Le caratteristiche della CID comprendono il rischio contrario di emorragie dovuto a coagulopatia consuntiva ed iperfibrinolisi, ed insufficienza d’organo legata alle diffuse trombosi microvascolari. Lo scopo dell’anticoagulazione nel contesto della CID consiste nell’attenuare l’eccessiva generazione di trombina e la deposizione di fibrina. Per quanto…
LeggiCanale Medicina: Sangue & coagulazione
Caffeina aumenta la risposta protrombotica all’esercizio, ma non quella fibrinolitica
La caffeina, un popolare integratore ergogenico, induce cambiamenti neurali e vascolari che potrebbero influenzare la coagulazione e la fibrinolisi sia a riposo che durante l’esercizio. E’ stato condotto uno studio per valutare gli effetti di una singola dose di caffeina sui parametri di coagulazione…
LeggiGestione dei rari disturbi della coagulazione nel 2018
I rari disordini emorragici comprendono deficit ereditari dei fattori I (gibrinogeno), II (protrombina), V, VII, X, XI e XIII, nonchĂ© della combinazione di fattori V e VIII e dei fattori vitamina K-dipendenti. Questi disturbi rappresentano il 3-5% di tutti i disordini congeniti della coagulazione…
LeggiEmofilia A: emicizumab previene episodi emorragici
L’emofilia A è un disordine emorragico X-linked causato da difetti nel gene che codifica il fattore VIII. La profilassi di routine con fattore VIII esogeno richiede iniezioni endovenose frequenti, ed uno dei problemi piĂą difficoltosi nel trattamento dell’emofilia A consiste nello sviluppo di alloanticorpi…
LeggiGenerazione della trombina nei pazienti con gravi danni termici
Le ustioni gravi possono indurre uno stato di ipercoagulabilitĂ che non viene riscontrato dai test della coagulazione convenzionali. Il test di generazione della trombina invece consente una valutazione globale della coagulazione, e può identificare gli stati di ipercoagulabilitĂ . Un recente studio ha riportato i…
LeggiTraumi cerebrali infantili: ruolo delle coagulopatie negli esiti
I traumi cranici rappresentano un significativo problema economico, sociale e medico nelle zone in via di sviluppo, e rimane una delle principali cause di morbiditĂ e mortalitĂ pediatriche. L’associazione fra traumi cerebrali e coagulopatie nei bambini è connessa ad un incremento della mortalitĂ ed…
LeggiEspressione di biomarcatori nei pazienti con CID da sepsi
La CID rappresenta la principale causa di mortalitĂ nei pazienti con sepsi. In particolare, una bassa conta piastrinica è predittiva di esiti negativi, ma la significativitĂ dell’attivazione piastrinica nei pazienti con CID da sepsi è stata sinora scarsamente compresa. Allo scopo di determinare le…
LeggiTest della coagulazione di base come surrogato dei livelli di dabigatran nel pre-operatorio
Nei pazienti sotto trattamento con dabigatran, un anticoagulante orale diretto, potrebbe essere necessaria in alcune cicostanze la misurazione dell’effetto anticoagulante prima di un intervento chirurgico. Per quanto il tempo di trombina diluita (dTT) possa valutare in modo affidabile i livelli di dabigatran, questo metodo…
LeggiEffetti del fumo su test di screening della coagulazione e conta piastrinica
E’ stato condotto in Sudan uno studio per esaminare gli effetti del fumo di sigaretta intensivo sui test di screening della coagulazione e sulla conta piastrinica. Sono stati presi in considerazione 100 soggetti grandi fumatori ed altri 100 non fumatori di controllo. In base…
LeggiContributo elementi ematici individuali alla variabilitĂ della tromboelastografia
La tromboelastografia (TEG) viene comunemente indicata come un metodo rapido per ottenere dati critici sulla coagulazione del sangue, ma questo metodo conosce limiti ben noti in termni di sensibilitĂ , ripetibilitĂ ed interpretabilitĂ . Nell’ambito di una recente indagine sono state create misture di componenti ematici…
LeggiTrombosi venosa durante il trattamento con olanzapina: un’associazione complessa
L’olanzapina, un antipsicotico di seconda generazione, è stata precedentemente associata ad un incremento del rischio di tromboembolia venosa. E’ stato descritto il caso di un paziente schizofrenico di 50 anni che ha ricevuto diagnosi di trombosi venosa profonda sei mesi dopo l’introduzione della terapia…
LeggiFibrinogeno e fattore VIII nei pazienti con disordini tiroidei
Nei pazienti con disfunzioni della tiroide sono stati riportati molteplici disturbi della coagulazione. A livello globale, essi coinvolgono sia l’emostasi primaria che quella secondaria, e variano da anomalie di laboratorio subcliniche a rari eventi trombotici ed emorragici pericolosi per la sopravvivenza. Per quanto l’ipotiroidismo…
LeggiCirrosi e trombocitopenia: bassi livelli fibrinogeno connessi ad emorragie
La cosiddetta EVBL (Endoscopic Variceal Band Ligation) rappresenta una procedura praticata di frequente nei pazienti cirrotici per la profilassi primaria delle emorragie. I pazienti cirrotici presentano vari gradi di alterazione dei comuni parametri della coagulazione, ma non è noto se queste alterazioni possano determinare…
Leggi