Fibrinogeno e fattore VIII nei pazienti con disordini tiroidei

Nei pazienti con disfunzioni della tiroide sono stati riportati molteplici disturbi della coagulazione. A livello globale, essi coinvolgono sia l’emostasi primaria che quella secondaria, e variano da anomalie di laboratorio subcliniche a rari eventi trombotici ed emorragici pericolosi per la sopravvivenza.

Per quanto l’ipotiroidismo conclamato sembri essere associato ad una tendenza emorragica, è emerso che l’ipertiroidismo è connesso ad un incremento del rischio di eventi trombotici, ma di contro l’ipotiroidismo subclinico e quello lieve sono stati riportati come stati protrombotici, ed i meccanismi coinvolti in queste osservazioni non sono stati confermati.

E’ stato dunque condotto uno studio per indagare i livelli del fattore VIII e del fibrinogeno nei pazienti con disordini tiroidei, esaminando i cambiamenti che intervengono in questi fattori dopo aver ottenuto uno stato eutiroideo mediante il trattamento.

In base a quanto osservato in 40 pazienti, ipertiroidismo e lieve ipotiroidismo rappresentano stati di ipercoagulabilità, e l’ipotiroidismo moderato-grave rappresenta uno stato di ipocoagulabilità, ma sono comunque necessarie ulteriori indagini osservazionali ed interventistiche per fornire informazioni maggiormente definitive sulla rilevanza clinica di queste associazioni, nonché per delineare le potenziali applicazioni per la prevenzione ed il trattamento delle anomalie coagulative e fibrinolitiche nei pazienti con disfunzioni tiroidee. (ndian J Endocrinol Metab. 2018; 22: 479-84)

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