A livello storico, gli episodi emorragici nei soggetti con disordini della coagulazione sono stati trattati con terapie sostitutive, impiegando inizialmente sangue intero e plasma fresco congelato e più di recente concentrati di fattori specifici. Al giorno d’oggi, i pazienti con emofilia hanno la possibilità…
LeggiCanale Medicina: Sangue & coagulazione
Protesi valvolari meccaniche: trattamento con warfarin e prognosi
Un recente studio si è proposto di indagare l’impatto della tempistica nel range terapeutico (TTR) e la variabilità dell’INR sul rischio di eventi tromboembolici, complicazioni emorragiche maggiori e mortalità a seguito dell’impianto di una valvola cardiaca meccanica, chiarendo inoltre l’importanza dei diversi target per…
Leggit-PA, acido tranexamico, coagulazione e fibrinolisi
Le coagulopatie traumatiche acute sono caratterizzate da fibrinolisi e basse concentrazioni di fibrinogeno, ma è poco chiaro il contributo che la fibrinogenolisi apporta alla riduzione dei livelli di fibrinogeno. E’ stato condotto uno studio per valutare gli effetti in vitro di t-PA ed acido…
LeggiBypass coronarico, emostasi preoperatoria e rischio emorragie postoperatorie
Un recente studio si è proposto di valutare la prevedibilità degli eccessivi sanguinamenti mediante tromboelastografia (TEG), aggregometria ad impedenza e test convenzionali della coagilazione, compreso quello del fibrinogeno, nei pazienti sottoposti a bypass coronarico. In base a quanto riscontrato su 170 pazienti, i livelli…
LeggiArteriopatie periferiche, esercizio e coagulazione
Le arteriopatie periferiche rappresentano un disordine arteriosclerotico occlusivo ampiamente prevalente. I sintomi iniziano con dolore indotto dall’esercizio a livello delle estremità inferiori, fenomeno noto come “claudicatio”. Nonostante il fatto che sia stato dimostrato che l’esercizio migliora il profilo fibrinolitico di alcuni pazienti, l’effetto dell’esercizio…
LeggiFibrillazione Atriale: edoxaban efficace per chi ha avuto già un attacco ischemico
(Reuters Health) – Edoxaban, anticoagulante orale (NOACs) inibitore del fattore Xa, sarebbe efficace quanto warfarin, e forse più sicuro, nei pazienti con fibrillazione atriale (FA) e precedente ischemia cerebrale o attacco ischemico transitorio (TIA). È quanto emerge dai risultati dello studio ENGAGE AF-TIMI48. Il rischio di recidiva…
LeggiScaldate i muscoli e sfidate l’emofilia: riparte “Miles for Haemophilia”
Fino al 30 settembre 2016, attraverso l’hashtag #kmxemofilia, tutti potranno donare i chilometri percorsi durante l’attività sportiva preferita e contribuire a raccogliere 17.152 chilometri, uno in più rispetto al traguardo del 2015. Al raggiungimento di questo obiettivo, anche quest’anno Pfizer finanzierà la realizzazione di…
LeggiEmofilia A: rituximab eradica gli inibitori?
L’emofilia A acquisita è una rara patologia emorragica causata dallo sviluppo di autoanticorpi specifici diretti contro il fattore VIII della coagulazione: il rituximab potrebbe costituire un approccio alternativo al trattamento dell’emofilia acquisita eradicando questi autoanticorpi. Una recente revisione della letteratura si è proposta di…
LeggiAntitrombosi con apixaban: meglio triplice terapia
E’ necessario ottimizzare il trattamento farmacologico nei pazienti con coronaropatie acute e concomitante fibrillazione atriale, specialmente data la disponibilità dei nuovi farmaci antitrombotici. E’ stato dunque condotto uno studio per accertare se una duplice o triplice combinazione di agenti antitrombotici eserciti effetti simili sull’attivazione…
LeggiRivaroxaban e rischio emorragico: monitoraggio in laboratorio
E’ stato condotto uno studio con lo scopo di investigare gli effetti del rivaroxaban sugli esami della coagulazione di routine effettuati mediante reagenti comuni e largamente disponibili, e di esaminare la correlazione fra test della coagulazione sensibili e rischio emorragico causato dal rivaroxaban. In…
LeggiSangue: antagonisti della vitamina K meglio nelle donne più anziane
(Reuters Health) – Secondo alcune evidenze il rischio di sanguinamento con un trattamento con antagonisti della vitamina K (AVK) aumenta con l’età; molti medici sono renitenti a prescrivere questi farmaci ai soggetti più anziani. Il team guidato da Hilde Kooistra, dell’University Medical Center di Groningen,…
LeggiFibrillazione atriale e rischio ictus: aspirina prescritta al posto dell’anticoagulazione
Contrariamente alle raccomandazioni delle attuali linee guida, molti pazienti con fibrillazione atriale a rischio di ictus vengono ancora trattati con sola aspirina al posto dell’anticoagulazione orale. In base allo studio PINNACLE, condotto su più di 210.000 pazienti, i soggetti con indice CHADS non inferiore…
LeggiEmofilia A e sviluppo di inibitori
Attualmente le più gravi complicazioni del trattamento dell’emofilia consistono nello sviluppo di inibitori, ossia di anticorpi neutralizzanti. In Finlandia è stato condotto uno studio che ha valutato indicenza e fattori di rischio di questa evenienza i pazienti precedentemente non trattati con forme gravi di…
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