Dolore orofacciale: differenze fra i sessi in prevalenza e cronicizzazione

Per quanto sia stato proposto un profilo fluttuante per il dolore orofacciale nel corso della vita, i dati sul suo decorso naturale sono scarsi: un recente studio ha dunque valutato longitudinalmente il decorso del dolore orofacciale nella popolazione generale mediante dati derivanti dai controlli dentali di routine nel sistema sanitario svedese.

Sono stati esaminati in tutto 180308 soggetti in 525727 controlli odontoiatrici. Più donne che uomini hanno riportato dolore orofacciale, ed è stato registrato un significativo incremento nei tassi riportati di questo genere di dolore fra il 2010 ed il 2017 in ambo i sessi.

Erano disponibili dati longitudinali per 135800 soggetti al fine dell’analisi dell’incidenza: le donne presentavano un maggior rischio di sviluppare dolore orofacciale  e di riportare dolore all’atto di due controlli consecutivi rispetto agli uomini.

Nella popolazione svedese settentrionale esaminata, dunque, la prevalenza del dolore orofacciale aumenta nel tempo, e lo fa più marcatamente nelle donne, il che indica un incremento nelle differenze fra i sessi per quanto riguarda il dolore orofacciale. (Pain online 2020, pubblicato il 16/3  DOI: 10.1097/j.pain.0000000000001872)

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