Uno studio pubblicato su European Heart Journal Open ha analizzato l’impatto del sesso biologico sugli esiti clinici nei pazienti con sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento del tratto ST (NSTE-ACS), sottoposti a strategia invasiva precoce o ritardata. Nonostante le differenze note tra uomini e donne…
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Quotidiano Cardiologia
Stratificazione predice la prognosi e guida il follow-up nello scompenso cardiaco
Nel contesto della gestione dello scompenso cardiaco (HF), il follow-up ambulatoriale con lo specialista rappresenta un pilastro fondamentale. Tuttavia, mancano dati su come il rischio dei pazienti possa essere stratificato efficacemente utilizzando dati amministrativi, e l’associazione tra intensità del follow-up e prognosi non è…
LeggiRapporto vita-altezza: un indicatore più accurato del rischio di insufficienza cardiaca rispetto al BMI
Un nuovo studio svedese presentato al congresso Heart Failure 2025 della Società Europea di Cardiologia (ESC) mette in evidenza il valore predittivo del rapporto vita-altezza (Waist-to-Height Ratio, WtHR) nell’identificazione del rischio di insufficienza cardiaca, superando per accuratezza l’indice di massa corporea (BMI). È noto…
LeggiControllo glicemico e disfunzione microvascolare nel diabete tipo 1 pediatrico
Uno studio pubblicato su Cardiovascular Diabetology ha indagato il legame tra il controllo glicemico e la funzione cardiaca subclinica nei bambini con diabete mellito di tipo 1 (T1DM), focalizzandosi in particolare sulla perfusione microvascolare e sulla deformazione miocardica del ventricolo sinistro. La malattia cardiovascolare…
LeggiParkin sierico ridotto associato a recidiva tardiva di fibrillazione atriale
Uno studio pubblicato su European Heart Journal Open ha identificato un potenziale meccanismo patogenetico per le recidive tardive di fibrillazione atriale (FA) dopo ablazione, evidenziando il ruolo della mitofagia. In particolare, livelli sierici ridotti di Parkin, una proteina chiave coinvolta nell’autofagia mitocondriale, sono risultati…
LeggiSegmentazione 3D cardiaca potenziata da una rete neurale multi-view semi-supervisionata
Un innovativo approccio di segmentazione per immagini cardiache tridimensionali è stato presentato in uno studio pubblicato su Frontiers in Cardiovascular Medicine, proponendo una rete neurale semi-supervisionata capace di integrare informazioni da più viste anatomiche per migliorare la precisione dell’analisi. Tradizionalmente, le metodiche semi-supervisionate per…
LeggiAnticorpi anti-TFAM nel lupus: legame tra danno mitocondriale e trombosi
Un sottogruppo di pazienti affetti da lupus eritematoso sistemico (LES) presenta anticorpi diretti contro TFAM, una proteina mitocondriale coinvolta nell’organizzazione del DNA mitocondriale. Secondo uno studio pubblicato su Annals of the Rheumatic Diseases, questi autoanticorpi non solo definiscono un fenotipo trascrizionale distinto, ma sono…
LeggiAffaticamento persistente post TIA: un problema sottovalutato
Contrariamente alla definizione classica di attacco ischemico transitorio (TIA), che presuppone l’assenza di sintomi residui oltre le 24 ore, un nuovo studio pubblicato su Neurology evidenzia come oltre la metà dei pazienti continui a soffrire di affaticamento patologico fino a un anno dalla diagnosi.…
LeggiCessazione dello snus: aumento pressorio e metabolico nei primi mesi
L’interruzione dell’uso quotidiano di snus — tabacco umido in polvere per uso orale — può avere effetti inaspettati sui parametri cardiovascolari e metabolici a breve termine. È quanto emerge da uno studio pubblicato su Harm Reduction Journal, che ha indagato gli effetti della cessazione…
LeggiUno su sei pazienti con infarto o ictus riceve una nuova diagnosi di diabete
Secondo una metanalisi pubblicata sull’European Journal of Preventive Cardiology, circa un paziente su sei ricoverato per infarto miocardico acuto (MI) o ictus riceve una nuova diagnosi di diabete (NDD) durante l’ospedalizzazione. Questi risultati sottolineano l’importanza di migliorare le strategie di screening glicemico nei contesti…
LeggiIABP nei pazienti con shock cardiogeno: esiti migliori nei casi non ischemici
Uno studio pubblicato sul Journal of Cardiac Failure ha analizzato l’efficacia della contropulsazione aortica (IABP) nei pazienti affetti da shock cardiogeno, distinguendo tra quelli con origine ischemica (infarto miocardico acuto – AMI-CS) e quelli con origine scompensativa (scompenso cardiaco – HF-CS). Nonostante l’IABP non…
LeggiIl diabete aggrava la disfunzione miocardica nei pazienti con stenosi aortica
Uno studio pubblicato su Cardiovascular Diabetology ha approfondito l’interazione tra diabete mellito (DM) e stenosi aortica (AS), evidenziando come la presenza di DM intensifichi il danno miocardico nei pazienti affetti da AS attraverso meccanismi infiammatori e di stress ossidativo, con importanti ricadute funzionali a…
LeggiStile di vita sano riduce il rischio di calcificazione della valvola aortica
Un ampio studio condotto su oltre 30.000 individui della coorte Kailuan e pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology ha evidenziato una significativa associazione inversa tra il punteggio Life’s Essential 8 (LE8) e la calcificazione della valvola aortica (AVC), suggerendo che uno stile di vita…
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