L’emicrania e la cefalea muscolotensiva potrebbero condividere legami con la sindrome del colon irritabile. Secondo Derya Uluduz dell’Università di Istanbul, infatti, il proprio studio preliminare condotto su 320 soggetti suggerisce un’elevata probabilità di associazioni fenotipiche e genotipiche fra sindrome del colon irritabile e cefalee…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
ADHD: nuovo gioco di allenamento cerebrale riduce sintomi
Un nuovo gioco per pc basato sull’allenamento cognitivo che fa uso delle stesse onde cerebrali di un bambino per migliorare la concentrazione, potrebbe ridurre i sintomi di ADHD. A dimostrarlo uno studio che ha sperimentato un innovativo sistema che impiega un gioco per pc…
LeggiCorea di Huntington: promettente nuovo “silenziatore genico”
Uno dei primi studi clinici su un oligonucleotide antisenso (ASO) di seconda generazione mirato verso la causa della corea di Huntington, è attualmente in corso a seguito dei promettenti risultati ottenuti sull’animale. Il nuovo ASO che inibisce la produzione della proteina mutante nota come…
LeggiSla: curarla partendo dai muscoli
Il muscolo come possibile target terapeutico per la Sclerosi laterale amiotrofica (Sla). A tanto sono arrivati i ricercatori dell’Università Sapienza di Roma, della Fondazione Ri.MED, IRCCS San Raffaele Pisana e dell’Università della California in uno studio pubblicato su PNAS. ”L’approccio proposto – afferma Pierangelo Cifelli, uno degli autori dello…
LeggiAlzheimer: studio americano mette in dubbio efficacia “ginnastica mentale”
(Reuters Health) – Una mente attiva, con degli hobbies intellettuali durante la mezza età, potrebbe ritardare la comparsa dei sintomi del morbo di Alzheimer, ma non sembra evitare le modifiche fisiche nel cervello per la maggioranza delle persone. È quanto emerge da uno studio…
LeggiGlioblastoma: terapia laser aumenta efficacia chemioterapia
(Reuters Health) – La rimozione mediante laser del glioblastoma, una forma neoplastica che colpisce il sistema nervoso, altererebbe la struttura della barriera emato-encefalica per diverse settimane, dando la possibilità, così, ai farmaci chemioterapici di raggiungere il cervello. A dimostrarlo è stato uno studio coordinato…
LeggiAlzheimer: declino cognitivo comincia 12 anni prima dell’esordio
(Reuters Health) – “L’insorgenza del declino cognitivo si è evidenziata con un test sulla capacità di memorizzazione, 12 anni prima della comparsa dei segni clinici della disfunzione cognitiva e i nostri risultati supportano l’idea che un alto livello di istruzione possa costituire un fattore…
LeggiMemoria: una piccola “scossa” può farla durare a lungo
Una piccola corrente impercettibile, applicata sulla testa, può aumentare la memoria con effetti duraturi. È quanto emerge da uno studio condotto dall’Università Cattolica di Roma. La stimolazione transcranica con corrente continua (tDCS) rafforza le sinapsi, ovvero le connessioni tra neuroni nell’ippocampo, centro della memoria, grazie all’aumento dell produzione del fattorie di crescita BDNF. La…
LeggiSclerosi Multipla: lesioni cerebrali fanno perdere il senso del gusto
(Reuters Health) -Molti pazienti affetti da sclerosi multipla perdono la capacità di distinguere i diversi gusti, un effetto che sarebbe associato alle lesioni a livello del cervello provocate dalla sclerosi multipla, la malattia autoimmune cronica che colpisce il sistema nervoso centrale. In uno studio…
Leggi“Fitness” mentale per contrastare l’invecchiamento cerebrale
(Reuters Health)- 127 anziani sono stati avviati, per 12 mesi, a un regime di fitness studiato per il cervello che comprendeva meditazione,terapia cognitivo-comportamentale e l’educazione a seguire una dieta mediterranea, a praticare dell’esercizio fisico, a ridurre lo stress e ad adottare abitudini favorenti il…
LeggiEmiplegia post-ictus: vibrazioni full-body migliorano la forza
Nei pazienti post-ictus che sono stati sottoposti a riabilitazione per emiplegia, l’aggiunta di vibrazioni full-body al convenzionale allenamento finalizzato allo svolgimento di attività specifiche potrebbe favorire il miglioramento a carico degli arti superiori. Secondo Jung-Sun Lee della Graduate School of Public Health of Korea…
LeggiSclerosi multipla moderatamente avanzata: variabile accumulo disabilità
L’accumulo della disabilità nei pazienti con sclerosi multipla moderatamente avanzata sembra essere indipendente dalla precedente progressione della malattia ma la traiettoria della malattia è ancora altamente variabile. L’analisi di un ampio database internazionale ha determinato che un maggior tasso di recidiva durante il decorso…
LeggiSclerosi multipla: ozanimod sopprime malattia per 72 settimane
Nei pazienti con sclerosi multipla recidivante, l’ozanimod, un modulatore orale del recettore S1P, ha dimostrato efficacia nell’arco delle 72 settimane dell’estensione dello studio RADIANCE. Secondo Jeffrey Cohen, direttore del Cleveland Clinic Mellen Center for Multiple Sclerosis Research, autore dello studio che ha osservato 258…
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