In un’analisi predefinita dello studio SELECT, pubblicata su The Lancet, il farmaco semaglutide ha dimostrato di ridurre significativamente il rischio di eventi cardiovascolari maggiori (MACE) nei pazienti con sovrappeso o obesità e malattia cardiovascolare, ma senza diabete, indipendentemente dal peso corporeo o dalla circonferenza vita iniziali.
Lo studio ha coinvolto 17.604 pazienti di almeno 45 anni, con un indice di massa corporea (BMI) pari o superiore a 27 kg/m², reclutati in 41 Paesi e assegnati in modo casuale a semaglutide 2,4 mg una volta a settimana o placebo. L’endpoint primario era il tempo al primo evento MACE, definito come morte cardiovascolare, infarto miocardico non fatale o ictus non fatale.
L’analisi ha esaminato la relazione tra le misure di adiposità all’inizio dello studio, i cambiamenti di peso e circonferenza vita nel corso del trattamento, e il rischio cardiovascolare. Semaglutide ha ridotto il rischio di MACE in tutte le categorie di peso e circonferenza vita, con una riduzione media del 4% del rischio per ogni 5 kg in meno di peso corporeo (HR 0,96; IC 95%: 0,94–0,99; p=0,001) e per ogni 5 cm in meno di circonferenza vita (HR 0,96; IC 95%: 0,93–0,99; p=0,004).
Nei soggetti del gruppo placebo, solo una circonferenza vita inferiore al basale era associata a una riduzione del rischio cardiovascolare, mentre un calo ponderale era paradossalmente legato a un aumento del rischio. Al contrario, nel gruppo semaglutide, la riduzione della circonferenza vita nelle prime 20 settimane correlava con un minor rischio di eventi cardiovascolari successivi, così come la riduzione osservata fino alla settimana 104.
Tuttavia, l’effetto protettivo di semaglutide non è risultato strettamente dipendente dalla perdita di peso. Solo circa il 33% del beneficio osservato in termini di riduzione del rischio MACE era mediato dalla riduzione della circonferenza vita (HR 0,86; IC 95%: 0,77–0,97), suggerendo che altri meccanismi—oltre al miglioramento dell’adiposità—giocano un ruolo chiave nell’effetto cardioprotettivo del farmaco.
Questi dati rafforzano l’evidenza che semaglutide non solo facilita la perdita di peso, ma offre anche benefici cardiovascolari rilevanti e in parte indipendenti dai cambiamenti nelle misure antropometriche, aprendo prospettive importanti per la prevenzione secondaria nei pazienti obesi o in sovrappeso con patologia cardiovascolare preesistente.
The Lancet. October 22, 2025 https://doi.org/10.1016/S0140-6736(25)01375-3