Per capire se gli inquinanti atmosferici sono associati a differenze stagionali nelle visite al pronto soccorso per l’asma in un ambiente a basso inquinamento atmosferico, alcuni ricercatori statunitensi hanno analizzato i movimenti di 66.092 bambini di età 5-19 che sono vissuti in South Carolina…
LeggiCanale Medicina: Asma & BPCO
I bimbi con asma ben controllata sono meno bullizzati
I bambini la cui asma è relativamente ben controllata hanno meno probabilità di essere maltrattati o presi in giro dai loro coetanei per la loro condizione, secondo quanto suggerisce uno studio recentemente pubblicato. Al contrario, quelli che segnalano bullismo o prese in giro a…
LeggiBpco, serve una migliore comunicazione con i pazienti e tra specialisti
Si stima che la broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) interessi circa 6 milioni di persone in Italia. Si tratta di una patologia che riduce la funzionalità respiratoria e il cui principale fattore di rischio è il fumo (cui si aggiungono fattori ambientali come l’inquinamento). Si…
LeggiAlto consumo di latte e maggior rischio di sviluppare l’asma
Un recente studio ha scoperto che i bambini che consumano elevate quantità di prodotti di latte vaccino hanno una maggiore probabilità di sviluppare il prediabete associato al diabete di tipo 1 e l’asma. Secondo la ricerca, il consumo di prodotti lattiero-caseari sottoposti a trattamento…
LeggiL’inquinamento influenza la vita delle persone con Bpco
L’elevato inquinamento atmosferico e la lontananza da spazi blu o verdi influenzano negativamente la qualità della vita per le persone che vivono con la broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), secondo un recente studio. Il lavoro ha valutato, per la prima volta, l’associazione tra una serie…
LeggiI beta-agonisti distorti possono fornire un migliore controllo dell’asma
I beta-agonisti (β-agonisti) sono gli unici farmaci che aprono direttamente le vie aeree ristrette e rendono più facile respirare per milioni di persone con asma. Questi farmaci inalati attivano i recettori b2-adrenergici (β2AR) sulle cellule muscolari lisce delle vie aeree e le rilassano, dilatando…
LeggiNuova linea guida sul FeNO per il trattamento dell’asma
Nella sua ultima linea guida di pratica clinica sulla valutazione e il trattamento dell’asma, un gruppo di esperti dell’American Thoracic Society ha affrontato l’uso dell’ossido nitrico frazionato espirato (FeNO) per il trattamento dell’asma. Il test FeNO è un test point of care che misura…
LeggiNuovo anticorpo monoclonale promettente per l’asma grave
Una nuova terapia a base di anticorpi monoclonali mostra la promessa di offrire un trattamento alternativo per i pazienti che soffrono di asma da moderata a grave. La ricerca ha infatti trovato che itepekimab è sicuro ed efficace in un trial di fase 2.…
LeggiAsma grave: sintomi peggiorano se trattati con un farmaco per la psoriasi
Un farmaco autorizzato a trattare la psoriasi ha peggiorato i sintomi nei pazienti con asma grave, secondo i risultati di un recente studio. Il lavoro ha indagato se risankizumab (questo il nome della molecola) potrebbe potenzialmente migliorare i sintomi e ridurre gli attacchi nelle…
LeggiPeso prima della gravidanza e rischio di asma nei bambini
Uno studio condotto su quasi 250.000 bambini dell’Ontario (Canada) nell’arco di sette anni – il più grande del suo genere – ha trovato che il peso della madre prima della gravidanza può avere un impatto sul rischio per il neonato di sviluppare malattie allergiche…
LeggiUna dieta sana può migliorare l’asma?
Sta per partire uno studio clinico per analizzare la qualità della dieta e il suo effetto sull’asma negli adulti. Il lavoro mira a valutare se e come una dieta sana può migliorare l’asma. L’asma è una condizione in aumento con 20 milioni di adulti…
LeggiUK, lo svantaggio sociale ha un impatto duraturo sull’asma infantile
I bambini che sperimentano uno svantaggio sociale nei loro primi anni di vita hanno un rischio notevolmente aumentato di asma persistente in età adulta. Sono questi i risultati di un recente studio, che ha coinvolto migliaia di bambini del Regno Unito e il loro…
LeggiL’esposizione a lungo termine alle tossine nelle sale operatorie potrebbe aumentare il rischio di Bpco
Gli infermieri che hanno lavorato nelle sale operatorie per più di 15 anni hanno il 46-69% di probabilità in più di sviluppare la broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) rispetto ai colleghi che non hanno mai lavorato in una sala operatoria. I disinfettanti e il fumo…
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