Il decorso clinico instabile nella dermatite atopica (DA) è strettamente legato a livelli più elevati di ansia e depressione. Questo è quanto emerge da un’analisi condotta su pazienti adulti con diagnosi confermata di dermatite atopica, pubblicata su Acta Dermato-Venereologica, che ha individuato diversi profili…
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Dieta a potenziale infiammatorio elevato associata a maggiore rischio di dermatite atopica
Un elevato indice infiammatorio della dieta, misurato tramite il Dietary Inflammatory Index (DII), è significativamente associato a una maggiore prevalenza di dermatite atopica nella popolazione generale, secondo i risultati di uno studio trasversale su larga scala pubblicato su Frontiers in Immunology. L’associazione risulta particolarmente…
LeggiDermatite atopica: legame significativo con le malattie autoimmuni
Secondo una metanalisi recentemente pubblicata su Frontiers in Immunology, esiste un’associazione statisticamente significativa tra dermatite atopica e numerose malattie autoimmuni, sia negli adulti che nei bambini. L’analisi ha incluso oltre 1,6 milioni di pazienti con dermatite atopica e più di 15 milioni di soggetti…
LeggiAbrocitinib efficace e sicuro a lungo termine negli adolescenti con dermatite atopica
Abrocitinib mostra un’efficacia sostenuta fino a 112 settimane e un profilo di sicurezza favorevole fino a 4,6 anni di esposizione in adolescenti affetti da dermatite atopica da moderata a grave. Questo è quanto emerge da una nuova analisi pubblicata su Allergy, e basata sui…
LeggiMind the Future: un’alleanza internazionale per affrontare la sfida dell’Alzheimer
L’Alzheimer è una delle principali cause di demenza a livello globale e rappresenta una delle sfide sanitarie e sociali più urgenti del XXI secolo: i suoi numeri sono destinati a crescere in modo esponenziale nei prossimi decenni con un impatto pesante su famiglie, caregiver…
LeggiUn nuovo indicatore infiammatorio per la BPCO: il ruolo del rapporto acido urico/colesterolo HDL
Uno studio pubblicato su BMC Pulmonary Medicine ha analizzato il possibile legame tra il rapporto acido urico/colesterolo lipoproteico ad alta densità o HDL-C (UHR) e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), suggerendo che questo parametro metabolico possa fungere da biomarcatore infiammatorio utile per la diagnosi…
LeggiEmorragia cerebrale acuta: colesterolo HDL potrebbe proteggere dal rischio di espansione dell’ematoma
Livelli più bassi di colesterolo lipoproteico ad alta denistà (HDL-C) sono associati a un maggior rischio di espansione dell’ematoma dopo emorragia cerebrale intracranica (ICH) acuta, soprattutto nei pazienti con localizzazione non-lobare, secondo quanto riferisce uno studio pubblicato su Hypertension Research, e diretto da Takeo…
LeggiIl rapporto colesterolo non-HDL/HDL media la relazione tra indice Planetary Health Diet e rischio di sarcopenia
Secondo uno studio pubblicato su Frontiers in Nutrition un’elevata aderenza alla Planetary Health Diet è associata a una minore probabilità di sviluppare sarcopenia, e parte di questo effetto protettivo potrebbe essere mediato da un miglior profilo lipidico, in particolare dalla riduzione del rapporto NHHR.…
LeggiColesterolo remnant e rischio cardiovascolare: le variazioni nel tempo contano più del valore al basale
Un recente studio pubblicato su Frontiers in Cardiovascular Medicine ha esaminato l’associazione tra le variazioni nel tempo del colesterolo remnant (RC) e l’insorgenza di malattie cardiovascolari (CVD) in una coorte di adulti cinesi di mezza età e anziani. “Abbiamo osservato che un aumento dinamico…
LeggiTumori cerebrali infantili, nuova terapia per il glioma intrinseco del ponte
Ogni anno, in Europa, 400 bambini ricevono una diagnosi di un tumore cerebrale rarissimo e aggressivo, il glioma intrinseco del ponte. In Italia, circa 40. È come se più di un’intera classe di una scuola elementare, ogni anno, si spegnesse nel silenzio. Ora, una nuova terapia…
LeggiIl pianto dei neonati? Colpa (quasi tutta) dei geni
Quanto piange un neonato dipende in larga parte dalla genetica e, almeno nei primi mesi di vita, c’è poco che i genitori possano fare per cambiarlo. A rivelarlo è uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Uppsala e del Karolinska Institutet,…
LeggiI bambini imparano nuove parole anche quando gli altri indossano mascherine
Un gruppo di ricercatori dell’Universitat Autònoma de Barcelona (UAB) e dell’Université Grenoble Alpes – CNRS ha dimostrato che i bambini a partire dai due anni di età sono in grado di apprendere nuove parole anche quando l’interlocutore ha la bocca o gli occhi coperti.…
LeggiEstate e bambini con asma: mare o montagna, aria condizionata sì ma con attenzione
Vacanze sì, ma senza trascurare la salute respiratoria. In Italia, circa 1 bambino su 10 soffre di asma, rendendola la malattia cronica più comune in età pediatrica. Se si considerano anche condizioni come la rinite allergica, le patologie respiratorie coinvolgono fino al 30% dei…
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