Gli esami radiologici, fra cui la RM dopo inalazione di gas nobili, si sono dimostrati promettenti rispetto ai test della FEV1 nella valutazione dei sintomi a carico di pazienti con BPCO e limitazioni all’esercizio. Secondo Grace Parraga della University of Werstern Ontario di Londra, autrice…
LeggiCanale Medicina: Asma & BPCO
Farmaci antiasmatici in gravidanza aumentano il rischio di anomalie congenite
L’uso di beta-2 agonisti e corticosteroidi inalatori per l’asma durante la gravidanza è associato ad un aumento del rischio di alcune anomalie congenite specifiche. Questo dato deriva dall’analisi di 13 studi europei basati sulla popolazione, condotta da Ester Game dell’Ospedale Lillebaelt Kolding di Kolding,…
LeggiScoperto sottotipo asmatico che suggerisce nuove terapie
Una nuova comprensione dei diversi sottotipi di pazienti con grave asma allergico potrebbe aprire la via allo sviluppo di terapie biologiche mirate specificamente verso le precipue risposte infiammatorie che un particolare sottogruppo di pazienti presenta. Questo dato deriva dall’esame degli assetti immunologici che caratterizzano…
LeggiAsma & Bpco N° 2
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LeggiMalattie respiratorie croniche: il 34% dei malati continua a fumare
Terza causa di morte entro il 2030. Questa la prospettiva della broncopneumopatia ostruttiva (bpco) che, nel 2020, sarĂ la quinta causa in termini di disabilitĂ e qualitĂ di vita. Eppure, nonostante la sua crescente diffusione, così come di altre malattie respiratorie croniche (mrc), chi…
LeggiDieta sana connessa a salute polmonare
Fra gli altri riscontri positivi, seguire una dieta sana potrebbe aiutare a proteggere i pazienti dallo sviluppo della BPCO. In base ad uno studio che ha coinvolto piĂą di 120.000 pazienti seguiti per piĂą di un decennio, è stato calcolato che una dieta ricca…
LeggiBPCO: attuali criteri diagnostici inadeguati
Gli attuali programmi di gestione della BPCO e le relative linee guida, portano a sovradiagnosi dei pazienti piĂą anziani ed a sottodiagnosi di quelli piĂą giovani. E’ dunque necessario adottare diversi criteri per i limiti inferiori del range di normalitĂ (LLN) per l’ostruzione alle…
LeggiPredisposizione BPCO: scarsa funzionalitĂ respiratoria nel giovane adulto
Una scarsa funzionalitĂ respiratoria nella prima etĂ adulta potrebbe essere sufficiente a predisporre un soggetto alla BPCO nelle fasi successive della vita, come suggerito da uno studio prospettico condotto su piĂą di 2.500 soggetti secondo cui, circa la metĂ dei pazienti che in ultima…
LeggiTrattamento della BPCO: un aiuto dalla radiodiagnostica
Gli esami radiologici, compresa la RM con gas nobili inalatori, risultano promettenti rispetto al tradizionale FEV1 nella valutazione dei pazienti con BPCO e limitazioni all’esercizio. Secondo Grace Parraga della University of Western Ontario di London (Canada), autrice di uno studio condotto su 116 pazienti, la FEV1…
LeggiBPCO: attivitĂ fisica ridotta a prescindere dalla gravitĂ
I pazienti con BPCO, nel tempo, tendono a diventare meno attivi fisicamente, a prescindere dalla gravitĂ iniziale della loro malattia e, questa tendenza, è associata ad un peggioramento dell’ostruzione al flusso aereo e dello stato di salute generale. Lo ha accertato uno studio longitudinale condotto…
LeggiReperti occasionali alla TC e BPCO ad alto rischio
Alcuni reperti occasionali alla TC effettuata per indicazioni non polmonari possono identificare i pazienti ad alto rischio di riacutizzazioni e mortalitĂ da BPCO, come verificato da un ramo collaterale dello studio PROVIDI, condotto da Pushpa Jairam dell’UniversitĂ di Utrecht su 6.404 pazienti. Benchè la TC…
LeggiAsma: l’esercizio aerobico migliora i sintomi
Negli adulti con asma persistente di grado moderato o grave, l’esercizio aerobico – nella forma di due sessioni settimanali al tapis roulant – migliorerebbe l’iperresponsivitĂ delle vie aeree. Questo dato deriva da uno studio condotto su 58 pazienti da Andrezza Franca-Pinto dell’UniversitĂ di Sao Paulo,…
LeggiAsma: il rischio di fallimento della terapia aumenta con l’etĂ
Negli adulti con asma lieve-moderato, l’etĂ rappresenta un fattore di rischio di fallimento del trattamento. I pazienti dai 30 anni in su presentano, infatti, un rischio quasi raddoppiato di fallimento del trattamento rispetto a quelli piĂą giovani e, in questi pazienti, il rischio stesso…
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