(Reuters Health) – L’infarto del miocardio con sopraslivellamento del tratto ST (STEMI – ST-segment-levation myocardial infarction) in ambito ospedaliero spesso non sarebbe riconosciuto, con ritardi che si riflettono nell’ottenere e interpretare l’elettrocardiogramma e conseguente ritardo nelle cure. A dimostrarlo è uno studio pubblicato da…
LeggiCanale Medicina: Ipertensione & Scompenso
Arresto cardiaco: fondamentale l’assistenza dei passanti con defibrillatore
(Reuters Health) – I pazienti in arresto cardiaco tempestivamente curati dai passanti con un defibrillatore automatico esterno (AED) hanno maggiori probabilità di sopravvivere e ridotte disabilità permanenti. È quanto ha evidenziato una ricerca coordinata da Myron Weistfeldt, della Johns Hopkins School of Medicine di…
LeggiNessun effetto dei farmaci cardiovascolari sulla funzionalità erettile
Un’analisi prespecificata dello studio HOPE-3 risulta rassicurante sul fato che la terapia preventiva a lungo termine con statine e/o la combinazione fra candesartan e tiazidi a basse dosi non incrementano il rischio di disfunzionere erettile negli uomini di mezza età a medio rischio cardiovascolare.…
LeggiInsufficienza cardiaca senza fibrillazione atriale: aspirina sì o no?
La somministrazione a lungo termine di aspirina a basse dosi non ha effetto sul rischio di mortalità o eventi ischemici a seguito di un ricovero per insufficienza cardiaca, ne’ incrementa il rischio di ricoveri per emorragie. Questa pratica però sembra incrementare il rischio di…
LeggiCardiologi USA: pacemaker a rischio hacker
(Reuters Health) – I dispositivi cardiaci che usano software o la comunicazione wireless sarebbero vulnerabili a un eventuale attacco hacker che potrebbe causare malfunzionamenti potenzialmente letali. È l’allarme lanciato dai cardiologi americani, guidati da Dhanunjaya Lakkireddy, dell’University of Kansas Hospital, negli USA, in un…
LeggiInsufficienza cardiaca ed esercizio dopo le dimissioni: a casa o in palestra?
Assegnare i pazienti con un recente ricovero ad un programma di esercizio sul posto di 24 settimane non migliora la mortalità o il tasso di nuovi ricoveri entro 12 mesi rispetto ai soggetti di controllo, ma nello studio che ha portato a queste conclusioni…
LeggiInsufficaienza cardiaca: volumi ospedalieri predicono qualità assistenziale, non esiti
Un minor volume di casistiche di insufficienza cardiaca tenta di predite una minore aderenza ai parametri qualitativi assistenziali per questa patologia e specialmente l’uso delle terapie strumentali ma l’associazione con gli esiti clinici a 30 giorni ed a 6 mesi è al meglio debole.…
LeggiFrequenza cardiaca: anche lievi incrementi portano ad aumento del rischio
I cambiamenti relativamente limitati nella frequenza cardiaca nel tempo, anche all’interno del range di normalità, sono associati ad un incremnto del rischio di esiti negativi cardiovascolari e non cardiovascolari nella popolazione generale. Questa è la conclusione a cui è giunto uno studio condotto su…
LeggiInsufficienza cardiaca: mortalità in calo dopo ablazione fibrillazione atriale
L’ablazione con catetere della fibrillazione atriale, rispetto alla terapia medica, è connessa ad un significativo calo del tasso di mortalità o ricovero per insufficienza cardiaca nei pazienti con entrambe le patologie e frazione di eiezione ridotta. Lo dimostra lo studio CASTLE-AF, condotto da Nassir…
LeggiArteriopatie periferiche, efficaci le statine
(Reuters Health) – Sembra proprio che le statine migliorino i risultati nella malattia delle arterie periferiche. Infatti, secondo i dati del Veterans Health Administration, l’uso di statine è associato a più bassi tassi di amputazione e mortalità nei pazienti con malattia delle arterie periferiche…
LeggiAneurismi intracranici: differenze tra giovani e anziani nelle dimensioni e nella posizione
(Reuters Health) – Un gruppo di ricercatori finlandesi ha evidenziato differenze a livello di aneurismi intracranici rotti (Ruptured Intracranial Aneurysms – RIA) tra giovani e anziani. In particolare, Miikka Korja e colleghi, dell’Università di Helsinki, hanno rilevato che sotto i 50 anni sarebbero più…
LeggiCardiomiopatie. In Europa una su tre ha origine genetica, ma manca screening
(Reuters Health) – I primi dati dal registro europeo sulla cardiomiopatie dimostrerebbero che nel Vecchio Continente più di un terzo delle cardiomiopatie avrebbe origine genetica, ma lo screening familiare non sarebbe ottimale e le persone che soffrono di questo disturbo potenzialmente mortale non sempre…
LeggiControllo pressorio migliore con approccio multiplo
Nei pazienti ipertesi, il controllo pressorio si ottiene meglio tramite strategie multilivello e con molteplici componenti che includono interventi condotti dal medico o meno. Nonostante le forti evidenze secondo cui la farmacoterapia antipertensiva ed i cambiamenti dello stile di vita riducano efficacemente la pressione…
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