Secondo un commento pubblicato sul Canadian Medical Association Journal, il Canada dovrebbe integrare l’auto-test per l’Hiv nel sistema sanitario per aiutare a ridurre il peso della malattia. L’auto-test per l’Hiv (Hivst) consiste nel prelevare un campione di saliva, di urina o di sangue e…
LeggiCanale Medicina: HIV
La combinazione di promemoria automatici e sostenitori del trattamento migliora l’efficacia dell’Art
Per valutare l’efficacia dell’intervento per l’aderenza alla terapia antiretrovirale per l’Hiv negli adulti un gruppo di ricerca ha svolto una revisione sistematica della letteratura. È stata utilizzata la metodologia proposta dalla Cochrane Collaboration, con ricerca in alcuni database scientifici. Sono stati presi in considerazione…
LeggiL’attività fisica migliora la densità ossea nelle persone sottoposte a terapia antiretrovirale
Le persone con Hiv (Plwhiv) che assumono la terapia antiretrovirale (Art) hanno un rischio maggiore di avere una bassa densità ossea (Bmd). In questi casi è raccomandata l’attività fisica, ma i dati degli esercizi di forza su questa popolazione di pazienti sono stati finora…
LeggiLa Shea aggiorna la guida per gli operatori sanitari con Hiv e epatite
Alla luce del basso tasso di trasmissione e dei progressi nei trattamenti per l’epatite B, l’epatite C e l’Hiv, la Society for Healthcare Epidemiology of America (Shea) ha pubblicato una guida aggiornata per il personale sanitario che vive con questi agenti patogeni, basata sulle…
LeggiLe cellule immunitarie riconoscono l’Hiv anche quando la terapia viene interrotta
Si chiamano Plwh e sono cellule immunitarie in grado di riconoscere i residui di cellule infette da Hiv nelle persone che assumono la terapia antiretrovirale (Art). Ora un gruppo di ricercatori ha scoperto che le Plwh rimangono attive per anni e questo potrebbe contribuire…
LeggiPer la prima volta l’Hiv in provetta
Un gruppo di scienziati è riuscito a ricreare in provetta i primi passi dell’infezione da Hiv. In questo modo è stato possibile accedere da vicino al virus e identificare i componenti essenziali che il virus replica all’interno dell’ospite umano. In particolare, gli esperti sono…
LeggiHiv perinatale, più fratture solo nei bambini con meno di 6 anni
In numerosi contesti, la densità minerale ossea per età e sesso è più bassa nei bambini e negli adolescenti con Hiv perinatale (Phiv) rispetto ai coetanei non infetti. Uno studio ha quindi valutato l’incidenza di qualsiasi frattura ossea e la prevalenza dell’osteoporosi coinvolgendo i…
LeggiHIV: combo dolutegravir/lamivudina efficace a 3 anni in pazienti naive
Buone notizie dal Congresso Hiv di Glasgow per il regime a due farmaci (2Dr) composto da dolutegravir e lamivudina: sono stati presentati i risultati di alcuni studi che confermano l’efficacia, la sicurezza e la soppressione virale a lungo termine non inferiori al regime a…
LeggiAlto rapporto costo-efficacia dello screening per l’Hiv nel Pronto soccorso
Nel 2016, in tutto il mondo, 1,8 milioni di persone sono state contagiate dall’Hiv. Circa 36,7 milioni hanno contratto l’infezione, ma 14 milioni non lo sapevano, non hanno cercato una cura e probabilmente infetteranno altre persone. L’infezione da Hiv non diagnosticata è uno dei…
LeggiIdentikit dei problemi di salute delle persone sieropositive che si iniettano sostanze
Il confronto dei determinanti sociali della salute e dei risultati clinici tra le persone sieropositive che fanno uso di droghe per via parenterale (Pwid) e persone sieropositive che non lo fanno è essenziale per comprendere le disparità e regolare gli sforzi di prevenzione e…
LeggiSostegno sociale alle neo mamme aumenta l’aderenza alla terapia antiretrovirale
Uno studio di ricerca partecipativa condotto in Russia ha dimostrato che le neo-mamme che ricevono sostegno sociale dopo il parto hanno più probabilità di continuare il trattatmento antiretrovirale (Art) dopo la gravidanza. In Russia sono oltre 1 milione le persone che vivono con l’Hiv,…
LeggiLe donne con l’Hiv preferiscono la terapia antiretrovirale iniettabile
Un nuovo studio qualitativo ha scoperto che la maggior parte delle donne che vivono con l’Hiv preferirebbe la terapia antiretrovirale a lunga durata d’azione mensile iniettabile (Lai) rispetto alle attuali pillole giornaliere. La Lai ha completato gli studi di fase III ed è in…
LeggiTabacco e oppiacei contribuiscono alla neurodegenerazione da Hiv
Il fumo di tabacco è comune nei pazienti affetti da Hiv ed è prevalente tra chi abusa di oppiacei per via endovenosa. Al contrario, chi abusa di oppiacei per via endovenosa ha più probabilità di essere sieropositivo e l’abuso di oppiacei è associato a…
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