I dati dello studio Consistent CTO offrono un moderato ottimismo sulla PCI per occlusione totale cronica complessa (CTO) nei pazienti altamente sintomatici. In un campione di 210 pazienti, il 90% delle CTO è stato aperto con l’impianto di stent di tipo Synergy, ottenendo una…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Sindrome da stress post-traumatico: sonno interrotto dopo un infarto aumenta il rischio
I pazienti che presentano interruzioni del sonno nel mese susseguente ad una sindrome coronarica acuta vanno incontro ad un incremento del rsichio di sindrome da stress post-traumatico (PTSD). Lo suggerisce uno studio condotto su 270 pazienti secondo cui la risoluzione dei problemi del sonno…
LeggiInfarto: cocaina e marijuana connesse a mortalità nei pazienti giovani
Marijuana e/o cocaina sono associate ad una peggiore sopravvivenza nei pazienti che hanno avuto un infarto miocardico in età giovanile, come dimostrato da uno studio prospettico condotto da Ersilia DeFilippis della Harvard Medical School di Boston, in cui peraltro i soggetti che facevano abuso…
LeggiRischio cardiovascolare: ruoli additivi per genetica e stile di vita
Un profilo genetico cardiovascolare a rischio ed un comportamento inadeguato nello stile di vita risultano additivi in termini di rischio complessivo di futuri eventi cardiovascolari, come affermato da Pim Van der Hurst dell’università di Groningen, autore di una ricerca sui più di 300.000 soggetti…
LeggiStudio Usa assolve lo zucchero: nessuna correlazione con malattie cardiovascolari e diabete
Lo zucchero, inteso come zuccheri totali quali saccarosio, fruttosio, lattosio, non è causa diretta di diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari. Questo il risultato di uno studio epidemiologico americano condotto su 80mila donne per 16 anni. Ad allontanare i sospetti di una relazione…
LeggiCoronaropatie stabili con FFR in “zona grigia”: PCI migliora angina e qualità della vita
La valenza della PCI nei pazienti con coronaropatie stabili e valori relativi alla riserva di flusso frazionale (FFR) che risultano nella cosiddetta “zona grigia” è stata definita da uno studio che ha riscontrato come se la PCI stessa è associata ad una terapia medica…
LeggiCTA valorizza angiografia percutanea
Una recente analisi ha riscontrato una stretta corrispondenza fra l’angio-TC coronarica (CTA) e l’angiografia coronarica invasiva convenzionale nella loro capacità relativa di supportare le scelte terapeutiche sulla rivascolarizzazione coronarica. Lo studio, condotto su 223 pazienti da Patrick Serruys dell’Imperial College London, suggerisce la potenziale…
LeggiNuovi studi incoraggiano genotipizzazione del clopidogrel
Due nuovi studi hanno suggerito che la genotipizzazione dei pazienti con coronaropatie acute o di quelli sottoposti a PCI per identificare quelli che risponderebbero negativamente al clopidogrel, influenzerebbe il processo decisionale sulla farmacoterapia da parte degli interventisti, e potrebbe portare a benefici per gli…
LeggiIctus: LDL al di sotto dei 100 mg/dl ottimale per la prevenzione delle recidive
Il livello ottimale di colesterolo LDL per la prevenzione delle recidive degli ictus si trova fra gli 80 ed i 100 mg/dl, come rivelato da un’analisi post-hoc dello studio J-STARS condotta da Naohisa Hosomi dell’Università di Hiroshima, secondo cui essa rivela notevoli differenze nelle…
LeggiAngina refrattaria: dati mondo reale supportano stent seno coronarico
I dati derivanti dal mondo reale suggeriscono che restringere il seno coronarico con un particolare tipo di stent può garantire un sollievo durevole per i pazienti con angina refrattaria non idonei ad altre procedure di rivascolarizzazione. Questo stent a forma di clessidra espandibile a…
LeggiSTEMI: standardizzare l’assistenza migliora gli esiti per le donne
Un protocollo in quattro passi per standardizzare l’assistenza per tutti i pazienti con STEMI restringe o elimina le falle osservate da decenni nell’assistenza e negli esiti per il sesso femminile. Dopo l’implementazione di questo protocollo nella Cleveland Clinic, uomini e donne erano sullo stesso…
LeggiLivelli lipidici mediano benefici cardiovascolari dell’evolocumab
I pazienti trattati con il PCSK9-inibitore noto come evolocumab potrebbero andare incontro ad una maggiore riduzione negli eventi cardiovascolari se presentano un maggior livello basale di lipoproteina A (Lp(a)). Questo dato deriva dall’analisi dei risultati dello studio FOURIER, secondo cui l’evolocumab è associato ad…
LeggiInfarto: testare entrambi i tipi di troponina insieme aiuta nella diagnosi di esclusione
Effettuare test ad alta sensibilità per entrambi i tipi di troponina cardiaca (hs-Tn1 ed hs-TnT) da un singolo prelievo di sangue potrebbe consentire di escludere in modo precoce e sicuro la diagnosi di infarto miocardico acuto più efficacemente rispetto ai test singoli convenzionali, ma…
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