La presenza di placche arteriosclerotiche a livello delle arterie coronarie è significativamente associata ad un incremento dei volumi di iperintensitĂ della materia bianca cerebrale, specificamente nella regione sopraventricolare. Ciò accade anche nei soggetti sani che sono a rischio di coronaropatie ma rimangono asintomatici. Questi…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Coronaropatie e scarsa risposta al clopidogrel
Nei pazienti coronaropatici la mortalitĂ cardiovascolare ed altri eventi acuti hanno dimostrato una chiara correlazione con fattori di rischio e biomarcatori che comprendono l’attivazione piastrinica. E’ stato condotto uno studio per raccogliere evidenze sulla scarsa risposta al clopidogrel e sulla sua correlazione con fattori…
LeggiCoronaropatie croniche: test radiologici nelle linee guida ESC
La ESC ha recentemente pubblicato nuove linee guida su diagnosi e gestione delle coronaropatie croniche. L’edizione del 2019 ha identificato 6 comuni scenari clinici di coronaropatia cronica identificati dalle diverse fasi evolutive della patologia coronarica, escludendo le situazioni in cui un evento coronarico acuto,…
LeggiCoronaropatie acute e troponine sesso-specifiche: l’assistenza non migliora per le donne
L’uso di soglie sesso-specifiche per l’hs-cTn1 nei pazienti con sospette sindromi coronariche ha portato all’identificazione di un numero di donne con danni al miocardico 5 volte superiore rispetto a quello degli uomini, ma non ha portato a miglioramenti degli esiti del trattamento per le…
LeggiSteatosi epatica non alcolica: rischio cardiovascolare sottostimato nelle donne
Le donne con steatosi epatica non alcolica perdono la protezione cardiovascolare conferita dal sesso femminile e pertanto, il loro rischio di eventi cardiovascolari è sottostimato. Lo afferma Alina Allen della Mayo Clinic di Rochester, autrice di uno studio condotto sui dati relativi a piĂą…
LeggiStenting: sicura terapia con sola aspirina dopo 3 mesi di DAPT
Secondo lo studio EVOLVE Short DAPT, condotto su quasi 2.000 pazienti, la durata e l’intensitĂ della terapia antipiastrinica somministrata dopo il posizionamento di uno stent su pazienti ad elevato rischio emorragico possono essere ridotte, il che conferma quanto emerso da altri studi contemporanei, fra…
LeggiSTEMI: rivascolarizzazione completa apporta benefici a lungo termine
Una nuova analisi ha dimostrato i benefici della rivascolarizzazione completa, compresi quelli sulle lesioni non coinvolte, nei pazienti con STEMI per quanto riguarda esiti sensibili come mortalitĂ per cause cardiovascolari o infarto miocardico, e questi benefici emergono eminentemente a lungo termine. Inoltre, una strategia…
LeggiSospette coronaropatie acute: CTCS non riduce tempistiche per la diagnosi
L’angio-TC coronarica (CTCS) impiegata precocemente nella valutazione dei pazienti con sospette coronaropatie acute non riduce le tempistiche per la diagnosi definitiva o per le dimissioni. Lo dimostra lo studio PROTECT, condotto su 1.250 pazienti, che non supporta l’uso di questo esame nei pazienti a…
LeggiColesterolo e demenza: una relazione lunga e complessa
Sussiste una forte richiesta per strategie efficienti per il mantenimento del benessere cognitivo con l’invecchiamento, specialmente nel contesto dell’invecchiamento della popolazione stessa. La demenza costituisce una delle principali cause di disabilitĂ e dipendenza nell’anziano; l’identificazione di potenziali fattori di rischio e protettivi, nonchĂ© degli…
LeggiColesterolo non-HDL, sottotipi di ictus e coronaropatie
E’ stata osservata una correlazione positiva fra il colesterolo non-HDL e le coronaropatie, ma le associazioni fra il colesterolo non-HDL ed i sottotipi dell’ictus non sono state ancora determinate. E’ stato dunque condotto uno studio prospettico su 30.554 soggetti senza anamnesi di patologie cardiovascolari,…
LeggiColesterolo LDL: riduzione efficace con 1-2 dosi di inclisiran
La riduzione prolungata del colesterolo LDL con le terapie ipolipidemizzanti che richiedono somministrazioni frequenti dipendono dall’aderenza del paziente, ed una scarsa aderenza è associata ad esiti peggiori. E’ stato condotto uno studio per accertare se l’inclisiran, un piccolo RNA interferente, riduca l’esposizione media al…
LeggiVegetariani: cuore ok, ma rischio ictus maggiore
(Reuters Health) – Un ampio studio condotto in UK indica che le persone che seguono diete vegetariane o vegane hanno minori probabilitĂ di sviluppare cardiopatie, ma presentano maggiori possibilitĂ di avere un ictus rispetto a chi mangia carne. L’evidenza emerge da uno studio dell’UniversitĂ …
LeggiIl cane, un elisir per il cuore
(Reuters Health) – Nessuno può dire se siano le passeggiate o l’amore incondizionato, ma c’è qualcosa nell’avere un cane che va a braccetto con una migliore salute del cuore. Su questo tema, i ricercatori della Mayo Clinic di Rochester hanno condotto uno studio che…
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