Effetti della chemioterapia neoadiuvante nel cancro del colon resecabile chirurgicamente: i risultati di uno studio

La chemioterapia neoadiuvante (NAC) per il cancro del colon localmente avanzato presenta potenziali vantaggi rispetto alla chemioterapia post-operatoria standard, ma richiede una valutazione formale. Pazienti con tumore del colon in stadio radiologico T3-4, N0-2, M0 sono stati assegnati in modo casuale (2:1) a un trattamento di 6 settimane con oxaliplatino-fluoropirimidina preoperatorio più 18 settimane postoperatorie (gruppo NAC) oppure 24 settimane (gruppo di controllo). L’end point primario era la malattia residua o la recidiva entro 2 anni. Gli obiettivi secondari includevano la morbilità chirurgica, lo stadio istopatologico, il grado di regressione, la completezza della resezione e la mortalità causa-specifica. Le analisi log-rank erano per intention-to-treat.

Dei 699 soggetti assegnati alla coorte NAC, 674 (96%) hanno iniziato e 606 (87%) hanno completato la chemioterapia neoadiuvante. In totale, 686 dei 699 (98,1%) pazienti NAC e 351 dei 354 (99,2%) partecipanti di controllo sono stati sottoposti a intervento chirurgico. Trenta pazienti (4,3%) NAC hanno sviluppato sintomi ostruttivi, che hanno richiesto un intervento chirurgico accelerato, ma le complicanze postoperatorie gravi in questo gruppo sono state meno numerose rispetto al controllo. La NAC ha prodotto un marcato downstaging di T e N e una regressione istologica del tumore (tutti P < .001). La resezione è stata più spesso completa dal punto di vista istopatologico: 94% (648/686) contro 89% (311/351), P < .001. Un numero minore di pazienti NAC, rispetto a quelli di controllo, ha avuto una malattia residua o ricorrente entro 2 anni (16,9% [118/699] contro 21,5% [76/354]; rate ratio, 0,72 [95% CI, 0,54-0,98]; P = .037). La regressione del tumore è fortemente correlata alla libertà da recidiva e panitumumab non ha aumentato i benefici della NAC peraltro limitati nei tumori con deficit di mismatch repair.

Gli Autori dello studio concludono che sei settimane di chemioterapia preoperatoria con oxaliplatino-fluoropirimidina, per il cancro del colon operabile, possono essere somministrate in modo sicuro senza aumentare la morbilità perioperatoria. Questo regime chemioterapico, se erogato prima dell’intervento, produce un marcato down-staging istopatologico, un minor numero di resezioni incomplete e un migliore controllo della malattia a 2 anni. La regressione istologica dopo la NAC è un buon fattore predittivo di un minor rischio di recidiva postoperatoria, quindi ha un potenziale utilizzo come guida per la terapia postoperatoria. Sei settimane di NAC dovrebbero essere quindi considerate un’opzione di trattamento da prendere in considerazione per il cancro del colon localmente avanzato.

J Clin Oncol. 2023 Mar doi: 10.1200/JCO.22.00046

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