(Reuters Health) – Dopo un intervento coronarico percutaneo (PCI), una doppia terapia antipiastrinica (DAPT) prolungata offre vantaggi ad alcuni individui, ma non a tutti. È quanto emerge da una sottoanalisi del trial PRODIGY. “Nel complesso, non è stato riscontrato nessun vantaggio chiaro di 24 mesi di DAPT…
LeggiCanale Medicina: Sangue & coagulazione
Attuali considerazioni patologiche e di laboratorio nella diagnosi di CID
La generazione di trombina sistemicamente costante in vivo rappresenta il segno distintivo della coagulazione intravascolare disseminata (CID). Tipicamente, si tratta della risposta ad uno stato patologico progressivo che è associata a significativi danni cellulari. L’eziologia del problema potrebbe essere infettiva o non infettiva, ed…
LeggiNuovi progressi nel trattamento dei disordini emorragici
A livello storico, gli episodi emorragici nei soggetti con disordini della coagulazione sono stati trattati con terapie sostitutive, impiegando inizialmente sangue intero e plasma fresco congelato e più di recente concentrati di fattori specifici. Al giorno d’oggi, i pazienti con emofilia hanno la possibilità…
LeggiProtesi valvolari meccaniche: trattamento con warfarin e prognosi
Un recente studio si è proposto di indagare l’impatto della tempistica nel range terapeutico (TTR) e la variabilità dell’INR sul rischio di eventi tromboembolici, complicazioni emorragiche maggiori e mortalità a seguito dell’impianto di una valvola cardiaca meccanica, chiarendo inoltre l’importanza dei diversi target per…
Leggit-PA, acido tranexamico, coagulazione e fibrinolisi
Le coagulopatie traumatiche acute sono caratterizzate da fibrinolisi e basse concentrazioni di fibrinogeno, ma è poco chiaro il contributo che la fibrinogenolisi apporta alla riduzione dei livelli di fibrinogeno. E’ stato condotto uno studio per valutare gli effetti in vitro di t-PA ed acido…
LeggiBypass coronarico, emostasi preoperatoria e rischio emorragie postoperatorie
Un recente studio si è proposto di valutare la prevedibilità degli eccessivi sanguinamenti mediante tromboelastografia (TEG), aggregometria ad impedenza e test convenzionali della coagilazione, compreso quello del fibrinogeno, nei pazienti sottoposti a bypass coronarico. In base a quanto riscontrato su 170 pazienti, i livelli…
LeggiArteriopatie periferiche, esercizio e coagulazione
Le arteriopatie periferiche rappresentano un disordine arteriosclerotico occlusivo ampiamente prevalente. I sintomi iniziano con dolore indotto dall’esercizio a livello delle estremità inferiori, fenomeno noto come “claudicatio”. Nonostante il fatto che sia stato dimostrato che l’esercizio migliora il profilo fibrinolitico di alcuni pazienti, l’effetto dell’esercizio…
LeggiFibrillazione Atriale: edoxaban efficace per chi ha avuto già un attacco ischemico
(Reuters Health) – Edoxaban, anticoagulante orale (NOACs) inibitore del fattore Xa, sarebbe efficace quanto warfarin, e forse più sicuro, nei pazienti con fibrillazione atriale (FA) e precedente ischemia cerebrale o attacco ischemico transitorio (TIA). È quanto emerge dai risultati dello studio ENGAGE AF-TIMI48. Il rischio di recidiva…
LeggiScaldate i muscoli e sfidate l’emofilia: riparte “Miles for Haemophilia”
Fino al 30 settembre 2016, attraverso l’hashtag #kmxemofilia, tutti potranno donare i chilometri percorsi durante l’attività sportiva preferita e contribuire a raccogliere 17.152 chilometri, uno in più rispetto al traguardo del 2015. Al raggiungimento di questo obiettivo, anche quest’anno Pfizer finanzierà la realizzazione di…
LeggiEmofilia A: rituximab eradica gli inibitori?
L’emofilia A acquisita è una rara patologia emorragica causata dallo sviluppo di autoanticorpi specifici diretti contro il fattore VIII della coagulazione: il rituximab potrebbe costituire un approccio alternativo al trattamento dell’emofilia acquisita eradicando questi autoanticorpi. Una recente revisione della letteratura si è proposta di…
LeggiAntitrombosi con apixaban: meglio triplice terapia
E’ necessario ottimizzare il trattamento farmacologico nei pazienti con coronaropatie acute e concomitante fibrillazione atriale, specialmente data la disponibilità dei nuovi farmaci antitrombotici. E’ stato dunque condotto uno studio per accertare se una duplice o triplice combinazione di agenti antitrombotici eserciti effetti simili sull’attivazione…
LeggiRivaroxaban e rischio emorragico: monitoraggio in laboratorio
E’ stato condotto uno studio con lo scopo di investigare gli effetti del rivaroxaban sugli esami della coagulazione di routine effettuati mediante reagenti comuni e largamente disponibili, e di esaminare la correlazione fra test della coagulazione sensibili e rischio emorragico causato dal rivaroxaban. In…
LeggiSangue: antagonisti della vitamina K meglio nelle donne più anziane
(Reuters Health) – Secondo alcune evidenze il rischio di sanguinamento con un trattamento con antagonisti della vitamina K (AVK) aumenta con l’età; molti medici sono renitenti a prescrivere questi farmaci ai soggetti più anziani. Il team guidato da Hilde Kooistra, dell’University Medical Center di Groningen,…
Leggi