Il fattore XIII è una proteina aggregante del plasma coinvolta nella stabilizzazione del coagulo. I gravi deficit di fattore XIII possono presentarsi con emorragie gravi o anche fatali, ma gli esami della coagulazione di routine possono presentarsi normali, e soltanto i test specifici per…
LeggiCanale Medicina: Sangue & coagulazione
Emorragie refrattarie nei non emofiliaci: efficace rFVIIa
Le emorragie massive rappresentano una delle cause di mortalità più comunemente passibili di azioni d’emergenza, ma la ricerca dell’agente emostatico ideale in corso di un’emorragia massiva è ancora in corso. Uno dei farmaci emostatici più nuovi è il fattore VII ricombinante attivato (rFVIIa), ma…
LeggiEmofilia acquisita: aPCC o rFVIIa per il trattamento?
L’emofilia A acquisita (AHA) rappresenta una patologia emorragica autoimmune caratterizzata da morbidità e mortalità significative. I pazienti con AHA emorragici caratterizzati da elevati tassi di inibitori possono essere trattati con concentrati ci complesso della trombina attivato (aPCC) ppure con fattore VII ricombinante attivato (rFVIIa).…
LeggiSepsi infantile: parametri infiammatori e della coagulazione connessi alla sopravvivenza
La sepsi è associata a variazioni dei parametri infiammatori e della coagulazione. Dato che alcuni fattori della coagulazione sono coinvolti nella difesa dell’ospite contro infezione ed infiammazione, questi parametri potrebbero svolgere un ruolo cruciale nel decorso della sepsi, ed essere impiegati come marcatori prognostici…
LeggiNuovo prodotto emostatico a base di piastrine liofilizzate considerato sicuro
Le emorragie causano una significativa morbidità e mortalità nei soggetti al di sotto dei 65 anni. Un agente emostatico basato su piastrine liofilizzate (o Thrombosomes) ha dimostrato efficacia emostatica nei modelli animali. Sono stati riportati i risultati del primo studio condotto su Thrombosomes autologo…
LeggiCID cronica: efficace l’apixaban
Le caratteristiche della CID comprendono il rischio contrario di emorragie dovuto a coagulopatia consuntiva ed iperfibrinolisi, ed insufficienza d’organo legata alle diffuse trombosi microvascolari. Lo scopo dell’anticoagulazione nel contesto della CID consiste nell’attenuare l’eccessiva generazione di trombina e la deposizione di fibrina. Per quanto…
LeggiCaffeina aumenta la risposta protrombotica all’esercizio, ma non quella fibrinolitica
La caffeina, un popolare integratore ergogenico, induce cambiamenti neurali e vascolari che potrebbero influenzare la coagulazione e la fibrinolisi sia a riposo che durante l’esercizio. E’ stato condotto uno studio per valutare gli effetti di una singola dose di caffeina sui parametri di coagulazione…
LeggiGestione dei rari disturbi della coagulazione nel 2018
I rari disordini emorragici comprendono deficit ereditari dei fattori I (gibrinogeno), II (protrombina), V, VII, X, XI e XIII, nonché della combinazione di fattori V e VIII e dei fattori vitamina K-dipendenti. Questi disturbi rappresentano il 3-5% di tutti i disordini congeniti della coagulazione…
LeggiEmofilia A: emicizumab previene episodi emorragici
L’emofilia A è un disordine emorragico X-linked causato da difetti nel gene che codifica il fattore VIII. La profilassi di routine con fattore VIII esogeno richiede iniezioni endovenose frequenti, ed uno dei problemi più difficoltosi nel trattamento dell’emofilia A consiste nello sviluppo di alloanticorpi…
LeggiGenerazione della trombina nei pazienti con gravi danni termici
Le ustioni gravi possono indurre uno stato di ipercoagulabilità che non viene riscontrato dai test della coagulazione convenzionali. Il test di generazione della trombina invece consente una valutazione globale della coagulazione, e può identificare gli stati di ipercoagulabilità. Un recente studio ha riportato i…
LeggiTraumi cerebrali infantili: ruolo delle coagulopatie negli esiti
I traumi cranici rappresentano un significativo problema economico, sociale e medico nelle zone in via di sviluppo, e rimane una delle principali cause di morbidità e mortalità pediatriche. L’associazione fra traumi cerebrali e coagulopatie nei bambini è connessa ad un incremento della mortalità ed…
LeggiEspressione di biomarcatori nei pazienti con CID da sepsi
La CID rappresenta la principale causa di mortalità nei pazienti con sepsi. In particolare, una bassa conta piastrinica è predittiva di esiti negativi, ma la significatività dell’attivazione piastrinica nei pazienti con CID da sepsi è stata sinora scarsamente compresa. Allo scopo di determinare le…
LeggiTest della coagulazione di base come surrogato dei livelli di dabigatran nel pre-operatorio
Nei pazienti sotto trattamento con dabigatran, un anticoagulante orale diretto, potrebbe essere necessaria in alcune cicostanze la misurazione dell’effetto anticoagulante prima di un intervento chirurgico. Per quanto il tempo di trombina diluita (dTT) possa valutare in modo affidabile i livelli di dabigatran, questo metodo…
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