Nell’ultimo decennio, il fattore della coagulazione XIIIa ha ricevuto un rinnovato interesse come target terapeutico. La sua inibizione in effetti potrebbe offrire protezione dalle trombosi senza incrementare il rischio di emorragie, ed inoltre esso potrebbe sopperire alla necessitĂ di una prevenzione sicura per le…
LeggiCanale Medicina: Sangue & coagulazione
Effetti antiemostatici di Curcuma longa, Angelica sinensis e Panax ginseng
Le erbe che secondo le teorie della medicina tradizionale cinese possiedono proprietĂ emoattivanti spesso suscitano perplessitĂ per i loro possibili effetti antipiastrinici ed anticoagulanti vasati su quanto riportato dagli studi in vitro. Queste erbe sono state implicate in manifestazioni emorragiche soltanto in casi aneddotici,…
LeggiAblazione a radiofrequenza sotto apixaban o rivaroxaban: effetti dell’eparina
La misurazione dell’effetto anticoagulante dell’eparina durante l’ablazione a radiofrequenza nei pazienti che assumono apixaban o rivaroxaban è difficoltosa, dato che il tempo di coagulazione attivata (ACT) non sembra riflettere la reale attivitĂ anticoagulante di questi farmaci. Sono state pertanto valutate le proprietĂ anticoagulanti dell’apixaban…
LeggiInterventi spinali a rischio medio-basso: continuare la terapia antitrombotica?
Le attuali linee guida ASRA raccomandano la sospensione della terapia antitrombotica prima di un intervento chirurgico spinale allo scopo di ridurre l’incidenza delle complicazioni emorragiche, ma la sospensione della terapia potrebbe comportare notevoli rischi in termini di eventi cerebrovascolari e cardiovascolari. Alcune evidenze recenti…
LeggiTraumi: test TPA predice necessitĂ trasfusioni massive
Un esame tromboelastografico (TEG) modificato con l’aggiunta di tPA al sangue del paziente può identificare i soggetti vittime di traumi che necessitano di trasfusioni massive. Al momento questo esame è disponibile soltanto a scopo di ricerca, ma la sua utilitĂ in ultima analisi si…
LeggiEmofilia: nuovo agente riduce livelli antitrombina
Un agente sperimentale RNA-interferente che riduce i livelli circolanti di antitrombina promuove la formazione dei coaguli nei soggetti affetti da emofilia A o B. Con la deplezione dell’antitrombina, questo agente, noto come fitusiran, consente una generazione sufficiente di trombina per un’emostasi efficace. Dato che…
LeggiDabigatran: inversione rapida con l’idarucizumab
E’ stato dimostrato che mediante l’uso dell’anticorpo monoclonale noto come idarucizumab si ottiene una rapida, completa e prolungata inversione dell’anticoagulazione da dabigatran in pazienti anziani con molteplici comorbiditĂ in circostanze d’emergenza pericolose per la sopravvivenza. I tempi di emostasi riportati sono stati di circa…
LeggiCardiopatie congenite e tromboembolia venosa
Le cardiopatie congenite rappresentano una condizione comune nella popolazione pediatrica, interessando l’1% dei neonati. Per quanto esse siano caratterizzate da un’ampia gamma di livelli di gravitĂ , entro i 5 anni circa l’80% dei pazienti richiede almeno un intervento chirurgico per ottenere una riparazione cardiaca…
LeggiOssigenazione extracorporea pediatrica: coagulazione non predice eventi cerebrovascolari
E’ stato effettuato uno studio retrospettivo caso-controllo per valutare se il profilo della coagulazione tradizionale possa predire gli eventi cerebrovascolari nei bambini sotto ossigenazione a membrana extracorporea (ECMO) in un’unitĂ di terapia intensiva da 71 letti di un ospedale pediatrico terziario. Sono stati in…
LeggiFattore V di derivazione piastrinica mediatore critico trombosi arteriosa
Il fattore V della coagulazione svolge un ruolo chiave nell’omeostasi, è presente nel plasma e nelle piastrine ed ha proprietĂ sia procoagulanti che anticoagulanti, ma il contributo del fattore V di derivazione piastrinica alla trombosi arteriosa rimane indeterminato. Un recente studio ha valutato il…
LeggiAntiaggreganti: negli anziani rischio emorragico aumentato, ma PPI possono contrastarlo
Reuters Health) – Secondo i risultati dell’ Oxford Vascular Study, pubblicati da Lancet, il rischio di un sanguinamento maggiore associato all’uso di farmaci anti-piastrinici, compresa l’aspirina, aumenta sostanzialmente con l’etĂ , ma l’uso di inibitori della pompa protonica (PPI) può impedire tale sanguinamento. La premessa…
LeggiLa tromboembolia venosa neonatale
I neonati rappresentano la popolazione pediatrica a maggior rischio di sviluppare tromboembolie venose, e l’incidenza di questi eventi nella popolazione neonatale è in aumento, soprattutto nei soggetti critici. Diversi ampi studi hanno indicato che l’incidenza della tromboembolia venosa neonatale sia quasi triplicata negli ultimi…
LeggiBeta-talassemia, attivazione piastrinica, ipercoagulabilitĂ ed ipertensione polmonare
L’incremento del tasso di sopravvivenza dei pazienti talassemici ha portato a svelare complicazioni correlate alla loro gestione di riscontro poco frequente: è stato condotto uno studio con lo scopo di analizzare l’incremento della coagulazione e dell’attivazione piastrinica nei bambini con beta-talassemia, esaminare i fattori…
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