L’aumento del colesterolo e dei trigliceridi può associarsi indipendentemente al rischio di progressivo peggioramento del danno cardiaco strutturale e funzionale nei giovani, ma l’aumento della pressione arteriosa sistolica e della massa grassa spiegano circa il quaranta per cento della relazione, secondo uno studio pubblicato…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Covid. La vaccinazione, le misure di prevenzione e di gestione dei contagi in farmacia
I dati settimanali dei bollettini ufficiali diffusi da ministero della Salute e Istituto superiore di sanità sui nuovi contagi provocati dal virus Sars-Cov-2 ci restituiscono un quadro di progressivo, sostanziale aumento dei casi lungo lo Stivale. Una situazione che conferma come sia assolutamente necessario…
LeggiCoronaropatia: lo screening e gli interventi precoci sono fondamentali nelle popolazioni vulnerabili
I risultati di uno studio pubblicato su BMC Public Health suggeriscono che è fondamentale migliorare lo screening e gli interventi precoci per la coronaropatia, concentrandosi in particolare sulla prevenzione e sulla progressione della presenza di placche aterosclerotiche, per affrontare le sfide sanitarie uniche affrontate…
LeggiUn’attività fisica leggera nell’adolescenza riduce il colesterolo
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, gli adolescenti e i giovani adulti che svolgono un’attività fisica leggera hanno livelli di colesterolo più bassi. “Livelli elevati di colesterolo fin dall’infanzia sono stati associati a un rischio del 30% di attacchi…
LeggiValori elevati di colesterolo LDL da giovani aumentano il rischio di coronaropatie anche più avanti nella vita
Il colesterolo LDL e la pressione sistolica geneticamente determinati aumentano il rischio di malattia coronarica indipendentemente dall’età. Questo è quanto ha concluso uno studio pubblicato su PLoS One, nel quale si legge anche che valori elevati di pressione sistolica e di colesterolo LDL nella…
LeggiColesterolo HDL: correlato alla gravità della pancreatite acuta in terapia intensiva
Secondo uno studio pubblicato su Frontiers in Endocrinology, un valore non inferiore a 0,545 mmol/L del livello di colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-C) durante la degenza in terapia intensiva può essere un fattore protettivo indipendente dall’aggravamento della pancreatite acuta. “Al momento, le prove…
LeggiI pazienti ipercolesterolemici trattati con fusioni intersomatica lombare rischiano la pseudoartrosi
I pazienti con ipercolesterolemia mostrano un aumento del rischio di sviluppare pseudoartrosi in seguito a intervento di fusione intersomatica lombare posteriore o transforaminale (PLIF/TLIF) a un livello, e l’uso di statine è associato a una riduzione di tale rischio, secondo uno studio pubblicato su…
LeggiIpercolesterolemia familiare: i pazienti con complicanze aterosclerotiche sono sottotrattati e tendono a interrompere la terapia
Nella vita reale la maggior parte dei pazienti con ipercolesterolemia familiare e una malattia cardiovascolare aterosclerotica sono sottotrattati nella pratica cardiologica per quanto riguarda il dosaggio delle statine e la terapia ipolipemizzante combinata. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato sul Journal of Clinical…
LeggiUn colesterolo HDL elevato può indicare la presenza di noduli tiroidei
Livelli elevati di colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-C) possono essere utilizzati come indicatore di noduli tiroidei. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Medicine, e diretto da Cafer Zorkun, della Istanbul University, Istanbul, Turchia. “Livelli elevati di colesterolo lipoproteico…
LeggiAttività fisica regolare: migliora il trasferimento del colesterolo alle lipoproteine ad alta densità
Secondo uno studio pubblicato su Nutrients, la pratica regolare di un’attività fisica ha effetti su un’importante funzione delle lipoproteine ad alta densità (HDL), ovvero la capacità di ricevere colesterolo. “Abbiamo valutato gli effetti dell’attività fisica regolare su due importanti funzioni anti-aterosclerosi delle lipoproteine ad…
LeggiEzetimibe: efficace nella riduzione dello spessore intima-media carotideo in pazienti con ipercolesterolemia non familiare
L’efficacia di ezetimibe sulla riduzione dello spessore intima-media carotideo è stato dimostrato nell’ipercolesterolemia non familiare e nella prevenzione secondaria, secondo uno studio pubblicato su Medicina. “Gli agenti ipolipemizzanti come ezetimibe sono raccomandati nell’iperlipidemia non controllata per la prevenzione primaria e secondaria delle malattie cardiovascolari.…
LeggiI bambini nati piccoli per l’età gestazionale hanno un profilo lipidico anomalo
Secondo uno studio pubblicato su Nutrients, i bambini nati piccoli per l’età gestazionale, anche quelli che non soffrono di sovrappeso o obesità nella prima infanzia, hanno un profilo lipidico anomalo, che può contribuire allo sviluppo di malattie cardiovascolari in età adulta. “I disturbi del…
LeggiIn pazienti epilettici la dieta Atkins è legata a un aumento del colesterolo totale e LDL
Negli adulti con epilessia resistente ai farmaci i livelli di colesterolo totale e colesterolo lipoproteico a bassa densità al primo mese dopo l’inizio di una dieta Atkins modificata aumentano in relazione all’assunzione alimentare di colesterolo e grassi, secondo uno studio pubblicato su Seizure. “Le…
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