Nei pazienti con malattia coronarica sottoposti a intervento coronarico percutaneo, un programma di esercizi supervisionato online a domicilio (HOSEP) di sei settimane, in aggiunta al programma pre-dimissione ospedaliera, è stato vantaggioso per quanto riguarda l’autoefficacia dell’esercizio, il comportamento durante l’esercizio, la funzione motoria e…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Colesterolo remnant e colesterolo non HDL-C: associati a malattia coronarica e diabete
Secondo uno studio pubblicato su Angiology, esiste un’associazione positiva indipendente tra le classi funzionali colesterolo remnant, colesterolo lipoproteico non ad alta densità e NYHA. “Il colesterolo remnant e il colesterolo lipoproteico non ad alta densità (non HDL-C) sono associati alla malattia coronarica e al…
LeggiAcido urico: influisce sull’HDL-C nella patogenesi dell’aterosclerosi carotidea
Valori elevati di acido urico segnalano uno stato pre-infiammatorio e influiscono sul ruolo dell’HDL-C sull’aterosclerosi carotidea, secondo uno studio pubblicato su Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases. “L’acido urico (UA) e il colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-C) sono associati all’aterosclerosi rispettivamente in maniera positiva…
LeggiPolicy Brief Camerae Sanitatis – Le sfide del territorio per la presa in carico della cronicità: prospettive di intervento e parametri di qualità
La gestione del paziente con patologie croniche alla luce dei nuovi modelli di assistenza territoriale proposti, tra Pnrr e DM71, telemedicina, assistenza domiciliare e istituzione delle Case di Comunità è stata al centro dell’ultimo incontro di Camerae Sanitatis. Ma per un salto di qualità…
LeggiRischio coronaropatie: l’attività fisica moderata aiuta, anche se non è una panacea
Secondo uno studio pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology, nelle persone con fattori di rischio per la malattia coronarica, un’attività fisica moderata, equivalente a 40 minuti di camminata al giorno, attenua ma non compensa completamente il rischio di sviluppare la patologia. “Abbiamo cercato di…
LeggiCOVID-19 e livelli lipidici: i valori scendono anche nelle forme più gravi
Nei pazienti con infezione da COVID-19 i livelli lipidici sono inferiori a quanto atteso, ed esiste un’associazione tra i valori delle componenti lipidiche e gravità e mortalità della malattia, secondo uno studio pubblicato su Frontiers in Cardiovascular Medicine. “Il colesterolo nella membrana plasmatica della…
LeggiHDL e cirrosi: fissata una soglia che permette di predire il rischio di morte
Un valore di colesterolo HDL (HDL-C) inferiore a 0,4 mmol/L può costituire una soglia affidabile e prontamente disponibile per la stratificazione di pazienti cirrotici ad alto rischio di mortalità a 180 giorni. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Lipidology,…
LeggiBasso valore HDL con apolipoproteina E associato a stenosi coronarica maggiore
Secondo uno studio pubblicato su JCI Insight, il colesterolo HDL (HDL-C) contenente apolipoproteina E (ApoE) ha mostrato un’associazione significativa con le caratteristiche della placca coronarica precoce ed è influenzato dalla presenza di l’apolipoproteina C-III (ApoC-III), indicando che un basso HDL-C contenente Apo-E e un…
LeggiPer l’aterosclerosi la terapia combinata è la via più promettente
La terapia combinata, che ha come target più percorsi, può essere un concetto fondamentale nello sviluppo di strategie più efficaci per il trattamento e la prevenzione dell’aterosclerosi, e quindi della malattia coronarica. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato su Biology, e diretto da…
LeggiMisura del colesterolo LDL: predice le varianti dell’ipercolesterolemia familiare
Il punteggio della Dutch Lipid Clinic Network (DLCN) non è riuscito a dimostrare una netta superiorità nel predire le varianti del gene dell’ipercolesterolemia familiare (FH) rispetto alla misura dei livelli di LDL-C, secondo uno studio pubblicato su Atherosclerosis. “L’ipercolesterolemia familiare (FH) è la causa…
LeggiIpercolesterolemia familiare: resmetirom riduce colesterolo LDL nei pazienti in trattamento
Secondo una lettera di ricerca pubblicata sul Journal of the American College of Cardiology, nei pazienti con ipercolesterolemia familiare eterozigote che stanno già assumendo farmaci ipolipemizzanti massimamente tollerati, resmetirom, un agonista del recettore beta dell’ormone tiroideo, riduce i livelli di colesterolo LDL, trigliceridi, apolipoproteina…
LeggiIl trattamento con statine riduce a sufficienza i rischi cardiovascolari?
Il legame tra l’abbassamento del colesterolo LDL indotto dalle statine e la riduzione degli esiti cardiovascolari potrebbe non essere così solido come ipotizzato in passato, secondo i risultati di una metanalisi pubblicata su JAMA Internal Medicine. “Finora si pensava che abbassare il colesterolo riducesse…
LeggiTrigliceridi e colesterolo HDL possono predire il rischio di diabete di tipo 2
L’aumento del rapporto tra trigliceridi e colesterolo lipoproteico ad alta densità (TG/HDL-C) indica un rischio maggiore di diabete di tipo 2 di nuova insorgenza indipendentemente dalle variabili confondenti, secondo uno studio pubblicato su Frontiers in Endocrinology. “Un biomarcatore semplice e prontamente disponibile può fornire…
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