I metodi di lavaggio tradizionali per le lenzuola ospedaliere lasciano intatto il 60% delle spore di C. difficile, incrementando il rischio di contaminare altra biancheria da letto ed altri pazienti. Lo dimostra uno studio condotto da Katie Land della Montfort University di Leicester, secondo…
LeggiCanale Medicina: Infezioni & Febbre
OMS: Ebola in Congo ancora per diversi mesi
(Reuters Health)– Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, l’epidemia di Ebola nella Repubblica Democratica del Congo potrebbe durare diversi mesi ed espandersi in qualunque momento in Uganda e Ruanda, Paesi che sono ben preparati ma che non hanno approvato l’uso del vaccino. La zona che…
LeggiOmosessuali e PrEP: come cambiano le diagnosi di malattie a trasmissione sessuale
Un recente studio ha esaminato i cambiamenti nel comportamento sessuale e nella prevalenza delle malattie a trasmissione sessuale in un campione di 185 uomini omosessuali che hanno iniziato a seguire un regime di PrEP in un reparto specializzato in queste patologie. La frequenza con…
LeggiEbola, allarme OMS: in Congo possibile “tempesta perfetta”
(Reuters Health) – “Siamo estremamente preoccupati che diversi fattori messi insieme possano, nelle prossime settimane e mesi, creare una tempesta perfetta”. Sono le parole del responsabile delle emergenze dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Peter Salama, che in una conferenza stampa a Ginevra, ieri, ha individuato…
LeggiMalattie a trasmissione sessuale: diagnosi rettali mancate nelle donne
Sottoporre le donne a test per la presenza di malattie a trasmissione sessuale soltanto a livello urogenitale, porta a mancare circa il 20% delle diagnosi di infezioni, come rivelato da uno studio condotto sulle diagnosi di clamidia e gonorrea da Eloisa Llata del CDC…
LeggiNuove linee guida per la profilassi antibiotica nei pazienti oncologici
I pazienti oncologici vanno incontro ad un maggiori rischio di infezioni se sottoposti a chemioterapie citotossiche o a trapianto di cellule staminali ematopoietiche, specialmente durante il periodo di netropenia. In questa popolazione ad alto rischio, dunque, la profilassi antibiotica può ridurre il rischio di…
LeggiAntibiotici alternativi dopo taglio cesareo connessi ad ulteriori infezioni
L’uso della profilassi antibiotica nel parto cesareo al di fuori delle raccomandazioni standard sulle cefalosporine di prima generazione, come la cefazolina, è connesso ad un incremento del rischio di eventi negativi, come emerge dall’analisi di più di 6.500 parti cesarei. Il rischio è presente…
LeggiInfluenza: baloxavir riduce sintomi e diffusione virale
Un nuovo farmaco antivirale si è dimostrato promettente per il trattamento dell’influenza acuta non complicata, compresi i ceppi aviari e resistenti all’oseltamivir, in adulti e bambini al di sopra dei 12 anni. Questo farmaco, denominato baloxavir, è in grado di inibire una proteina essenziale…
LeggiGravidanza: consigliato test precoce per la sifilide
Tutte le donne gravide dovrebbero sottoporsi a screening precoce per la sifilide. Si tratta di una raccomandazione dell’USPSTF, che conferma una dichiarazione già edita nel 2009, il che evidenzia un elevato grado di certezza di benefici sostanziali. Come illustrato dall’autrice Susan Curry dell’università dell’Iowa…
LeggiEmergenza colera in Zimbabwe
(Reuters Health) – Lo Zimbabwe fa appello ai singoli cittadini e alle aziende locali per trovare 35 milioni di dollari per contrastare un’epidemia di colera che, a oggi, ha ucciso 31 persone e ne ha infettate più di 5.000.Si tratta della peggiore epidemia di colera degli…
LeggiTubercolosi: nuovi standard di cura per l’Europa
Ad aggiornare i 21 standard di cura per la tubercolosi per l’Europa sono stati il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e la European Respiratory Society (ERS). Garantire miglior accesso alle terapie, attività di prevenzione e controllo mettendo al centro…
LeggiTbc: sviluppato primo farmaco non antibiotico
Ha prodotto risultati promettenti su animali il primo farmaco non antibiotico contro la tubercolosi sviluppato dai ricercatori dell’università di Manchester, che ora sperano di testarlo sull’uomo entro i prossimi 3-4 anni, come riportato sul Journal of Medicinal Chemistry. Il farmaco, che prende come bersaglio le…
LeggiSepsi: rischio infarto e ictus per chi ne ha sofferto
(Reuters Health) – I pazienti che stanno guarendo da una sepsi corrono un rischio più elevato di avere un infarto o un ictus nelle prime quattro settimane dalle dimissioni ospedaliere. A suggerirlo è uno studio condotto da ricercatori della National Taiwan University, coordinati da…
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