Cancro al seno triplo negativo: scoperte nuove cellule dell’ecosistema del tumore

La prognosi delle pazienti con tumore al seno triplo negativo resta ancora molto sfavorevole, in parte a causa della difficoltà nel mettere a punto dei trattamenti efficaci per questa condizione. I ricercatori del Garvan Institute of Medical Research, in Australia, hanno scoperto dei nuovi tipi di cellule nel micro-ambiente del tumore al seno triplo negativo, che potrebbero diventare dei bersagli terapeutici. Abbiamo parlato della ricerca, pubblicata sulla rivista EMBO Journal, con il Professor Alex Swarbrick, direttore del Tumour Progression Laboratory al Garvan, che ha diretto lo studio.

Le pazienti con cancro al seno triplo negativo hanno una prognosi particolarmente sfavorevole. Perché questo tumore è più complesso da trattare rispetto ad altre neoplasie della mammella?

Per definizione, i tumori al seno tripli negativi mancano di tre recettori – il recettore per gli estrogeni, per il progesterone e per la proteina HER2 – che costituiscono il bersaglio molecolare delle terapie mirate in altri tumori al seno. Per questa ragione le pazienti dispongono di opzioni di trattamento limitate, che danno scarsi risultati: una percentuale sostanziale di pazienti con questo tipo di cancro muore entro cinque anni dalla diagnosi.

Nel vostro studio avete analizzato i diversi tipi di cellule del carcinoma mammario triplo negativo. A quale scopo?

I patologi studiano i tumori al microscopio da più di 150 anni, tuttavia la nostra conoscenza delle cellule che li compongono è ancora molto superficiale. Nel nostro studio, abbiamo cercato nuovi potenziali bersagli terapeutici analizzando le singole cellule all’interno dei tumori al seno triplo negativo. Ciò include non solo le cellule tumorali stesse, ma anche le cellule circostanti, come quelle del sistema immunitario e del tessuto connettivo, che possono essere pensate come “l’ecosistema” del cancro, il microambiente che supporta la crescita e la diffusione di un tumore.

Quante e quali tipi di cellule avete identificato?

Abbiamo identificato diversi tipi di cellule. Molte le avevamo previste, come le cellule cancerose e le cellule immunitarie. Tuttavia, sorprendentemente, il nostro studio ha rivelato quattro sottotipi di cellule stromali, quelle che formano i tessuti connettivi del corpo. Sulla base degli studi condotti fin ora si pensava che nel cancro al seno triplo negativo ci fosse un solo tipo di cellula stromale.

Che ruolo svolgono queste cellule nello sviluppo del tumore?

Ci siamo posti la stessa domanda. Abbiamo scoperto con stupore che le cellule stromali associate al timore e le cellule immunitarie interagiscono attraverso la produzione di molecole di segnalazione. I nostri risultati suggeriscono che esiste una significativa diafonia tra il sistema immunitario e le cellule stromali, a cui in genere viene attribuito un ruolo esclusivamente strutturale nei tumori. In particolare, uno dei sottotipi di cellule stromali, i cosiddetti fibroblasti associati al cancro (CAF), rilascia molecole note per sopprimere l’attività antitumorale delle cellule T.

Quali sono le implicazioni terapeutiche di questa scoperta?

Queste scoperte sono significative perché l’immunoterapia – che è progettata per attivare il sistema immunitario del paziente contro un tumore – induce una risposta limitata in molte pazienti con carcinoma mammario triplo negativo. Sapendo che i CAF sopprimono le cellule T nel carcinoma mammario triplo negativo, possiamo rimuovere questa interazione e rendere le cellule T più suscettibili all’attivazione e più propense ad attaccare il cancro.

In futuro, una combinazione tra l’immunoterapia e un trattamento che interrompe l’interazione tra cellule stromali e cellule immunitarie potrebbe portare ad un miglioramento del trattamento del carcinoma mammario triplo negativo.

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