Alla fine del trattamento, le donne sopravvissute al cancro al seno, sperimentano un affaticamento, fisico, cognitivo o emotivo, potenzialmente persistente, che può impedire loro di tornare alla vita quotidiana. Uno studio francese presentato all’ ESMO Breast Cancer Virtual Meeting che si è tenuto tra…
LeggiCanale Medicina: Tumore al seno
L’attività fisica, anche poca, migliora la sopravvivenza nelle donne con cancro al seno
L’esercizio fisico è stato spesso associato ad una riduzione della mortalitĂ nelle persone affette da tumore al seno. Tale ruolo protettivo è stato confermato da uno studio condotto dal National Institutes of Health, NIH/National Cancer Institute pubblicato dal Journal of the National Cancer Institute.…
LeggiTumore al seno: il rischio aumenta nelle pazienti a cui era stata diagnosticato un tumore pre-invasivo
Una diagnosi di carcinoma duttile in situ (DCIS) è associata ad una maggiore probabilitĂ di sviluppare cancro al seno e di morte per cancro al seno. Lo rivela uno studio inglese, pubblicato dalla rivista British Medical Journal. Il DCIS non presenta sintomi, viene quindi…
LeggiAIFA approva ribociclib nelle donne in pre-menopausa con carcinoma mammario
Ribociclib di Novartis, inibitore selettivo delle chinasi ciclina-dipendenti (CDK4/6), ha ottenuto dall’AIFA l’approvazione per l’indicazione nel trattamento delle donne in pre- o perimenopausa con carcinoma mammario localmente avanzato o metastatico HR+/HER2-, in combinazione con una terapia endocrina e un agonista dell’ormone di rilascio dell’ormone…
LeggiTerapia ormonale e rischio tumore mammario: consigliato aggiornamento in Europa
Nelle conclusioni di una revisione riguardante la terapia ormonale sostitutiva ed il rischio associato di tumore mammario, il gruppo PRAC ha raccomandato l’aggiornamento delle attuali informazioni riguardanti la sicurezza di queste terapie. Il gruppo PRAC è il comitato EMA responsabile per la valutazione della…
LeggiMammografia: lesioni BI-TADS 3 richiedono controllo precoci
Le lesioni di categoria 3 alla scala BI-RADS, probabilmente benigne, identificate allo screening mammografico dovrebbero essere controllate entro 6 mesi per diagnosticare la maggior parte dei casi di malignitĂ . Per queste lesioni sono tipicamente raccomandati controlli a 6, 12 e 24 mesi, in quanto…
LeggiMammografia riduce rischio tumori mammari fatali
Alcuni nuovi dati provenienti da un ampio studio svedese hanno dimostrato che lo screening mammografico dei tumori mammari riduce il tasso di tumori sia avanzati che fatali. L’obiettivo primario dello screening oncologico consiste nel rilevare i tumori in stadio precoce, quando sono maggiormente trattabili,…
LeggiTumori mammari HER2- a d alto rischio: immunoterapia migliora esiti
L’aggiunta dell’inibitore del checkpoint immune noto come durvalumab e del PARP-inibitore noto come olaparib alla chemioterapia neoadiuvante standard potrebbe migliorare gli esiti nelle donne con tujmori mammario HER2-negativi. Ciò emerge dallo studio I-SPY 2, condotto su 73 pazienti, all’interno del quale il trattamento proposto…
LeggiTumori mammari tripli negativi: nuovo immunoattivatore aumenta benefici immunoterapia
I tumori mammari tripli negativi (TNBC) rappresentano una forma particolarmente aggressiva di questa patologia, caratterizzata da una prognosi negativa e quindi sussiste un grande interesse in qualunque nuovo approccio terapeutico. L’immuniterapia ha dato speranza per i TNBC, ma piĂą di recente gli studi hanno…
LeggiMammografia: strumento di supporto decisionale riduce tassi di screening
Le donne dai 75 anni in su che ricevono un supporto decisionale prima di una visita dal medico di base hanno meno probabilitĂ di sottoporsi a screening nei 18 mesi successivi, come emerge da un’indagine condotta su 546 donne. Le linee guida raccomandano sempre…
LeggiTumori mammari HER2-negativi: nuova combinazione potenzia risposta
Una nuova combinazione di farmaci ha potenziato la risposta nelle donne con tumori mammari HER2-negativi ad alto rischio. Essa comprende l’inibitore del checkpoint immune noto come durvalumab ed il PARP-inibitore noto come olaparinb. Il beneficio si osserva anche nei sottotipi di tumore HER2-negativo, come…
LeggiTumori mammari: declino cognitivo con la terapia endocrina
I deficit cognitivi osservati nelle donne con tumori mammari in fase precoce sottoposte a chemioterapia sono stati riportati anche in pazienti trattate con la sola terapia endocrina. Si tratta di un fenomeno sorprendente, in quanto sinora si presumeva che la terapia ormonale fosse molto…
LeggiDCIS: risultati incoraggianti con la terapia preoperatoria
Alcuni dati preliminari suggeriscono che la terapia ormonale possa costituire il trattamento primario al posto della chirurgia per le donne che ricevono diagnosi di carcinoma duttale in situ (DCIS), un precursore del tumore mammario. Cio’emerge da uno studio condotto su 79 pazienti prima del…
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