Per trattare nel miglior modo possibile i malati di cancro dello stomaco, la stadiazione della neoplasia gastrica deve essere accurata. A questo proposito, negli ultimi decenni, l’ecografia endoscopica (EUS) è stata considerata lo standard di riferimento per la stadiazione tumorale (T) e nodale (N). Grazie ai miglioramenti tecnologici, anche la tomografia computerizzata (TC) ha acquisito un ruolo importante, non solo nella valutazione delle metastasi a distanza (stato M), ma anche nella stadiazione T e N. Inoltre, la risonanza magnetica (RM) può contribuire all’individuazione e alla stadiazione dei tumori gastrici primari, senza i rischi legati alle radiazioni, grazie all’eccellente contrasto dei tessuti molli e alle sequenze multiple di imaging. La RM può anche essere utile per scoprire le metastasi epatiche, soprattutto quelle di piccole dimensioni.Â
Infine, tra le metodiche diagnostiche per immagini, la tomografia a emissione di positroni (PET) è ancora considerata un utile strumento per la stadiazione dei pazienti affetti da tumore gastrico con una particolare efficacia per quanto riguarda le metastasi linfonodali e la carcinomatosi peritoneale. In aggiunta, nei prossimi anni, la PET potrebbe svolgere un ruolo anche nel trattamento del tumore gastrico grazie all’introduzione di nuovi peptidi di marcatura. Teresa Giandola e i suoi collaboratori hanno passato sinteticamente in rassegna i vantaggi e le insidie piĂą comuni di EUS, TC, RM e PET nella stadiazione TNM dei pazienti con carcinoma gastrico.
Diagnostics (Basel). 2023 Mar doi: 10.3390/diagnostics13071276