Trattare i pazienti è la parola d’ordine degli esperti che, a più di un anno dalla disponibilità nel nostro Paese delle nuove terapie, si sono riuniti per fare un bilancio nel corso dell’incontro Epatite C in Italia, Identikit di una malattia in via di…
LeggiCanale Medicina: Epatiti
Epatite C: ezetimibe ed interferone/ribavirina migliorano risposta virologica
E’ stato riportato che l’ezetimibe sia in grado di inibire l’ingresso virale nelle cellule e di ridurre il BMI. Questo farmaco è stato proposto come innovativo agente terapeutico per l’epatite C cronica, in grado di potenziare gli effetti di peginterferone e ribavirina (peg-IFN/RBV). E’…
LeggiEpatite alcolica: strategie terapeutiche
L’epatite alcolica acuta rappresenta una sindrome clinica unica nei pazienti che fanno un pesante e cronico uso di alcolici. Presentandosi in forma di insufficienza epatica acuta o cronica, un episodio grave comporta un potenziale di mortalità del 30-40% entro un mese dalla presentazione se non…
LeggiEpatite C: nuovo farmaco preventivo micromolecolare
L’identificazione di target farmacologici innovativi e di agenti terapeutici economici rimane di elevata priorità nella lotta contro l’infezione cronica da Hcv. E’ stato riportato che le proteine cellulari note come PHB1 e PHB2 agiscano da fattore di ingresso pan-genotipico per l’Hcv. Per quanto le…
LeggiEpatite C e trattamento antivirale: buona aderenza alla ribavirina
L’aderenza è essenziale nella terapia antivirale per l’epatite C cronica. Sono dunque stati investigati su 72 pazienti gli effetti del monitoraggio in tempo reale della terapia medica sull’aderenza alla ribavirina. L’aderenza media, in base alla conta delle pillole realmente assunte dal paziente, è stata…
LeggiHCV in gravidanza: negli USA solo 1 neonato su 5 viene sottoposto al test
(Reuters Health) – Meno di un bambino su cinque, nato da madre affetta da epatite C (HCV), viene sottoposto agli esami per verificare il passaggio dell’infezione madre-figlio nei primi 20 mesi di età. A riportarlo sono stati dei ricercatori americani, coordinati da Danica Kuncio, del…
LeggiFarmaci anti-Hcv interagiscono con proteasi-inibitori
Secondo i risultati di cinque studi farmacocinetici condotti su volontari sani, i regimi antivirali ad azione diretta (DAA) basati su tre farmaci impiegati per trattare l’infezione da Hcv non sono raccomandati in concomitanza con la somministrazione serale di due regimi di proteasi-inibitori anti-Hiv. Il…
LeggiEpatite C cronica avanzata: Hev non contribuisce allo scompenso epatico
L’infezione da virus dell’epatite E (Hev) può causare un’insufficienza epatica acuta nel contesto di un’epatopatia cronica nei soggetti con patologie epatiche preesistenti. Un recente studio ha investigato il possibile ruolo contribuente dell’Hev allo scompenso epatico nei pazienti con epatite C cronica avanzata precedentemente stabile.…
LeggiEpatite E: un’infezione emergente sottodiagnosticata nelle regioni non endemiche
Benchè il virus dell’epatite E (Hev) rappresenti la causa principale delle epatiti acute a trasmissione enterica e dell’ittero nelle regioni in via di sviluppo, le infezioni da Hev acquisite localmente sono in aumento anche nelle aree non endemiche. Pertanto, l’Hev sta emergendo come causa…
LeggiEpatite B: richiamo vaccino non necessario
Il richiamo del vaccino contro l’epatite B 30 anni dopo la vaccinazione non è necessario. La vaccinazione universale anti-epatite B è risultata molto efficace su scala globale e la protezione conferita è stata valutata soltanto per 22 anni, ma secondo uno studio condotto su…
LeggiHcv: screening e trattamento nelle carceri altamente convenienti
Lo screening ed il trattamento dell’infezioni da Hcv nelle carceri statunitensi sarebbe altamente conveniente nel prevenire la trasmissione del virus nella comunità esterna. Lo ha stabilito uno studio condotto da Jagpreet Chhatwal del Massachussets General Hospital di Boston, basato su un modello di microsimulazione.…
LeggiHcv: nuovi farmaci a rischio di interazioni farmacologiche
Molti pazienti che assumono antivirali ad azione diretta (DAA) per il trattamento dell’Hcv sono a rischio di interazioni farmacologiche clinicamente significative, che hanno il potenziale di causare il fallimento del trattamento, il quale sarebbe particolarmente problematico dato che è attualmente poco chiaro come trattare…
LeggiEpatite C connessa a morbo di Parkinson
L’infezione da Hcv incrementa significativamente il rischio di morbo di Parkinson. Secondo Hsin-Hsi Tsai dell’Ospedale Universitario Nazionale di Taiwan a Taipei, autore di uno studio che ha coinvolto quasi 50.000 pazienti, il rischio di sviluppare il morbo di Parkinson è ovviamente multifattoriale, ma il presente…
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