Uno studio pubblicato su Cardiovascular Diabetology ha evidenziato come livelli stabilmente elevati di colesterolo residuo (RC) siano associati a un aumento significativo del rischio di malattie cardiovascolari (CVD), tra cui infarto miocardico (MI) e ictus. L’obiettivo della ricerca era analizzare le variazioni longitudinali del…
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Quotidiano Cardiologia
Intervento online per prevenire la depressione nei pazienti con fibrillazione atriale
Un nuovo intervento psicologico online, denominato HOPE-AF, è stato sviluppato per prevenire la depressione nei pazienti con fibrillazione atriale (FA) attraverso un approccio centrato sull’utente. Lo studio, pubblicato su Pilot and Feasibility Studies, sottolinea l’importanza di coinvolgere attivamente i pazienti nella progettazione di interventi…
LeggiElastografia a onde di taglio per valutare la rigidità ventricolare nella amiloidosi cardiaca
L’elastografia a onde di taglio (shear wave elastography, SWE) si conferma una tecnica diagnostica non invasiva promettente per valutare la rigidità ventricolare destra (RV) nei pazienti con amiloidosi cardiaca (CA) da transtiretina (ATTR), secondo uno studio pubblicato su Current Problems in Cardiology. L’amiloidosi ATTR…
LeggiVaccinazioni nei pazienti con insufficienza cardiaca: una protezione sottoutilizzata
L’insufficienza cardiaca rappresenta una delle principali cause di morte negli Stati Uniti: colpisce persone di ogni età, sesso e gruppo etnico. Le infezioni, in particolare quelle respiratorie, sono una causa frequente di ospedalizzazione in questi pazienti. Vaccinarsi contro queste infezioni rappresenta una misura di…
LeggiScreening della fibrillazione atriale riduce il rischio di eventi tromboembolici
Un’analisi di sei trial clinici randomizzati (RCT) ha evidenziato che lo screening della fibrillazione atriale (FA) è associato a una maggiore identificazione della patologia e a un aumento nell’inizio della terapia anticoagulante orale, con una riduzione degli eventi tromboembolici. Lo studio è stato pubblicato…
LeggiGoflikicept riduce l’infiammazione sistemica nei pazienti con STEMI
In uno studio clinico randomizzato e in doppio cieco pubblicato sul Journal of Cardiovascular Pharmacology, l’inibitore dell’intereuchina 1 goflikicept ha dimostrato di ridurre significativamente l’infiammazione sistemica nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST (STEMI). L’infiammazione è stata misurata tramite l’area sotto…
LeggiNessun aumento del rischio cardiovascolare a lungo termine con procreazione assistita
Uno studio pubblicato sull’European Heart Journal ha valutato la sicurezza cardiovascolare a lungo termine delle tecniche di procreazione assistita (ART), in risposta alle crescenti preoccupazioni legate a squilibri ormonali e stati pro-trombotici indotti dai trattamenti per la fertilità. I ricercatori hanno condotto una revisione…
LeggiDeceleration e acceleration capacity come indicatori predittivi nella sincope vasovagale
Uno studio pubblicato su Frontiers in Cardiovascular Medicine ha valutato la capacità diagnostica di due parametri cardiaci, la deceleration capacity (DC) e l’acceleration capacity (AC), nella sincope vasovagale (VVS), una condizione caratterizzata da episodi transitori di perdita di coscienza dovuti a un’anomala regolazione del…
LeggiL’età cardiaca non è un indicatore appropriato per decisioni farmacologiche
Uno studio pubblicato su Heart ha analizzato l’uso del parametro “età cardiaca” come strumento di valutazione del rischio cardiovascolare (CVD) e la sua adeguatezza per guidare le decisioni terapeutiche. L’età cardiaca, che rappresenta l’età di una persona con lo stesso rischio cardiovascolare a breve…
LeggiRuolo dei metalli nel sangue nella diagnosi e progressione delle malattie cardiovascolari
La relazione tra livelli di metalli nel sangue e malattie cardiovascolari (CVD) è un ambito di ricerca emergente, ma studi che considerano le combinazioni di metalli e il loro impatto sulle CVD sono ancora limitati. Uno studio pubblicato su Frontiers in Cardiovascular Medicine ha…
LeggiImpatto del carico allostatico sulla mortalità nei sopravvissuti all’ictus
Il carico allostatico, misurato tramite l’allostatic load index (ALI), è un indicatore della risposta fisiologica cumulativa allo stress e può influenzare significativamente gli esiti di salute. Uno studio pubblicato su Stroke ha esaminato la relazione tra ALI e mortalità per tutte le cause, cardiovascolare…
LeggiVarianti genetiche rare e bicuspidia aortica: nuove implicazioni cliniche
La bicuspidia aortica (BAV) è il difetto cardiaco congenito più comune negli adulti, spesso associato a gravi complicazioni come aneurismi dell’aorta toracica e stenosi aortica. Sebbene la sindrome da delezione 22q11.2 (22q11.2DS) sia frequentemente legata alla BAV, il ruolo delle varianti genetiche rare (CNVs)…
LeggiGestione della terapia antitrombotica nei pazienti con fibrillazione atriale e sanguinamento gastrointestinale
I pazienti con fibrillazione atriale (AF) in terapia antitrombotica (AT) affrontano un rischio elevato di sanguinamento gastrointestinale (GIB). Uno studio pubblicato sul Journal of Cardiovascular Pharmacology ha confrontato gli esiti clinici nei pazienti con AF e GIB trattati con anticoagulanti (AC) in monoterapia rispetto…
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