Più di due anni senza che il tumore ovarico progredisca. E’ il dato positivo che emerge da PRIME, uno studio indipendente di fase 3 condotto in Cina che ha analizzato le evidenze di niraparib, PARP inibitore di GSK approvato in Italia per “il trattamento…
LeggiCanale Medicina: Tumore ovarico
Cancro ovarico: stato BRCA secondo il punteggio di risposta alla chemioterapia
I ricercatori della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Roma e dell’Università Cattolica, hanno valutato la relazione tra mutazioni dei geni BRCA 1/2 e il Chemotherapy Response Score in pazienti con carcinoma ovarico epiteliale sottoposte a chemioterapia neoadiuvante e chirurgia di debulking di intervallo.…
LeggiSopravvivenza dopo chemioterapia intraperitoneale ipertermica e chirurgia
Uno studio pubblicato dalla rivista JAMA Surgery mostra che, nelle pazienti con cancro ovarico, l’aggiunta della chemioterapia ipertermica intraperitoneale (HIPEC, Hyperthermic Intraperitoneal Chemotherapy) alla chirurgia citoriduttiva di intervallo può portare ad un miglioramento della sopravvivenza libera da progressione e della sopravvivenza globale. Lo studio…
LeggiPARPi nel cancro ovarico con mutazioni FANCA: un caso clinico
I PARP inibitori sono stati approvati come terapia mirata per il carcinoma ovarico metastatico con mutazioni nei geni BRCA. I ricercatori dell’Affiliated Cancer Hospital of Nanjing Medical University e del Department of Medical Affairs di Shangai, in Cina, hanno presentato, in un articolo pubblicato…
LeggiPrevisioni sulla mortalità per cancro ovarico per il 2022 in Europa
I tassi di mortalità per cancro sono diminuiti negli ultimi tre decenni in Europa. I ricercatori dell’Università degli Studi di Milano hanno calcolato il numero di decessi causati da tumori che sono stati evitati dal 1989 in Unione Europea (UE) e fatto proiezioni per…
LeggiPandemia: raccomandazioni della British Gynecological Cancer Society
Durante la pandemia di Covid-19, le pressioni sui servizi clinici hanno richiesto un adattamento nell’assistenza alle donne con cancro ginecologico. In un documento pubblicato dalla rivista International Journal of Gynecological Cancer, un gruppo multidisciplinare convocato dalla British Gynecological Cancer Society ha sviluppato raccomandazioni per…
LeggiConfermate efficacia e sicurezza di niraparib in monoterapia: lo studio PRIME
In occasione dell’Annual Meeting on Women’s Cancer è stato presentato lo studio cinese PRIME, condotto su donne affette da carcinoma ovarico di nuova diagnosi. I risultati hanno dimostrato in modo prospettico che una dose individualizzata di niraparib porta ad un miglioramento clinicamente e statisticamente…
LeggiLo Studio PRIME: confermata l’efficacia di niraparib nelle pazienti con nuova diagnosi di carcinoma ovarico. Intervista a Valabrega
Lo studio PRIME è stato disegnato per valutare prospetticamente l’efficacia e la sicurezza della dose individualizzata di niraparib (sulla base della conta piastrinica e del peso corporeo al basale) come trattamento di mantenimento in pazienti cinesi, con nuova diagnosi di carcinoma ovarico, in risposta…
LeggiEsperienza con PARPi al Fatebenefratelli Sacco di Milano
L’uso dei PARP inibitori ha rappresentato un importante cambiamento nella terapia del carcinoma ovarico. Questi farmaci, usati in prima o in seconda linea, migliorano le prospettive di cura mantenendo una buona qualità della vita delle pazienti. L’oncologa Annalisa Bramati, Dirigente Medico presso la Struttura…
LeggiTumore ovarico ricorrente: sintomi e qualità della vita con la chemioterapia
In un articolo pubblicato di recente dall’International Journal of Gynecological Cancer sono stati riportati i risultati del Gynecologic Cancer InterGroup (GCIG)-Symptom Benefit Study. Lo studio è stato progettato per valutare gli effetti della chemioterapia sui sintomi e sulla qualità della vita correlata alla salute…
LeggiProfilo di sicurezza di niraparib come terapia di mantenimento
Il farmaco PARP inibitore niraparib è considerata una scelta efficace e ben tollerata con un profilo di sicurezza migliorato per il trattamento di mantenimento delle pazienti con carcinoma ovarico epiteliale. È quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori della European University Cyprus e…
LeggiTumore ovarico: associazione tra HRD e risposta ai PARPi in Cina
I ricercatori della Nanjing Medical University hanno condotto il primo studio real-world sullo stato del deficit di ricombinazione omologa nelle pazienti con carcinoma ovarico in Cina. I risultati, pubblicati dalla rivista Fronters in Oncology, mostrano che l’HRD è un biomarcatore predittivo indipendente per il…
LeggiTumore ovarico: profilo dell’espressione genica immuno-correlata dopo chemioterapia
La chemioterapia neoadiuvante a base di platino seguita da chirurgia citoriduttiva di intervallo (interval debulking surgery) è un trattamento accettato per le pazienti con carcinoma ovarico epiteliale di stadio III o IV che non sono adatte per la chirurgia di debulking primario. L’identificazione di…
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