L’emofilia A acquisita è una rara patologia emorragica causata dallo sviluppo di autoanticorpi specifici diretti contro il fattore VIII della coagulazione: il rituximab potrebbe costituire un approccio alternativo al trattamento dell’emofilia acquisita eradicando questi autoanticorpi. Una recente revisione della letteratura si è proposta di…
LeggiCanale Medicina: Sangue & coagulazione
Antitrombosi con apixaban: meglio triplice terapia
E’ necessario ottimizzare il trattamento farmacologico nei pazienti con coronaropatie acute e concomitante fibrillazione atriale, specialmente data la disponibilità dei nuovi farmaci antitrombotici. E’ stato dunque condotto uno studio per accertare se una duplice o triplice combinazione di agenti antitrombotici eserciti effetti simili sull’attivazione…
LeggiRivaroxaban e rischio emorragico: monitoraggio in laboratorio
E’ stato condotto uno studio con lo scopo di investigare gli effetti del rivaroxaban sugli esami della coagulazione di routine effettuati mediante reagenti comuni e largamente disponibili, e di esaminare la correlazione fra test della coagulazione sensibili e rischio emorragico causato dal rivaroxaban. In…
LeggiSangue: antagonisti della vitamina K meglio nelle donne più anziane
(Reuters Health) – Secondo alcune evidenze il rischio di sanguinamento con un trattamento con antagonisti della vitamina K (AVK) aumenta con l’età; molti medici sono renitenti a prescrivere questi farmaci ai soggetti più anziani. Il team guidato da Hilde Kooistra, dell’University Medical Center di Groningen,…
LeggiFibrillazione atriale e rischio ictus: aspirina prescritta al posto dell’anticoagulazione
Contrariamente alle raccomandazioni delle attuali linee guida, molti pazienti con fibrillazione atriale a rischio di ictus vengono ancora trattati con sola aspirina al posto dell’anticoagulazione orale. In base allo studio PINNACLE, condotto su più di 210.000 pazienti, i soggetti con indice CHADS non inferiore…
LeggiEmofilia A e sviluppo di inibitori
Attualmente le più gravi complicazioni del trattamento dell’emofilia consistono nello sviluppo di inibitori, ossia di anticorpi neutralizzanti. In Finlandia è stato condotto uno studio che ha valutato indicenza e fattori di rischio di questa evenienza i pazienti precedentemente non trattati con forme gravi di…
LeggiEmofilia e disordini ortopedici del ginocchio
Nei pazienti con deficit dei fattori della coagulazione VIII o IX, il ginocchio viene spesso colpito da gravi cambiamenti ortopedici noti come artropatia emofilica (HA). La terapia sostitutiva vitalizia (FRT) è ottimale per la prevenzione della HA, ma l’aderenza a questo rigoroso trattamento è…
LeggiEmofilia A, induzione dell’immunotolleranza ed esiti a lungo termine
L’induzione dell’immunotolleranza (ITI) rappresenta un intervento standard per eradicare gli inibitori nei pazienti emofiliaci, ma le informazioni sulle condizioni a lungo termine dei pazienti che hanno eradicato gli inibitori parzialmente o totalmente a seguito dell’ITI sono purtroppo scarse. Un recente studio multicentrico internazionale ha…
LeggiPorpora fulminante: gestione delle lesioni nei bambini
La porpora fulminante rappresenta un’emergenza pediatrica pericolosa per la sopravvivenza caratterizzata da una significativa mortalità, che combina sepsi, shock, lesioni purpuriche estensive e CID. Il patogeno batterico più spesso coinvolto è il meningococco, e la sua gestione include antibiotici, corticosteroidi, replezione vascolare e catecolamine.…
LeggiFibrillazione atriale e prevenzione dell’ictus: meglio edoxaban o rivaroxaban?
La comprensione della valenza delle nuove terapie anticoagulanti rispetto a quelle già esistenti è della massima importanza nell’attuale realtà sanitaria attenta ai costi e guidata da principi di efficienza. Alcuni studi pilota hanno valutato la valenza di edoxaban e rivaroxaban per la prevenzione dell’ictus…
LeggiEmofilia B: la trasformazione del trattamento
Le proteine di fusione ricombinanti che connettono il fattore IX della coagulazione ricombinante con l’albumina ricombinante (rlx-FP), rappresentano un innovativo nuovo trattamento atto ad estendere l’emivita del fattore IX ed alleviare il carico connesso alle terapie per i pazienti con emofilia B. Il programma…
LeggiTerapia intensiva e test sul posto dell’ACT: è rilevante?
Negli ultimi 50 anni sono stati effettuati significativi progressi sia nelle tecniche cliniche che nelle attrezzature impiegate nell’ambito della terapia intensiva. In questo contesto, un test sul posto utilizzato tradizionalmente è l’ACT (Activated Clotting Time), un test della coagulazione principalmente impiegato durante il posizionamento…
LeggiAntiaggreganti: 1 paziente su 15 riceve prescrizioni inappropriate dopo la PCI
(Reuters Health) – In un articolo pubblicato da Circulation: Cardiovascular Quality, un gruppo di ricercatori statunitensi ha rilevato che, secondo i dati del registro nazionale del Veteran Affairs, più del 6% dei pazienti che si sottopongono ad intervento coronarico percutaneo (PCI) riceve prescrizioni di…
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