Il consorzio ICHOM ha proposto più di due dozzine di esiti incentrati sulla paziente da poter utilizzare nella pratica clinica per i tumori mammari. Secondo Wee Loon Ong della Monash University di Prahran è necessario valutare esiti che siano realmente importanti per le pazienti con tumore mammario, compresa la sopravvivenza e la qualità della vita, in modo sistematico. Il set standard proposto fornisce una buona base per gli esiti minimi da raccogliere, che possono essere ulteriormente espansi sulla base delle necessità dei singoli istituti.
La disponibilità di un set standard, però, consente di confrontare la qualità assistenziale di diversi istituti dando loro modo di imparare gli uni dagli altri, ed in ultima analisi migliorando l’assistenza per il tumore mammario. Gli esiti correlati allo stato di salute comprendono benessere generale, funzionalità fisica, emotiva, cognitiva, sessuale e sociale, dolore, astenia, immagine corporea ed altri parametri, con ulteriori esiti specifici per le pazienti sottoposte a chirurgia o radioterapia e per quelle sotto terapia sistemica.
Questi esiti andrebbero valutati inizialmente, sei mesi dopo l’intervento chirurgico primario e da allora in poi annualmente per 10 anni onde catturare il periodo in cui la paziente potrebbe trovarsi ancora sotto terapia endocrina. Dato che l’implementazione di questo set standard implica un significativo investimento, specialmente negli istituti con infrastrutture preesistenti, è necessario che i medici che ne riscontrano l’utilità si battano per la raccolta di questi dati nel proprio centro. (JAMA Oncol online 2016, pubblicato il 29/12)



