Le malattie infettive contagiose in grado di scatenare una pandemia come quella di COVID-19, attualmente in corso, rappresentano un’importante e cupa minaccia per tutta l’umanità e l’ambiente del pianeta. Bisogna poi considerare anche il rischio derivante da possibili guerre biologiche, da incidenti nei laboratori…
LeggiCanale Medicina: Infezioni & Febbre
Morbo di Alzheimer e microbi: vale la pena indagare?
La malattia di Alzheimer (AD) rappresenta una delle forme di demenza più diffuse e importanti a livello globale. Caratterizzato da depositi di proteina beta amiloide nelle cellule nervose sotto forma di placche e grovigli, l’AD è però tuttora oggetto di investigazione scientifica e di…
LeggiNanobodies: nuova arma contro le malattie infettive
Le patologie causate da batteri e virus costituiscono da sempre una piaga per l’umanità causando crisi sociali ed economiche su vasta scala. Oltre alle malattie persistenti, come ad esempio la dengue o la malaria, negli ultimi anni si sono verificate epidemie che hanno provocato…
LeggiAlluvioni e malattie infettive in Europa dal 1910: revisione della letteratura
Tra le catastrofi naturali, le inondazioni costituiscono gli eventi che più comunemente avvengono sia in paesi ad alto tenore di vita sia in quelli in via di sviluppo. Questi fenomeni violenti modificano l’ambiente in modo a volte molto profondo e creano un habitat favorevole…
LeggiUK: indagine retrospettiva sul vaiolo delle scimmie
È stato condotto di recente nel Regno Unito uno studio retrospettivo osservazionale riguardante gli aspetti clinici e di gestione del vaiolo delle scimmie, una malattia virale presente solamente in alcune regioni del continente africano in forma endemica, la cui diffusione attuale in altre aree…
LeggiS. aureus: geni di virulenza e correlazione con la resistenza agli antibiotici
Lo Staphylococcus aureus è causa di molte infezioni umane, tra cui quelle delle ferite, e la sua patogenicità è influenzata principalmente da diversi fattori di virulenza. Gli esperti hanno perciò mirato a rilevare i geni di virulenza (hla, sea, icaA e fnbA) in S.…
LeggiH. pylori: apprendimento automatico, fattori di rischio e previsione della prevalenza
Sebbene precedenti studi epidemiologici abbiano esaminato i potenziali fattori di rischio che aumentano la probabilità di contrarre un’infezione da Helicobacter pylori, la maggior parte di queste analisi ha utilizzato modelli statistici convenzionali e non ha beneficiato di tecniche avanzate di apprendimento automatico. Un gruppo…
LeggiRSV: sicurezza ed effetti antivirali del PC786 nebulizzato
Recenti studi hanno evidenziato come PC786 sia un inibitore non nucleosidico della polimerasi del virus respiratorio sinciziale (RSV) nebulizzato, progettato per trattare l’RSV, che si replica nello strato superficiale delle cellule epiteliali che rivestono le vie aeree. Si sono quindi voluti valutare la sicurezza…
LeggiCOVID-19: trattamento con Casirivimab e Imdevimab
Il recente studio RECOVERY, in aperto, ha riportato un miglioramento della sopravvivenza nei pazienti sieronegativi alla SARS-CoV-2 ricoverati in ospedale e trattati con casirivimab e imdevimab (CAS + IMD). Lo studio, di fase I/II/III, in doppio cieco e controllato con placebo, condotto prima della…
LeggiCovid-19. Vaccini, antivirali, monoclonali e programmazione: le armi per non farsi cogliere impreparati
Di fronte ad una pandemia di Covid-19 che prosegue la sua corsa e di fronte ad un virus che continua a circolare grazie alle sue varianti, tanti sono gli interrogativi a cui dare risposta. Cosa succederà in autunno? Saremo pronti ad affrontare lo scenario…
LeggiStaphylococcus aureus: indicatori della presenza di batteri persistenti
Le infezioni causate da ceppi sensibili agli antibiotici e difficili da trattare sono state collegate alla presenza di persistenti, una sottopopolazione di batteri dormienti che tollerano l’esposizione agli antibiotici nonostante la mancanza di resistenza genetica. Sebbene i persistenti possano essere identificati mediante placcatura su agar nutriente a…
LeggiTDM di beta-lattamici e ciprofloxacina: barriere e facilitatori in terapia intensiva
Studi recenti hanno dimostrato che il mancato raggiungimento degli obiettivi farmacodinamici degli antibiotici comunemente usati è comune nei pazienti critici. Il monitoraggio terapeutico dei farmaci (TDM) può quindi contribuire a ottimizzare l’esposizione ai beta-lattamici e alla ciprofloxacina. Tuttavia, sebbene l’evidenza per TDM di questi antibiotici…
LeggiInfezione da C. difficile: conseguenze sanitarie del ricovero
L’infezione da Clostridiodies difficile (CDI) è stata caratterizzata dal Center for Disease Control and Prevention (CDC) come un’urgente minaccia per la salute pubblica ed è una delle principali preoccupazioni nelle strutture ospedaliere, ambulatoriali e di cure estese in tutto il mondo. Uno studio di coorte…
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