Le decisioni importanti sono frutto di un circuito neurale dedicato a questo compito. A scoprire questo circuito finora sconosciuto, che mette in connessione le cellule nervose che producono la dopamina con i neuroni contenuti in una particolare area del nostro cervello, conosciuta come Striato, sono stati i ricercatori…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Alzheimer: in Italia 600mila malati
Sono più di 600mila i malati di Alzheimer nel nostro Paese, almeno la metà degli 1,2 milioni di italiani affetti da una qualche forma di demenza. Un numero in continua crescita e sicuramente sottostimato, per cui si spendono 11 miliardi di euro annui, di cui ben il 73% a…
LeggiEncefalopatia traumatica cronica: riserva cognitiva legata a ritardo sintomi
Come è stato riportato nel morbo di Alzheimer, un elevato livello di “riserva cognitiva”-ossia nello specifico il livello personale di successo sul lavoro – potrebbe essere associato ad un ritardo nell’insorgenza dei sintomi correlati all’encefalopatia traumatica cronica (CTE). Questo dato si basa su quanto…
LeggiRadiologia getta luce su perdita di sonno e ritmi circadiani
La deprivazione del sonno ed i ritmi circadiani influenzano le regioni cerebrali in modo distinto, il che evidenzia l’effetto complesso e talvolta separato dell’interruzione dei ritmi circadiani sulla performance cognitiva. Secondo Pierre Maquet dell’Università di Liegi, autore di uno studio su 33 pazienti, la…
LeggiNeuroradiologia migliora modello predittivo per abuso di alcool
I dati neuroradiologici possono essere utili per identificare gli adolescenti maggiormente a rischio di abuso di alcool. Questi dati, proprio come i test neuropsicologici, possono essere impiegati per generare previsioni dei comportamenti futuri con un’accuratezza significativamente migliore rispetto alle sole informazioni demografiche. La comprensione…
LeggiParkinson: alcune varianti genetiche ne accelerano la progressione
(Reuters Health) – Mutazioni e polimorfismi del gene GBA, deputato alla produzione dell’enzima glucocerebrosidasi, potrebbero influenzare la progressione e i sintomi della malattia di Parkinson (PD). Questo è quanto emerge dai risultati del Cognitive Genetics Consortium PD degli USA. “È noto che la malattia di…
LeggiParkinson: quello delle abilità esecutive è parametro dominante per la diagnosi
(Reuters Health) – Secondo quanto suggeriscono i risultati di un nuovo studio tedesco, pubblicato dal Journal of Neurology, Neurosurgery and Psychiatry, l’impoverimento delle abilità esecutive è il sintomo cognitivo dominante nel decadimento cognitivo lieve (MCI) della malattia di Parkinson, a differenza delle disfunzioni della…
LeggiSLA: con i fondi dell’Ice Bucket Challenge scoperto un gene alla base della malattia
(Reuters Health) – Ricordate l’Ice Bucket Challenge per la SLA, fenomeno virale dell’estate 2014? La sfida consisteva nel versarsi acqua ghiacciata in testa, pubblicare il video dell’impresa sui social e donare fondi per la ricerca sulla patologia L’Ice Bucket Challenge è riuscito a raccogliere 220 milioni…
LeggiFibrillazione atriale: insufficienza lobo frontale, non cambiamenti materia bianca
In uno studio condotto su 2.144 pazienti di circa 60 anni di età, la RM ha rivelato che i soggetti con fibrillazione atriale presentano un volume del lobo frontale inferiore rispetto agli altri, indipendentemente dagli altri fattori di rischio vascolare. Secondo Rhonda Au della…
LeggiSclerosi multipla: cambiare i criteri RM anticipa le diagnosi
E’ stata avanzata una nuova proposta di modificare gli attuali criteri radiologici per la diagnosi di sclerosi multipla ad includere le lesioni sintomatiche, a seguito del fatto che uno studio preliminare ha suggerito che ciò identificherebbe i pazienti più precocemente. Come illustrato da Wallace…
LeggiIctus: stile di vita connesso a rischio altri ictus e demenza
La presenza di fattori di rischio cardiaco come l’ipertensione prima di un ictus potrebbe influenzare il rischio individuale di un secondo ictus o della comparsa di demenza anni dopo. Secondo M. Arfan Ikram della Erasmus University di Rotterdam, autore di un’indagine su più di…
LeggiMarijuana attenua ricompensa nei cervelli dei giovani adulti
L’uso a lungo termine di marijuana è associato ad alterazioni nei circuiti neurali coinvolti nella processazione delle ricompense che potrebbero, a loro volta, contribuire all’abuso di droghe in fasi successive. L’effetto della marijuana si concentra sul nucleus accumbens (Nacc), che è una regione chiave…
LeggiGadolinio non connesso a parkinsonismo
Non sussiste alcuna associazione significativa fra esposizione agli agenti di contrasto a base di gadolinio ed il parkinsonismo. Era emerso il sospetto che i depositi di gadolinio nel cervello potessero portare a danni neuronali che si manifesterebbero sotto forma di parkinsonismo, che include sintomi…
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