La duplice terapia antipiastrinica (DAPT) con aspirina ed un P2Y12-inibitore è raccomandata per almeno 12 mesi per i pazienti con sindromi coronariche acute, e viene considerata una durata inferiore per i pazienti a rischio emorragico ridotto, ma non esistono al momento strumenti di supporto…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
TAVR: maggiore rischio trombotico rispetto a SAVR
Alcuni dati osservazionali dimostrano che la gravità e la frequenza delle trombosi subcliniche sono maggiori con la TAVR che con la SAVR, e che l’anticoagulazione orale risulta protettiva, ma non la duplice terapia antipiastrinica (DAPT). Questi dati derivano dall’esame di 890 pazienti degli studi…
LeggiMorte improvvisa: la troponina T è un marcatore predittivo efficace
(Reuters Health) – La troponina T – misurabile con un test ad alta sensibilità (hsTnT) dopo un intervento chirurgico non cardiaco – è un marcatore predittivo efficace per identificare i pazienti con danno miocardico e aumentato rischio di morte precoce. È quanto emerge da…
LeggiInsufficienza cardiaca: i farmaci per la disfunzione erettile riducono la mortalità
(Reuters Health) – Gli inbitori della fosfodeisterasi-5 PDE5 possono ridurre il rischio di morte e di insufficienza cardiaca negli uomini che hanno avuto un infarto miocardico. Lo studio La Disfunzione Erettile è associata a un aumento del rischio di malattia cardiovascolare negli uomini sani. Tuttavia, non è noto se…
LeggiCuore, gli europei lo ascoltano poco. La maggior parte non aderisce alle terapie
(Reuters Health) – La maggior parte dei pazienti europei con insufficienza cardiaca non assume i farmaci nelle dosi raccomandate. Questo è quanto emerge da uno studio condotto da Adriaan Voors e colleghi dell’Università di Groningen, Paesi Bassi e pubblicato on-line l’11 marzo su European…
LeggiSemplice scala di rischio prevede rischio emorragico precoce post-PCI
La scala di recente creazione denominata PRECISE-DAPT potrebbe aiutare a prevedere il rischio di emorragie extraospedaliere susseguenti ad una PCI, e guidare nella seleazione della durata della duplice terapia antipiastrinica (DAPT). Questa scala, sviluppata in base ai dati relativi a 14.693 pazienti, è stata…
LeggiRicoveri per cause coronariche: fattori correlati alle statine predicono LDL-C elevato
Un recente studio ha suggerito che gli effetti collaterali delle statine, un basso dosaggio ed una scarsa aderenza alla terapia, rappresentano le principali barriere al controllo del colesterolo LDL nei pazienti a cui si prescrivono statine a seguito di un ricovero per cause coronariche,…
LeggiCoronaropatie acute: rivaroxaban non aumenta emorragie rispetto all’aspirina
L’incremento del rischio emorragico risulta simile se i pazienti con coronaropatie acute vengono trattati con aspirina o con l’inibitore del fattore Xa noto come rivaroxaban. Lo ha rivelato lo studio GEMINI-ACS-1, condotto su più di 3.000 pazienti, secondo cui questo risultato era costante anche…
LeggiStudio FOURIER: con Evolocumab rischio MACE ridotto del 20%
Ottimi risultati per lo studio FOURIER sugli outcome di Evolocumab, che ha coinvolto 27.564 pazienti. Questo studio ha stabilito, per la prima volta, che ridurre al massimo i livelli di C-LDL, oltre quanto già raggiungibile con la migliore terapia attualmente disponibile, conduce ad un’ulteriore…
LeggiAspettare a lungo prima del ricovero in UTIC non altera andamento della Sindrome Coronarica Acuta
Il tempo che intercorre tra l’ingresso al pronto soccorso e il ricovero presso l’Unità di Terapia Intensiva Cardiologica non determinerebbe un peggioramento nelle condizioni dei pazienti con sindrome coronarica acuta e senza sopraslivellamento del tratto ST all’elettrocardiogramma (NSTE-ACS). A dimostrarlo è stato un gruppo…
LeggiRecettore nucleare REV-ERB: ruolo nel metabolismo del colesterolo
L’attivazione del recettore nucleare REV-ERB determinerebbe la riduzione dei livelli di colesterolo LDL o ‘cattivo’. E il meccanismo sarebbe dovuto alla capacità di questo recettore di sopprimere diversi geni correlati alla regolazione del colesterolo. Lo ha dimostrato uno studio condotto da ricercatori della Saint…
LeggiInfarto: bassi livelli di colesterolo ‘buono’ mettono a rischio le persone più giovani
Non sarebbero solo gli alti livelli di colesterolo ‘cattivo’ a determinare un maggiore rischio di eventi cardiovascolari, ma anche i bassi livelli di quello ‘buono’ potrebbero evidenziare un rischio, soprattutto tra le persone più giovani. A spiegarlo è uno studio presentato alla 66a Scientific…
LeggiNuovo test sangue per individuare rischio eventi cardiovascolari
Le persone con alti livelli nel sangue di ceramidi, una classe di lipidi, avrebbero un rischio da 3 a 4 volte superiore di soffrire di eventi cardiovascolari, indipendentemente dai livelli di colesterolo ‘cattivo’, o LDL, o dalla presenza di ostruzioni nelle coronarie. É il…
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