Un recente studio pubblicato su JAMA Neurology ha valutato l’efficacia e la sicurezza della combinazione di terapia anticoagulante e antiaggregante nei pazienti con ictus ischemico o attacco ischemico transitorio (TIA) associati a fibrillazione atriale non valvolare e malattia cardiovascolare aterosclerotica. I risultati evidenziano che…
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Quotidiano Cardiologia
Gestione della gravidanza in pazienti con scompenso cardiaco sistolico
Lo scompenso cardiaco rappresenta una delle principali cause di morbilità e mortalità materna, e la gravidanza, per i suoi effetti emodinamici, può esacerbare la condizione clinica o confondersi con essa. Un recente documento pubblicato sula rivista scientifica Pregnancy dalla Society for Maternal-Fetal Medicine (SMFM)…
LeggiBrevi sessioni di esercizio migliorano la fitness cardiorespiratoria negli adulti inattivi
Secondo una revisione sistematica con metanalisi pubblicata sul British Journal of Sports Medicine, brevi sessioni di esercizio distribuite durante la giornata possono migliorare significativamente la fitness cardiorespiratoria negli adulti fisicamente inattivi. L’effetto sulle capacità muscolari negli anziani appare invece più modesto, mentre non emergono benefici…
LeggiVolume di grasso epicardico indicizzato predice la gravità della cardiopatia ischemica
Il volume di tessuto adiposo epicardico indicizzato alla superficie corporea (EFVi) si conferma un marcatore indipendente e progressivamente correlato con la severità dei fenotipi di cardiopatia ischemica (CAD), sia in termini anatomici che funzionali. A suggerirlo è uno studio retrospettivo pubblicato sulla rivista Cardiovascular…
LeggiExtrasistoli ventricolari frequenti aumentano il rischio cardiovascolare
Le extrasistoli ventricolari frequenti (PVC) sono associate a un aumento significativo del rischio di fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, ictus e mortalità generale, anche in assenza di cardiopatia strutturale nota. È quanto emerge da una meta-analisi pubblicata sulla rivista Heart, che mette in discussione la…
LeggiRivascolarizzazione guidata da FFR riduce gli stent non necessari nell’arteria renale
Nei pazienti affetti da stenosi aterosclerotica dell’arteria renale (ARAS) e ipertensione arteriosa, l’approccio alla rivascolarizzazione basato sulla misura della riserva di flusso frazionale (FFR) renale consente di evitare stenting non necessari senza compromettere il controllo pressorio. A dimostrarlo è uno studio clinico randomizzato pubblicato…
LeggiRiduzione del rischio cardiovascolare mediata dal recettore GIP e perdita di peso
Una riduzione genetica del peso corporeo mediata dal recettore del polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente (GIP) è associata a un marcato calo del rischio cardiovascolare, superiore a quello osservato per la perdita di peso poligenica. Lo evidenzia uno studio pubblicato sull’European Heart Journal, che ha indagato…
LeggiComplicanze cardiovascolari in gravidanza in aumento negli ultimi due decenni
Uno studio pubblicato su Circulation ha documentato un preoccupante incremento, negli ultimi vent’anni, delle complicanze cardiovascolari legate alla gravidanza, sia durante il periodo gestazionale che entro un anno dal parto. Utilizzando una vasta coorte basata su cartelle cliniche elettroniche, i ricercatori hanno analizzato in…
LeggiSalute cardiovascolare in giovane età predice il rischio di eventi futuri
Un ampio studio longitudinale pubblicato su JAMA Network Open ha evidenziato come la salute cardiovascolare (CVH) durante la giovane età, e le sue variazioni nel tempo, siano fortemente associate al rischio di sviluppare malattie cardiovascolari (CVD) in età avanzata. Sebbene l’associazione tra CVH nella…
LeggiMedicina di precisione e AI per innovare la cura cardiovascolare
Nonostante i notevoli progressi nella farmacoterapia dei principali fattori di rischio e nelle conoscenze meccanicistiche delle malattie cardiovascolari (CVD), queste restano la prima causa di morte a livello globale. Questo dato sottolinea l’urgenza di sviluppare terapie più efficaci e mirate. Come evidenziato in un…
LeggiPolimorfismi del gene C5L2 associati alla cardiopatia diabetica nella popolazione Han
La coesistenza di diabete mellito di tipo 2 (T2DM) e coronaropatia (CHD) rappresenta un’importante sfida clinica, sostenuta da meccanismi infiammatori e metabolici sovrapposti. In questo contesto, la comprensione dei fattori genetici alla base della suscettibilità individuale a tale comorbidità è in continua evoluzione. Un…
LeggiDiabete: varianti genetiche di c5l2 collegate a rischio cardiovascolare
Le varianti genetiche del recettore C5L2, noto per il suo ruolo nei processi metabolici e infiammatori, potrebbero contribuire al rischio di cardiopatia ischemica nei pazienti con diabete di tipo 2. È quanto emerge da uno studio caso-controllo pubblicato su Frontiers in Cardiovascular Medicine, condotto…
LeggiAnomalie ecocardiografiche frequenti nel diabete di tipo 1
In una coorte di pazienti con diabete di tipo 1, più di un terzo ha mostrato alterazioni ecocardiografiche, con una prevalenza particolarmente elevata di anomalie strutturali e disfunzione diastolica ventricolare. Lo rivela uno studio pubblicato su Cardiovascular Diabetology, che ha analizzato i fattori associati…
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