In uno studio a lungo termine che ha coinvolto più di 300.000 lavoratori francesi, i soggetti con molti anni di esposizione a basse dosi di radiazioni hanno dimostrato un incremento del rischio di mortalità da leucemia. I lavoratori in campo medico ed anche i…
LeggiCanale Medicina: Oncoematologia
Linfomi e danno cardiaco dopo trapianto di staminali
I pazienti con linfoma sottoposti in età adulta a trapianto di cellule staminali autologhe potrebbero andare incontro ad un rischio di disfunzioni ventricolari sinistre aumentato di sei-sette volte rispetto a quello dei soggetti sani. Secondo Klaus Murbraech dell’Ospedale Universitario di Oslo, autore di uno…
LeggiLinfoma follicolale chemioresistente: nuove prospettive
Nonostante le migliori terapie basate sul rituximab attualmente disponibili, circa un paziente su 5 con linfoma follicolare va incontro a recidiva entro due anni. E’ possibile però identificare precocemente questi pazienti, come accertato dal National LymphoCare Study (NLCS), che ha esaminato 588 pazienti con…
LeggiMieloma refrattario: “impressionante” l’attività del daratumumab
L’anticorpo monoclonale anti-CD38 sperimentale noto come daratumumab, ha dimostrato un’attività promettente come agente singolo nei pazienti con mieloma multiplo difficile da trattare. I risultati precoci degli studi effettuati su 114 pazienti hanno infatti dimostrato che il farmaco induce una risposta in circa un terzo…
LeggiTumori: scoperta molecola che ne frena la crescita
I ricercatori del Dipartimento di Medicina Molecolare e Traslazionale dell’Universita’ degli Studi di Brescia hanno identificato una molecola in grado di inibire la crescita di diversi tipi di cancro. Questa molecola e’ stata somministrata per via orale ad animali di laboratorio portatori di tumori…
LeggiLeucemie: nuovo farmaco “una benedizione”, ma gli studi sono imperfetti
Molti oncoematologici credono oggi nel potenziale terapeutico dell’ibrutinib, giudicato spesso un farmaco rivoluzionario, ma Asher Chanan-Khan della Mayo Clinic di Jacksonville, autore dello studio HELIOS condotto su 578 pazienti, ha dichiarato che per innumerevoli pazienti esso rappresenta “una benedizione dal cielo”. Lo studio HELIOS…
LeggiLeucemia linfoide cronica: tasso di risposta ottimale con venetoclax
La terapia combinata con il nuovo farmaco anti-BCL-2 – venetoclax ed il rituximab – porta a risultati incoraggianti nel trattamento della leucemia linfoide cronica refrattaria. Il tasso di risposta completa ottenuto con il venetoclax è particolarmente degno di nota, come evidenziato da Andrew Roberts…
LeggiMielofibrosi: fedratinib efficace ma tossico
Il JAK2-inibitore selettivo noto come fedratinib riduce i sintomi nei pazienti con mielofibrosi primaria o secondaria, ma la sua tossicità neurologica ha portato all’arresto del suo sviluppo. Secondo Ayalew Tefferi della Mayo Clinic di Rochester, che ha partecipato allo studio su 289 pazienti che…
LeggiAnemia aplastica: mutazioni connesse ad esiti clinici
Alcune mutazioni nei pazienti con anemia aplastica influenzano la risposta alla terapia ed i suoi esiti a lungo termine. Questo dato deriva da uno studio genomico condotto da Tetsuichi Yoshizato dell’Università di Kyoto, condotto su 668 campioni di sangue provenienti da 439 pazienti. I…
LeggiOncoematologia N° 2
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LeggiMieloma multiplo: FLC utile anche con risposta parziale
Nei pazienti con mieloma multiplo, la misurazione del tasso FLC (serum-free light chain) risulta utile per il monitoraggio della malattia anche nei pazienti che ottengono soltanto una risposta parziale alla terapia. La normalizzazione del tasso FLC in assenza di cellule plasmatiche monoclonali nel midollo…
LeggiMieloma multiplo: nuovo regime di scelta
Nel trattamento del mieloma multiplo recidivante, un nuovo regime terapeutico basato sul carfilzomib ha dimostrato una significativa superiorità rispetto al trattamento standard incentrato su bortezomib e desametasone. Nel più recente studio di fase 3, chiamato ENDEAVOR, il carfilzomib combinato con il desametasone determina un miglioramento doppio…
LeggiLeucemia linfoblastica acuta: risultati sorprendenti con un nuovo agente
Il farmaco sperimentale noto come inotuzumab ozogamicina (INO) migliora significativamente i tassi di remissione completa nei pazienti con leucemia linfoblastica acuta refrattaria o recidivante rispetto alla chemioterapia intensiva standard. Questo dato, basato sull’esito primario di uno studio clinico di fase 3 su 326 pazienti…
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