Quando le arteriopatie periferiche accompagnano le coronaropatie nei soggetti diabetici, il loro rischio già elevato di eventi ischemici periferici aumenta ulteriormente, ma così anche il grado di protezione conferito dall’aggiunta del farmaco antipiastrinico noto come ticagrelor, come suggerisce una sub-analisi dello studio THEMIS. Come…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
STEMI acuto: tempi di trattamento in aumento con il CoVid-19
I tempi per il trattamento degli STEMI acuti e la relativa mortalità sono aumentati dall’inizio della pandemia di CoVid-19. Come affermato da Ming-Wei Wan dell’ospedale affiliato alla Hangzhou Normal University, autrice di un protocollo atto a prevenire e controllare l’epidemia ottimizzando anche il trattamento…
LeggiInfarto: in discussione i beta-bloccanti di routine a lungo termine
Le attuali linee guida europee e statunitensi che raccomandano una terapia beta-bloccante a lungo termine dopo un infarto acuto sembrerebbero essere obsolete nella moderna era della riperfusione, come suggerito da uno studio danese che ha preso in esame più di 30.000 pazienti, effettuato da…
LeggiCoronaropatie recidivanti in calo negli USA
Le coronaropatie recidivanti sono in declino in ambo i sessi negli USA, come emerge da dati rilevati fra il 2008 ed il 2017, ma il declino in proporzione è maggiore nelle donne. Nonostante questo declino, però, i tassi di eventi recidivanti dopo un infarto…
LeggiTest salivare della troponina: potenziale enorme, ma è ancora presto
I risultati preliminari su un test point-of-care sviluppato per valutare la troponina cardiaca I (cTn1) nella saliva anziché nel sangue hanno dimostrato che la cTn1 può essere rilevata nella saliva dei pazienti con comprovati danni cardiaci. Ciò emerge da un piccolo studio condotto su…
LeggiCovid-19 e malattie cerebrovascolari durante i primi mesi della pandemia: dalla gestione dell’emergenza in Lombardia alle indicazioni per la ripartenza
Da The European House-Ambrosetti un documento che analizza i primi mesi del 2020 e, grazie al contributo di medici e pazienti, fornisce alcune indicazioni per migliorare la presa in carico di persone a rischio ictus. Aumentare il personale dei centri specializzati nella gestione di…
LeggiPCI: evolocumab riduce rapidamente colesterolo LDL
La somministrazione precoce di evolocumab riduce significativamente i livelli di colesterolo LDL nei pazienti con coronaropatie acute sottoposti a PCI primaria, come emerge da uno studio condotto su 202 pazienti da Tomoaki Okada dell’ospedale prefetturale centrale di Kagawa. I dati degli studi precedenti hanno…
LeggiInfarto: colchicina il prima possibile
I benefici dell’antiinfiammaatorio noto come colchicina a seguito di un infarto sono tanto maggiori quanto più il farmaco è introdotto precocemente. Lo stabilisce una sub-amnalisi dello studio COLCOT, condotto su 4.661 pazienti da Nadia Bouabdallaoui del Montreal Heart Institute, secondo cui questi dati supportano…
LeggiInfarto: ticagrelor non migliora la sopravvivenza rispetto al clopidogrel negli anziani
Il ticagrelor potrebbe non essere efficace quanto il clopidogrel a seguito di un infarto miocardico nei pazienti dagli 80 anni in su, nonostante il fatto che il vantaggio in termini di protezione sussista nei pazienti più giovani. Lo dimostra una ricerca condotta su un…
LeggiInfarto NSTEMI: si vive più a lungo con procedura invasiva
(Reuters Health) – La procedura invasiva offre un vantaggio di sopravvivenza di cinque anni e un minor numero di ricoveri per insufficienza cardiaca ai pazienti ultraottantenni con infarto del miocardio senza sopraslivellamento del tratto ST (NSTEMI). A suggerirlo è uno studio inglese coordinato da…
LeggiPCI senza aspirina: una nuova era?
La recente introduzione della monoterapia con aspirina nei pazienti trattati con stent farmacoeluenti è stata presa di mira come possibile causa di improvvise trombosi tardive degli stent. Il timore di trombosi tardive e molto tardive è aumentata sino al 2006, allorquando è stato raccomandato…
LeggiCoVid-19: ricoveri per infarto in calo, decessi in aumento
A seguito dell’insorgenza della pandemia di CoVid-19, una sostanziale riduzione nei ricoveri ospedalieri per infarto acuto è stata accompagnata da un aumento della mortalità. Per quanto non sia possibile confermare che l’incremento osservato nella mortalità da infarto acuto intraospedaliero sia causata da ritardi nella…
LeggiCoronaropatie: attività cerebrale da stress connessa a dolore toracico
La reazione cerebrale allo stress potrebbe rappresentare un’importante fattore contribuente al dolore cerebrale nei pazienti con coronaropatie. Per quanto siano necessarie ulteriori ricerche, questi dati potrebbero potenzialmente spostare il paradigma secondo cui l’angina viene valutata rifocalizzando la valutazione clinica e la gestione dello stress…
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