La sclerosi multipla è una malattia immunologica che provoca lesioni infiammatorie acute e infiammazione cronica nel Sistema Nervoso Centrale, con conseguente danno tissutale e disabilità. Con l’aumento della consapevolezza della SM e l’adozione di opzioni terapeutiche, è stata raccolta una grande quantità di dati…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Sicurezza ed efficacia del losartan per la riduzione dell’atrofia cerebrale nell’Alzheimer
Il losartan è ben tollerato ma non è efficace nel ridurre il tasso di atrofia cerebrale in individui con malattia di Alzheimer da lieve a moderata diagnosticata clinicamente. Lo suggerisce uno studio Inglese pubblicato dalla rivista The Lancet Neurology. I farmaci che modificano la…
LeggiRischio a lungo termine di malattia di Parkinson a seguito di influenza e altre infezioni
Uno studio americano pubblicato di recente dalla rivista JAMA Neurology valuta l’associazione tra l’influenza e altre infezioni e l’insorgenza, almeno 10 anni dopo, del morbo di Parkinson. Gli autori hanno utilizzato i dati dal 1977 al 2016 del Registro nazionale danese. Tutti gli individui…
LeggiSclerosi Multipla: Italia esempio in Europa per la gestione della patologia ma serve nuova interazione tra centri specializzati e territorio. Intervista a Gerola Marfia, Tor Vergata
La Sclerosi Multipla (SM) rappresenta l’esempio principe della patologia ad elevata complessità. Nonostante il nostro Paese rappresenti un’eccellenza nella gestione del paziente con SM, la strada da fare è ancora lunga per andare nella direzione dell’assistenza di prossimità. La Sclerosi Multipla è “una malattia…
LeggiAlzheimer: il metilfenidato efficace per trattare l’apatia
Uno studio pubblicato dalla rivista JAMA Neurology suggerisce che il metilfenidato possa essere un farmaco sicuro ed efficace da utilizzare nel trattamento dell’apatia nella malattia di Alzheimer. L’apatia, caratterizzata da una diminuzione della volontà o dell’iniziativa, è uno dei sintomi neuropsichiatrici più diffusi negli…
LeggiQualità del sonno in pazienti che soffrono di emicrania
Le persone con emicrania hanno una qualità del sonno soggettiva significativamente più scadente e un’architettura del sonno alterata rispetto agli individui sani. È quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori del Wolfson Centre for Age-Related Diseases, Institute of Psychiatry, Psychology & Neuroscience di…
LeggiCambiamenti nell’eccitabilità corticale e nel tremore del Parkinson dopo la terapia con tossina botulinica
In un piccolo studio pubblicato dalla rivista Neurology, Olivia Samotus, Robert Chen e Mandar Jog, dell’Università di Toronto hanno analizzato la relazione tra la somministrazione della tossina botulinica di tipo A (BoNT-A), l’ampiezza del tremore e la modulazione dell’eccitabilità intracorticale e dell’elaborazione sensomotoria mediante…
LeggiEmicrania: l’impatto sulla qualità della vita del paziente
L’emicrania colpisce più di un miliardo di persone in tutto il mondo. Secondo il Global Burden of Disease Study 2017, questa condizione rappresenta la seconda causa principale di anni vissuti con disabilità dopo la lombalgia.1 Si tratta di una malattia sotto-diagnosticata e sotto-trattata, eppure…
LeggiProssimità assistenziale, la chiave della ripartenza
All’incontro virtuale “Innovability 2021, innovazione e sostenibilità” le proposte per implementare le cure domiciliari nel percorso di cura dei pazienti grazie a nuove figure di riferimento Immaginare un futuro in cui la proximity care sia la normalità, in cui la collaborazione tra ospedale e…
LeggiAssociazione tra sonno, beta amiloide e cognizione
Uno studio trasversale, suggerisce che alterazioni nella durata del sonno (sonno troppo breve o troppo lungo) possono essere associate negli anziani, a una maggiore presenza di β amiloide, maggiori sintomi depressivi, indice di massa corporea più elevato e declino cognitivo. Lo studio è stato…
LeggiEffetti di un intervento preventivo sugli esiti dello sviluppo tra i bambini che mostrano i primi segni di autismo
Un intervento preventivo per i disturbi dello spettro autistico dall’età di 9 mesi in un campione di bambini che mostravano segni precoci di autismo ha portato a una riduzione della gravità dei sintomi durante la prima infanzia e ha ridotto le probabilità di una…
LeggiAssociazione tra attività fisica e riduzione della mortalità tra i sopravvissuti a un ictus
L’attività fisica sembra essere associata una riduzione del rischio di morte tra i sopravvissuti a un ictus. Lo suggerisce uno studio canadese pubblicato di recente dalla rivista Neurology. I ricercatori hanno usato i dati della Canadian Community Health Survey per conoscere l’attività fisica auto-riferita…
LeggiMalattie neurologiche: nuove scoperte e nuovi modelli di gestione dei pazienti
Il sistema nervoso e i suoi meccanismi rimangono ancora oggi un’area di studio molto complessa, dove la scienza si avventura per tentativi ed errori e che ha visto negli ultimi anni un’evoluzione straordinaria, con innovazioni senza precedenti. Oggi siamo vicini a vere e proprie…
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