A cura di Maurizio Volterrani e Ferdinando Iellamo IPERTENSIONE ARTERIOSA DIMENSIONE DEL PROBLEMA L’ipertensione arteriosa rappresenta il principale fattore di rischio cardiovascolare a causa della sua elevata incidenza e della relazione lineare che esiste tra i valori di pressione arteriosa e gli eventi cardiovascolari (1,2).…
LeggiCanale Medicina: Ipertensione & Scompenso
Congresso SIC: prevenzione regala 10 anni di vita, ma cresce lo scompenso cardiaco
La prevenzione e la cura delle malattie cardiovascolari sono in grado di ‘regalare’ oggi 10 anni di vita in più, ma alcune patologie come lo scompenso cardiaco e l’aterosclerosi sono in allarmante crescita confermandosi ‘le sfide’ più urgenti della cardiologia del terzo millennio. A fare il punto e’…
LeggiCongresso SIC: progressi cardiologia messi a rischio da mancanza fondi
Dal test del dna per prevenire l’infarto alle valvole biologiche che sostituiscono quella aortica o mitralica in caso di gravi patologie, spesso inoperabili: sono gli ultimi progressi della cardiologia, in vari casi veri e propri salvavita, messi però a rischio dalla mancanza di fondi e dai bilanci sanitari ‘in…
LeggiTrattamento dell’ipertensione non maligna e rischio di disfunzioni renali
Evidence summaries 23/8/2007 LIVELLO EVIDENZE = A Il trattamento dell’ipertensione non maligna con diuretici e bloccanti adrenergici non riduce il rischio di disfunzioni renali. Una revisione sistematica che ha incluso 10 studi per un totale di 26.521 soggetti è stata riassunta nel database DARE.…
LeggiGravi traumi di combattimento connessi a rischio coronaropatie, ipertensione e diabete
I veterani di guerra con diverse ferite da combattimento sono a rischio di sviluppare malattie croniche, come coronaropatie, nefropatie croniche, e diabete, e peggiore è la gravità del trauma, maggiore risulta il rischio per la salute. In un’indagine retrospettiva condotta su quasi 4.000 militari…
LeggiDieta ad elevato contenuto di zuccheri e grassi connessa ad ipertensione
La maggior parte dei medici e della popolazione generale è consapevole che seguire una dieta ad elevato contenuto in zuccheri e/o grassi è malsano, ma un recente studio ha rivelato che questa tendenza è anche collegata ad una maggiore possibilità di presentare elevati livelli…
LeggiRiduzione intensiva della pressione anche nei diabetici
Alcuni nuovi dati derivanti dal monitoraggio a lungo termine dello studio ACCORD supportano la posizione secondo cui i benefici di una riduzione intensiva della pressione sistolica al di sotto dei 120 mmHG per i pazienti alto rischio cardiovascolare, come dimostrato nel nuovo studio SPRINT,…
LeggiApnea nel sonno e riduzione pressione: alla pari dispositivo mandibolare e CPAP
L’impiego della ventilazione a pressione positiva continua (CPAP) e di dispositivi per l’avanzamento mandibolare (MAD) nel trattamento dell’apnea nel sonno dimostrano effetti simili sulla riduzione della pressione ematica. Secondo Malcolm Kohler dell’ospedale universitario di Zurigo, autore di una recente meta-analisi di 51 studi, la…
LeggiIpertensione & Scompenso N° 3
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LeggiInsufficienza cardiaca: attivatore miosina migliora funzionalità ventricolare sinistra
Un farmaco orale sperimentale per l’insufficienza cardiaca cronica ha dimostrato significativi effetti positivi sul volume di eiezione e sulle dimensioni ventricolari in uno studio che ha coinvolto più di 400 pazienti. L’Omecamtiv mecarbil viene descritto come un attivatore della miosina cardiaca che potenzia la…
LeggiInsufficienza cardiaca grave: utile il mirabegron
In base allo studio Beat-HF, condotto su 70 pazienti con insufficienza cardiaca cronica, l’agonista dei beta3-adrenocettori noto come mirabegron, attualmente approvato per il trattamento della vescica iperattiva, non migliora in genere la frazione di eiezione ventricolare sinistra rispetto al placebo, ma lo fa se…
LeggiInsufficienza cardiaca: ricoveri in calo con monitoraggio pressione polmonare
Nello studio CHAMPION, che ha impiegato un sistema di monitoraggio emodinamico a distanza, il calo nei ricoveri per insufficienza cardiaca osservato entro 6 mesi è rimasto tale anche a distanza di 18 mesi dall’inizio dell’osservazione. Lo studio ha preso in considerazione più di 500…
LeggiInsufficienza cardiaca: barriere pratiche ostacolano esercizio
Gli ostacoli pratici della vita di tutti i giorni, come il tempo, i problemi correlati ai trasporti o le finanze, potrebbero svolgere un ruolo importante nella riduzione della partecipazione ad un programma d’esercizio per i pazienti con insufficienza cardiaca, il che potrebbe poi sfociare…
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