Contro emofilia A meno effetti collaterali da plasmaderivato

Il trattamento dell’emofilia A con fattore VIII di tipo plasmaderivato dĂ  minore sviluppo di enzimi inibitori, che rischiano di vanificare la terapia, rispetto al fattore ricombinante. Lo afferma uno studio di iniziativa italiano presentato al congresso della società Americana di Ematologia. SIPPET è uno studio internazionale, multicentrico, prospettico, randomizzato in aperto, avviato…

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CID associata alla sepsi: efficaci trombina e trombomodulina

Nella sepsi, la cascata della coagulazione viene spesso attivata a livello sistemico  in combinazione con il simultaneo deficit della fibrinolisi e delle cascate anticoagulanti. Ciò crea uno stato di ipercoagulabilitĂ  che spesso porta alla coagulazione intravascolare disseminata (CID), un fattore predittivo indipendente di mortalitĂ …

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Microparticelle di derivazione eritrocitaria e fibrinolisi

E’ noto da tempo che le membrane caricate negativamente delle microparticelle di derivazione eritrocitaria presentano proprietĂ  procoagulanti, ma è noto invece relativamente poco sulla possibile attivitĂ  fibrinolitica di queste stesse microparticelle. Questa questione diviene particolarmente importante durante la conservazione degli eritrociti, che incrementa significativamente…

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Nuovo agente inverte anticoagulazione da rivaroxaban

L’innovativo agente noto come andexanet alfa può invertire immediatamente l’effetto anticoagulante dell’inibitore del fattore Xa noto come rivaroxaban nei pazienti anziani, e proseguire in questa inversione tramite l’impiego di una dose in bolo o di un’infusione continua. Questo dato deriva dalla serie di studi…

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Emofilia ed inibitori: tocca al centro Italia

Inhibitour, il convegno educazionale  scientifico e itinerante sulla gestione clinica del paziente emofilico con inibitore, giunge alla terza tappa. Dopo avere toccato a Settembre il nord Italia a Presezzo (BG), la scorsa settimana il sud Italia ad Acireale (CT), Inhibitour si ferma da giovedì…

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La sindrome di Trousseau: trombosi associate ai tumori

La sindrome di Trousseau rappresenta la seconda principale causa di mortalitĂ  nei pazienti oncologici, inferiore soltanto alla morte per cause oncologiche dirette. Il rischio di tromboembolia venosa nei pazienti oncologici è aumentata di 4-7 volte rispetto ai soggetti non oncologici. Le cause di questo…

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