Le pazienti con carcinoma ovarico sieroso di alto grado hanno una prognosi sfavorevole e una risposta variabile al trattamento. I fattori prognostici noti per questa malattia includono: lo stato di carenza di ricombinazione omologa, l’età, lo stadio patologico e lo stato della malattia residua…
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Esiti della chemioterapia dopo progressione a PARPi
Nonostante gli impressionanti risultati di sopravvivenza libera da progressione dei PARP inibitori(PARPi) nel cancro ovarico, recentemente sono emerse preoccupazioni sul loro effetto sugli esiti del trattamento post-progressione, in particolare quando somministrati in un contesto recidivante. Sono stati descritti meccanismi di sovrapposizione di resistenza tra…
LeggiPARPi come mantenimento di prima linea in pazienti con carcinoma di nuova diagnosi
Un’analisi dei dati clinici real-world di pazienti con cancro ovarico mostra che il cancro ovarico unilaterale, il numero totale di cicli di chemioterapia non superiore a 9 e il raggiungimento di una risposta completa dopo la chemioterapia contenente platino prima della terapia di mantenimento…
LeggiAnalisi molecolare del tumore ovarico con un pannello NGS delle vie BRCA e PARP
Il cancro ovarico è il quinto tipo più comune di cancro nelle donne e la quarta causa più comune di morte per cancro nelle donne. L’identificazione di varianti patogene nei tessuti cancro ovarico ha un importante significato clinico a fini terapeutici e di prevenzione.…
LeggiNiraparib associato a miglioramento della qualità della vita correlata alla salute
Un’analisi dello studio PRIMA dimostra che il trattamento di mantenimento con niraparib è associato a un miglioramento della sopravvivenza libera da progressione e che il beneficio del trattamento viene mantenuto anche quando i dati sulla qualità della vita correlata alla salute (HRQoL) e/o sulla…
LeggiMalattie da accumulo lisosomiale: il punto di vista dei pazienti sullo sviluppo delle terapie geniche
Prima di usare risorse per lo sviluppo di terapie per le malattie di accumulo lisosomiale, sarebbe utile verificare i bisogni del paziente. A dichiararlo è un team coordinato da Eline Eskers, dell’Università di Amsterdam, in Olanda, che ha pubblicato, sull’Orphanet Journal of Rare Diseases,…
LeggiAlterazione del controllo dell’equilibrio nella malattia di Fabry
Le patologie dell’orecchio interno e della visione associate ad alterazione del sistema nervoso centrale sono fattori che alterano anche il controllo posturale. È la conclusione cui è arrivato uno studio pubblicato su Frontiers in Neurology da un team guidato da Laetitia Peultier, dell’Università di…
LeggiM. di Pompe a insorgenza tardiva: la prevalenza tra casi non diagnosticati in USA
La prevalenza di malattia di Pompe a insorgenza tardiva (LOPD) nei pazienti non diagnosticati e che hanno sintomi quali debolezza a livello muscolare prossimale, alti livelli di creatina chinasi e/o debolezza a livello del collo è di circa l’1%, con tassi simili di prevalenza…
LeggiNiemann-Pick C e coinvolgimento epatico precoce. Uno studio francese
Il coinvolgimento epatico nella malattia di Niemann-Pick di tipo C determina colestasi transitoria neonatale con epatosplenomegalia, è associato a fibrosi epatica ed è stato responsabile della morte nel 9% dei pazienti. È la conclusione cui è arrivata una ricerca coordinata da Antoine Gardin, dell’ospedale…
LeggiMelanoma: aumenta il rischio con lo shift work
Il lavoro a turni, dall’inglese shift work, sempre più diffuso nei paesi industrializzati, comprende un’ampia gamma di orari, come quello serale o notturno; può prevedere turni spezzati, prolungati o a rotazione; inoltre, può svolgersi nel fine settimana, o essere “a chiamata”. Sebbene questa impostazione…
LeggiTumori cutanei: aumenta il rischio di insorgenza se ne si è già stati affetti
I pazienti affetti da tumore della pelle non sono solo esposti ad un rischio maggiore di sviluppare successivi cancri maligni dello stesso tipo, ma potrebbero essere soggetti anche ad un aumentato rischio di insorgenza di un diverso tipo di tumore cutaneo. L’obiettivo di uno…
LeggiCarcinoma cutaneo a cellule squamose: i pazienti immunosoppressi sono a rischio
Con la crescente diffusione dei trapianti d’organo, un numero sempre maggiore di individui fa parte della popolazione immunosoppressa, con un rischio elevato di sviluppare il carcinoma cutaneo a cellule squamose (cSCC). Quest’ultima è, infatti, la neoplasia post-trapianto più comune che si verifica tra i…
LeggiMelanoma cutaneo: ratio linfonodale come fattore prognostico
Il melanoma cutaneo (CM, cutaneous melanoma) è il quinto tumore più comune negli Stati Uniti, con un tasso di mortalità dell’1,1% tra tutti i decessi per cancro. Un team di scienziati di Stati Uniti e Pakistan ha effettuato una revisione sistematica al fine di…
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