Il sequenziamento del genoma e del trascrittoma completi della carcinomatosi peritoneale nei pazienti con adenocarcinoma gastrico ha fornito nuovi approfondimenti ed aperto nuove opportunità terapeutiche.
Come affermato da Jaffer Ajani dell’Anderson Cancer Center di Houston, autore di uno studio condotto su 43 pazienti, si tratta della prima dimostrazione del panorama della carcinomatosi peritoneale, e sono stati identificati molti nuovi target.
La carcinomatosi peritoneale si osserva nel 45% dei pazienti con adenocarcinoma gastrico, e conferisce una prognosi infausta.
Sussistono diverse alterazioni genomiche condivise fra le due patologie, ma alcune sono anche caratteristiche della carcinomatosi, come l’incremento della frequenza delle mutazioni CDH1 e TAF1.
Alcune alterazioni sono state associate a fenotipi aggressivi della carcinomatosi, e sono stati anche isolati sottotipi molecolari denominati “simil-mesenchimale” e “simil-epiteliale”, di cui il primo risulta associato a resistenza alle terapie, ma è stato anche caratterizzato da diversi potenziali target per la terapia immunitaria.
Nonostante il fatto che lo studio non abbia potuto stimare correlazioni e collegamenti con le caratteristiche dei tumori primari, i risultati dello studio dovrebbero stimolare l’analisi di molti più pazienti con adenocarcinoma gastrico e carcinomatosi peritoneale, e ciò potrebbe portare alla scoperta di nuove conoscenze ed ad una migliore comprensione della biologia della carcinomatosi peritoneale onde sviluppare trattamenti più efficaci mediante studi clinici razionali. (Gut online 2019, pubblicato il 6/6 doi: 10.1136/gutjnl-2018-318070)



