Subito dopo una revisione proveniente da eminenti scienziati della nutrizione che sconsigliava di bere latte vaccino, un altro studio ha riscontrato un incremento del rischio di tumore mammario correlato a questo alimento. Si tratta, però, soltanto di uno studio osservazionale, e potrebbe essere gravato da fattori interferenti incontrollati.
Secondo Gary Fraser della Loma Linda University californiana, il consumo di appena un quarto o un terzo di tazza di latte vaccino al giorno è associato ad un incremento del rischio di tumore mammario del 30%: berne una tazza aumenta il rischio del 50%; berne 2 o 3 porta questo incremento al 70-80%.
Secondo alcuni esperti si tratta di uno studio provocatorio, ma che non richiede un cambiamento delle linee guida: la cautela richiesta dai ricercatori non sarebbe necessaria ,data la natura osservazionale dello studio stesso.
In assenza di uno studio randomizzato su tumore mammario e consumo di latte, non si avranno mai dati indiscutibili. I risultati del presente studio sono realmente significativi soltanto per le donne postmenopausali, ed inoltre le analisi hanno riportato un’associazione significativa soltanto con i tumori HR-positivi: è noto che l’incidenza dei tumori mammari aumenta con l’età, e ciò suggerisce che nel presente studio potrebbero figurare fattori interferenti.
La ricerca sinora è stata inconcludente sul possibile legame fra latticini ed incremento del rischio di tumore mammario: secondo il World Cancer Researxh Fund questi alimenti sarebbero invece collegati ad una riduzione di questo rischio. (Int J Epidemiol online 2020, pubblicato il 25/2 https://doi.org/10.1093/ije/dyaa007Abbreviated)