Un’elevata proporzione di pazienti con infezione da Hiv di recente diagnosi ottiene una carica virale non rilevabile entro 48 settimane dall’inizio del trattamento con un farmaco in monosomministrazione con 4 principi attivi entro 2 settimane dalla diagnosi. Questo farmaco contiene darunavir 800 mg, cobicistat…
LeggiCanale Medicina: HIV
Dolutegravir sicuro in gravidanza
Il trattamento con dolutegravir non sembra peggiorare gli esiti della gravidanza o quelli a carico del neonato. Come affermato da Vani Vannappagan dell’università del North Carolina, autore di uno studio effettuato su 265 gravidanze, per quanto i risultati siano inconcludenti per via del numero…
LeggiHiv: atrofia sostanza grigia del cervello accelera invecchiamento
(Reuters Health) – Secondo una metanalisi degli studi eseguita da ricercatori del Georgetown University Medical Center di Washington, le persone con Hiv sono colpite da un’atrofia della sostanza grigia che si localizza prevalentemente nella regione frontale, compresa la corteccia cingolata anteriore (Acc) e la…
LeggiHiv: apertura proteina capside espone target anticorpali
Un’apertura asimmetrica della proteina del capside dell’Hiv (Env) espone target che inducono una citotossicità cellulae anticorpo-dipendente (ADCC). Come affermato dall’autore di questa scoperta Andres Einzi dell’università di Montreal, se gli studi su modelli alimali risulteranno positivi, ciò suggerirebbe la possibilità di indirizzare verso le…
LeggiHiv: trasmissione del virus nell’ambito della continuità assistenziale
Si stima che nel 2016 1,1 milioni di persone negli USA presentassero l’infezione da Hiv. La conoscenza dello stato infettivo, i cambiamenti comportamentali e la terapia antiretrovirale prevengono la trasmissione del virus, ed i pazienti che ottengono e mantengono la soppressione vitale, che viene…
LeggiGravidanza ed Hiv: modificare la terapia antivirale impatta la soppressione del virus?
E’ stato condotto uno studio allo scopo di determinare se il cambiamento della terapia antiretrovirale durante la gravidanza per via del timore di rischi fetali porti ad esiti virologici peggiori. Sono state prese in considerazione 7079 gravidanze, di cui 1797 sotto terapia antiretrovirale all’atto…
LeggiTerapia antiretrovirale in base al peso nei bambini?
E’ stata condotta un’indagine con lo scopo di investigare la portata ed i fattori associati ai dosaggi scorretti delle terapie antiretrovirali nei bambini con infezione da Hiv in Zimbabwe. Sono stati presi in considerazione 309 bambini di età media pari a 7 anni e…
LeggiLa de-semplificazione dei trattamenti antiretrovirali in monosomministrazione
Con l’incremento del numero di soggetti Hiv-positivi che ricevono terapia antiretrivirale, sussiste una continua ricerca di opzioni per coprire i costi dei farmaci incrementali e costanti. L’uso strategico delle formulazioni antiretrovirali generiche attualmente disponibili potrebbe rappresentare un’opzione praticabile. E’ stata proposta la desemplificazione di…
LeggiHiv e profilassi pre-espositiva: impatto delle reti sociali sulle donne
Negli USA le donne rappresentano meno del 5% di tutti gli utenti della PrEP. Le reti solidali potrebbero promuovere o inibire la consapevolezza della PrEP nelle donne, il che potrebbe influenzare il loro atteggiamento verso questa pratica. Inoltre le donne che sono vittime di…
LeggiHiv: maggior parte nuovi casi in soggetti non diagnosticati e non trattati
Negli USA circa l’80’% delle nuove infezioni da Hiv interviene in soggetti che non sanno di essere infetti e non ricevono trattamenti per l’Hiv, mentre il restante 20% interviene in soggetti che vengono trattati ma non sono viralmente soppressi. Questi nuovi dati rivelano l’enorme…
LeggiHiv incrementa rischio insufficienza cardiaca incidente
Per quanto l’Hiv possa causare infiammazione miocardica, l’associazione dell’infezione da Hiv con il susseguente sviluppo di insufficienza cardiaca non è stato sinora studiato estensivamente. E’ stato dunque condotto uno studio per determinare il rischio di insufficienza cardiaca incidente nei soggetti con Hiv/AIDS. Sono stati…
LeggiHiv: combinazione isoniazide-rifapentina idonea per la profilassi della TBC
La prevenzione della TBC mediante un mese di trattamento quotidiano con la combinazione isoniazide-rifapentina non risulta meno efficace riapetto a nove mesi di trattamento quotidiano con isoniazide nei soggetti con Hiv. Secondo il prof. Richard Chaisson della Johns Hopkins University di Baltimora, autore dello…
LeggiTBC nei soggetti con Hiv: motivo di preoccupazione?
La terapia preventiva con isoniazide (IPT) rappresenta un mezzo comprovato per la prevenzione della TBC nei soggetti con infezione da Hiv, ma sussiste la preoccupazione che i pazienti sviluppino spesso la TBC anche durante il trattamento con IPT, ed in questi casi si parla…
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