Secondo uno studio pubblicato su Clinical Interventions in Aging, un valore basso dell’indice trigliceridi, colesterolo totale e indice di peso corporeo (TCBI) è associato a un rischio più elevato di polmonite associata all’ictus (SAP). “La polmonite associata all’ictus è una complicanza pericolosa, ed è…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Acido bempedoico: si conferma l’efficacia della riduzione dell’iperlipidemia
L’acido bempedoico, un profarmaco inibitore dell’enzima adenosin trifosfato citrato liasi (ACL), è in grado di ridurre significativamente i livelli di colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-C), colesterolo totale, colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-C), colesterolo lipoproteico non ad alta densità (non-HDL-C), proteina C reattiva…
LeggiL’aferesi delle lipoproteine riduce gli eventi cardiovascolari in pazienti a rischio
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Lipidology, in pazienti ad alto rischio cardiovascolare con livelli elevati di lipoproteina(a), l’aferesi delle lipoproteine porta a una diminuzione degli eventi cardiovascolari e degli eventi avversi cardiaci maggiori. “Livelli elevati di lipoproteina(a), Lp(a), sono un fattore…
LeggiSe il colesterolo HDL non è stabile il rischio di declino cognitivo aumenta
Un’elevata variabilità del colesterolo HDL è associata a un aumento del rischio di declino cognitivo, secondo uno studio pubblicato su Archives of Gerontology and Geriatrics.“Studi precedenti sulla relazione tra colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-C) e declino cognitivo si sono limitati a una singola…
LeggiNella mezza età perdere grasso anche in piccola percentuale migliora il colesterolo HDL
Secondo uno studio pubblicato sul Korean Journal of Family Medicine, nelle persone di mezza età una perdita di percentuale di grasso corporeo del 3-5% potrebbe migliorare i valori di colesterolo lipoproteico ad alta densità, e, di conseguenza, ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. “L’obesità…
LeggiLipoproteina(a) e fibrillazione atriale: nuovi target per la prevenzione
Uno studio di randomizzazione mendeliana pubblicato su Lipids in Health and Disease ha fornito prove genetiche del fatto che la lipoproteina(a) può essere un fattore causale per la fibrillazione atriale, e che il gene LPA può rappresentare un promettente target farmacologico per prevenire la…
LeggiColesterolo remnant elevato e iperuricemia, uno studio conferma la correlazione
Un valore elevato di colesterolo remnant è correlato in modo significativo e positivo con l’iperuricemia negli adulti americani. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato su Lipids in Health and Disease, nel quale si legge anche che tale correlazione è più forte tra le…
LeggiEventi cardiovascolari: combinazione fissa e polipillola già in dimissione ospedaliera per semplificare e abbattere rischio altri eventi
“Le malattie cardiovascolari sono le malattie del nostro tempo”. È con questa frase che si è chiusa l’intervista di Stefano Urbinati, Direttore della Cardiologia dell’Ospedale di Bologna, rilasciata in occasione del 55° Congresso Nazionale ANMCO, ma è da qui che dobbiamo partire per comprendere…
LeggiStudio italiano afferma l’importanza delle sottofrazioni HDL nelle malattie cardiovascolari
Secondo uno studio pubblicato su Nutrients, la distribuzione del colesterolo nelle sottofrazioni HDL può rappresentare un ulteriore fattore nel modellare il rischio di malattie cardiovascolari e un nuovo potenziale mediatore dell’effetto della dieta sulla salute cardiovascolare. “La qualità del colesterolo HDL, valutazione che comprende…
LeggiColesterolo remnant e iperuricemia: la correlazione è significativa
Il colesterolo remnant elevato è correlato con l’iperuricemia nei pazienti con diabete di tipo 2, in modo significativo e positivo. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato su Lipids in Health and Disease, nel quale si legge anche che il colesterolo remnant prevede meglio…
LeggiLa globulina legante gli ormoni sessuali può ridurre il rischio di malattia coronarica
Esiste una causalità negativa tra i livelli sierici di globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG) e il rischio di malattia coronarica, infarto miocardico e ipertensione, e l’effetto causale sulla riduzione del rischio di malattia coronarica è in gran parte mediato dal miglioramento dei profili…
LeggiUn nutriente funzionale potrebbe essere utile nella lotta contro il colesterolo LDL
I risultati di uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Biochemistry and Nutrition suggeriscono che l’assunzione giornaliera di 60 mg di secoisolariciresinolo diglucoside abbassi i livelli di colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-c) e di colesterolo totale negli uomini con valori di colesterolo LDL-c…
LeggiNei giovani il colesterolo remnant elevato aumenta il rischio di malattie cardiovascolari
Il carico cumulativo di colesterolo remnant aumenta il rischio di malattie cardiovascolari tra i giovani adulti, secondo uno studio pubblicato su Annals of Epidemiology, nel quale si suggerisce che il mantenimento di bassi livelli di colesterolo remnant durante la giovane età adulta possa quindi…
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