
Lo studio
A.Aizer e colleghi hanno esaminato i dati del National Cancer Institute relativi a oltre 231.000 pazienti con diagnosi di carcinoma mammario invasivo tra il 2010 e il 2013, in cui la presenza (o l’assenza) di metastasi cerebrali era nota al momento della diagnosi. In totale, 968 pazienti(0,41%) avevano metastasi cerebrali – corrispondenti al 7,56% di quelle con malattia metastatica in qualsiasi sito – come hanno scritto i ricercatori su JAMA Oncology. Si è visto che erano particolarmente esposte a rischio di metastasi cerebrali le pazienti con tumore HR negativo, con sottotipo HER2-positivo (11,5% di quelli con malattia metastatica) e quelle con il sottotipo triplo negativo (11,4%). La sopravvivenza mediana nelle pazienti con metastasi cerebrali è stata di 10 mesi. E il periodo di sopravvivenza era più lungo nelle pazienti con sottotipo HER2 positivo (21 mesi) e più corto in quelle con sottotipo triplo-negativo (sei mesi). I ricercatori concludono auspicando l’impiego routinario della risonanza magnetica cerebrale nello screening delle pazienti con cancro al seno HER2 positivo o triplo-negativo già con metastasi al momento della diagnosi.
Fonte: JAMA Oncol 2017
David Douglas
(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)
