Nel corso degli ultimi decenni la prognosi della leucemia linfoblastica acuta è migliorata in modo drammatico, raggiungendo oggi un tasso di cura prossimo al 90%. Questi risultati si devono ad una migliore gestione ed ad una combinazione di vecchie terapie, rifinitura della stratificazione in…
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Leucemia mieloide cronica: la ripresa del paziente
E’ stato condotto uno studio con l’obiettivo principale di ottenere una piĂą profonda comprensione del modo in cui i pazienti con leucemia mieloide cronica convivono con la propria malattia. Lo studio mirava a ricostruire il processo soggettivo di creazione di un significato correlato alla…
LeggiLeucemia linfoblastica acuta: gestione dell’interessamento del sistema nervoso centrale
Il sistema nervoso centrale rappresenta un importante sito di coinvolgimento per la leucemia linfoblastica acuta negli adulti. La sua prevalenza è abbastanza elevata da somministrare un trattamento preventivo a livello di questo sito di routine per eradicare forme occulte della malattia che potrebbero altrimenti…
LeggiLinfoma follicolare stadio III-IV: efficace il rituximab
Il linfoma follicolare è una forma indolente di linfoma che risponde bene alla combinazione di rituximab e chemioterapia. Lo studio REFLECT-I ha valutato prognosi ed efficacia dell’immuno-chemioterapia in 99 pazienti con linfomi follicolari avanzati precedentemente non trattati. La remissione completa è stata ottenuta nel…
LeggiLinfoma di Hodgkin e recidive tardive: caratteristiche ed esiti diversi?
E’ stato condotto uno studio per valutare le caratteristiche cliniche, i fattori prognostici, la terapia e gli esiti dei pazienti con recidive di linfoma di Hodgkin molto tardive, ossia quelle intervenute oltre 5 anni dopo la risoluzione della malattia. Su un campione di 102…
LeggiLinfoma follicolare: rituximab sottocutaneo sicuro ed efficace
La somministrazione sottocutanea o endovenosa di rituximab offre gradi simili di sicurezza ed efficacia nel trattamento di prima linea dei pazienti con linfoma follicolare. Questo dato deriva dallo studio SABRINA, condotto Andrew Davies dell’UniversitĂ di Southampton su 205 pazienti. La chemioterapia in concomitanza con…
LeggiLeucemia linfoblastica acuta infantile e qualitĂ della vita
Un recente studio ha investigato la qualitĂ della vita correlata alla salute a partire dalla diagnosi sino al termine del trattamento nei bambini con leucemia linfoblastica acuta, esaminando gli effetti di etĂ , sesso, regime terapeutico stratificato in base al rischio ed intensitĂ della terapia.…
LeggiLeucemia mieloide acuta: monitoraggio tramite test della patologia residua
Gli attuali standard per il monitoraggio della risposta della leucemia mieloide acuta alla terapia si basano su valutazioni morfologiche del midollo e sulla ripresa delle conte ematiche periferiche, ma sono in accumulo le esperienze per migliorare il rilevamento delle patologie residue di lieve entitĂ ,…
LeggiLinfomi recidivanti/refrattari aggressivi: esiti negli anziani come nei giovani
La terapia ad alte dosi ed il trapianto di cellule staminali autologhe (ASCT) vengono spesso presi in considerazione per i pazienti al di sopra dei 60 anni con linfomi aggressivi refrattari o recidivanti. Per quanto i dati reperibili sulle cartelle cliniche supportino la sicurezza…
LeggiLeucemia mieloide acuta negli anziani: esiti dopo il fallimento degli agenti ipometilanti
Gli esiti della leucemia mieloide acuta nei pazienti anziani che non sono idonei alla chemioterapia intensiva sono difficoltosi. Gli agenti ipometilanti (HMA) possono risultare efficaci in questi pazienti, ma la risposta è in genere di breve durata. La maggior parte dei pazienti presenterĂ comunque…
LeggiLeucemia linfoblastica acuta e complicazioni infettive del trattamento
Non sono stati sinora effettuati studi esaustivi su neutropenia e complicazioni infettive nei pazienti con leucemia linfoblastica acuta. Un recente studio ha dunque valutato le complicazioni infettive che sono state giudicate almeno di grado 3 secondo le definizioni del National Cancer Institute’s Common Terminology…
LeggiMielofibrosi: pacritinib utile e ben tollerato
Rispetto alle migliori terapie disponibili per la mielofibrosi, il pacritinib riduce significativamente il volume splenico e contiene i sintomi. Lo rivela lo studio PERSIST-1, condotto su 327 pazienti da Ruben Mesa del Mayo Clinic Cancer Center di Scottsdale, secondo cui questo farmaco risulta particolarmente…
LeggiLinfoma di Hodgkin: efficace il pembrolizumab dopo il fallimento del brentuximab
Il classico linfoma di Hodgkin spesso presenta alterazioni genetiche che portano alla sovraespressione dei ligandi PD-1, il che suggerisce una possibile vulnerabilitĂ al blocco PD-1. E’ stato condotto uno studio di fase 1b, denominato KEYNOTE-013, per testare sicurezza ed efficacia dell’anticorpo anti-PD-1 noto come…
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