Secondo uno studio pubblicato su JAMA Cardiology, la presenza di varianti dell’ipercolesterolemia familiare è associata a un rischio di malattia coronarica due volte più elevato, anche quando il colesterolo LDL è solo moderatamente elevato. “L’ipercolesterolemia familiare (FH) è una malattia genetica che spesso provoca…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Apolipoproteina B e colesterolo LDL elevati aumentano il rischio di coronaropatia
L’apolipoproteina B e il colesterolo LDL sono associati a un aumento del rischio di coronaropatia, mortalità per tutte le cause e mortalità cardiovascolare, in modo dose-dipendente. Questo è quanto ha concluso uno studio di randomizzazione mendeliana pubblicato su JAMA Network Open. “L’apolipoproteina B (apoB),…
LeggiL’associazione inversa tra valori di trigliceridi e colesterolo HDL è legata a profili lipidici particolari
I pazienti che presentano un’associazione inversa tra valori di trigliceridi e colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-C) hanno caratteristiche antropometriche, profili lipidici e indici di glucosio notevolmente diversi rispetto a quelli senza tale tipo di relazione. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato su…
LeggiNei bambini obesi il GDF10 è ridotto, e questo si correla a livelli elevati di colesterolo
Un nuovo studio, pubblicato Scientific Reports, supporta l’ipotesi che i bambini obesi mostrino livelli plasmatici più bassi di GDF10, che sono a loro volta correlati a livelli elevati di colesterolo. “L’obesità infantile è un problema sanitario globale che colpisce oltre 150 milioni di bambini…
LeggiIn pazienti con ipercolesterolemia familiare i livelli di colesterolo LDL incidono sulle placche coronariche
Secondo uno studio pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology, in pazienti con ipercolesterolemia familiare, l’esposizione nel corso della vita al colesterolo LDL determina il carico di placche coronariche, e questo fatto evidenzia la necessità di un inizio precoce ed efficace del trattamento. “I pazienti…
LeggiNei giovani l’aumento di colesterolo e trigliceridi può peggiorare il danno cardiaco strutturale
L’aumento del colesterolo e dei trigliceridi può associarsi indipendentemente al rischio di progressivo peggioramento del danno cardiaco strutturale e funzionale nei giovani, ma l’aumento della pressione arteriosa sistolica e della massa grassa spiegano circa il quaranta per cento della relazione, secondo uno studio pubblicato…
LeggiCovid. La vaccinazione, le misure di prevenzione e di gestione dei contagi in farmacia
I dati settimanali dei bollettini ufficiali diffusi da ministero della Salute e Istituto superiore di sanità sui nuovi contagi provocati dal virus Sars-Cov-2 ci restituiscono un quadro di progressivo, sostanziale aumento dei casi lungo lo Stivale. Una situazione che conferma come sia assolutamente necessario…
LeggiCoronaropatia: lo screening e gli interventi precoci sono fondamentali nelle popolazioni vulnerabili
I risultati di uno studio pubblicato su BMC Public Health suggeriscono che è fondamentale migliorare lo screening e gli interventi precoci per la coronaropatia, concentrandosi in particolare sulla prevenzione e sulla progressione della presenza di placche aterosclerotiche, per affrontare le sfide sanitarie uniche affrontate…
LeggiUn’attività fisica leggera nell’adolescenza riduce il colesterolo
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, gli adolescenti e i giovani adulti che svolgono un’attività fisica leggera hanno livelli di colesterolo più bassi. “Livelli elevati di colesterolo fin dall’infanzia sono stati associati a un rischio del 30% di attacchi…
LeggiValori elevati di colesterolo LDL da giovani aumentano il rischio di coronaropatie anche più avanti nella vita
Il colesterolo LDL e la pressione sistolica geneticamente determinati aumentano il rischio di malattia coronarica indipendentemente dall’età. Questo è quanto ha concluso uno studio pubblicato su PLoS One, nel quale si legge anche che valori elevati di pressione sistolica e di colesterolo LDL nella…
LeggiColesterolo HDL: correlato alla gravità della pancreatite acuta in terapia intensiva
Secondo uno studio pubblicato su Frontiers in Endocrinology, un valore non inferiore a 0,545 mmol/L del livello di colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-C) durante la degenza in terapia intensiva può essere un fattore protettivo indipendente dall’aggravamento della pancreatite acuta. “Al momento, le prove…
LeggiI pazienti ipercolesterolemici trattati con fusioni intersomatica lombare rischiano la pseudoartrosi
I pazienti con ipercolesterolemia mostrano un aumento del rischio di sviluppare pseudoartrosi in seguito a intervento di fusione intersomatica lombare posteriore o transforaminale (PLIF/TLIF) a un livello, e l’uso di statine è associato a una riduzione di tale rischio, secondo uno studio pubblicato su…
LeggiIpercolesterolemia familiare: i pazienti con complicanze aterosclerotiche sono sottotrattati e tendono a interrompere la terapia
Nella vita reale la maggior parte dei pazienti con ipercolesterolemia familiare e una malattia cardiovascolare aterosclerotica sono sottotrattati nella pratica cardiologica per quanto riguarda il dosaggio delle statine e la terapia ipolipemizzante combinata. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato sul Journal of Clinical…
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