza. Questa conclusione deriva da uno studio condotto su 140 donne di età non inferiore a 70 anni con tumori piccoli ed a crescita lenta,…
LeggiTumore mammario: ancora il paclitaxel
I risultati dello studio CALGB 40502/NCCTG N063H, condotto su 783 pazienti, hanno dimostrato che le pazienti con tumore mammario avanzato presentano una migliore sopravvivenza libera da progressione con la somministrazione di paclitaxel che con quella del più nuovo ixabepilone. Peraltro, un ramo dello studio…
LeggiNuove linee guida ACOG per lo screening
La valutazione del rischio di tumori ereditari rappresenta la chiave per identificare pazienti e famiglie che potrebbero essere esposte ad un aumento del rischio di sviluppare alcune neoplasie ginecologiche. Secondo gli autori delle nuove linee guida ACOG in materia, incentrate sulle sindromi oncologiche ereditarie…
LeggiTumori al seno: il DDT ne quadruplica i rischi
Che il DDT avesse effetti cancerogeni si sapeva, ma un nuovo studio ha scoperto che potrebbe aumentare sensibilmente il rischio di cancro al seno non solo direttamente ma anche nelle figlie di madri che lo hanno usato o inalato mentre erano incinte. Lo studio americano,…
LeggiSindrome dell’ovaio policistico. La palestra migliora i sintomi e l’attività sessuale
(Reuters Health) – Rafforzare i muscoli di braccia, gambe e tronco può rendere il sesso meno doloroso e più piacevole per le donne con sindrome dell’ovaio policistico.È quanto emerge da uno studio brasiliano- condotto dal team guidato Lucia Alves Silva Lara – che ha…
LeggiChemioterapia: singola dose antiemetico riduce nausea
(Reuters Health) – Una singola dose endovenosa di fosaprepitant aiuta a ridurre nausea e vomito indotti dalla chemioterapia. Secondo uno studio di fase III, condotto su 1000 pazienti, l’aggiunta di questo antagonista del recettore NK-1 ad ondansetrone e desametasone produce una risposta superiore del…
LeggiTumore mammario: prelievi shaved riducono il rischio post-chirurgico
Lo studio dei margini chirurgici attraverso prelievi bioptici effettuati su sezioni parallele/tangenziali intorno alla cavità lasciata da una mastectomia parziale determina una significativa riduzione dei tassi di margini positivi e di re-escissioni. Le pazienti sottoposte tale procedura, peraltro, non vanno incontro ad esiti cosmetici peggiori rispetto…
LeggiCarcinomi duttali in situ: potenziale cambiamento nella pratica clinica
Nei carcinomi duttali in situ (DCIS), un aromatasi-inibitore risulta più efficace del tamoxifene nella prevenzione della recidiva della malattia, assimilando quindi il comportamento di questi precursori clinici a quello dei tumori invasivi. Questo dato deriva da uno studio su 3.104 pazienti di Richard Mangolese…
LeggiPalbociclib nuovo strumento contro la resistenza endocrina?
Secondo i risultati dello studio PALOMA 3, incentrato sull’impiego del palbociclib, il primo CDK4/6-inibitore per il trattamento del tumore mammario, questo agente offrirebbe la speranza di invertire la resistenza endocrina da parte di questi tumori. Lo studio di fase 3, condotto su 521 pazienti…
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