Un articolo pubblicato su Eurosurveillance mostra un aumento dell’incidenza complessiva delle infezioni batteriche a trasmissione sessuale (STI) legate all’uso della profilassi pre esposizione. L’indagine è stata guidata da Sebastian von Schreeb, del Copenhagen University Hospital, in Danimarca. I ricercatori hanno analizzato dati provenienti da…
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Effetti dell’insicurezza alimentare su NAFLD e fibrosi epatica avanzata tra persone con HIV
L’insicurezza alimentare è altamente prevalente tra le persone con HIV ed è associata a una minore probabilità di steatosi epatica non alcoolica, mentre tra le persone con infezione virale e diabete, è associata a una maggiore probabilità di fibrosi avanzata. È quanto osserva un…
LeggiEsiti del trattamento antiretrovirale tra le persone anziane con HIV
Sebbene la risposta virologica al trattamento antiretrovirale contro l’HIV sia simile tra vari gruppi di età, le persone più anziane mostrano risposte immunitarie più deboli e una maggiore suscettibilità agli effetti collaterali. È quanto evidenzia, su AIDS, un team della Kunmig Medical University, in…
LeggiAlzheimer: studio degli mRNA nelle vescicole extracellulari nel cervello
Un recente studio pubblicato sulla rivista Cell Reports ha aperto nuovi orizzonti nella comprensione della malattia di Alzheimer (AD). Gli autori dello studio hanno esaminato i piccoli vescicoli extracellulari (sEVs) rilasciati e assorbiti dalle cellule cerebrali, che contengono acidi nucleici bioattivi. Si ipotizza che…
LeggiL’atlante di mRNA cerebrale più completo al mondo
Gli investigatori presso Weill Cornell Medicine hanno creato l’atlante più completo fino ad oggi delle varianti di RNA messaggero (mRNA) nel cervello del topo e dell’uomo. Questo atlante rappresenta una nuova risorsa importante per comprendere lo sviluppo del cervello, la specializzazione dei neuroni e…
LeggiIA per velocizzare l’imaging retinico di 100 volte
I ricercatori dei National Institutes of Health hanno applicato l’intelligenza artificiale (AI) a una tecnica che produce immagini ad alta risoluzione delle cellule nell’occhio. Riportano che con l’AI, l’imaging è 100 volte più veloce e migliora il contrasto dell’immagine di 3,5 volte. Questo avanzamento,…
LeggiLixisenatide per il trattamento del Parkinson
Un recente studio pubblicato sulla rivista The New England Journal of Medicine ha rivelato che il lixisenatide, un agonista del recettore del peptide-1 simile al glucagone (GLP-1) utilizzato per il trattamento del diabete, porta a una minore progressione della disabilità motoria rispetto al placebo…
LeggiPrevenzione cardiovascolare in Italia: intervista a Massimo Volpe (SIPREC)
Anche quest’anno (è ormai il quarto anno), la Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC) promuove la Giornata Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare. La Giornata, che si terrà nella tradizionale data del 13 maggio, avrà lo scopo di raggiungere i cittadini in tutto il…
LeggiUn farmaco a RNAi per ridurre l’ipertensione
L’aderenza alle cure antipertensive resta una sfida sanitaria: dopo circa un anno, fino il 50% dei pazienti abbandona la terapia antipertensiva. Il farmaco zilebesiran, un RNA interference (RNAi) attualmente in sperimentazione, è stato testato nello studio KARDIA-2 presentato al congresso dell’American College of Cardiology.…
LeggiNuovi modelli predittivi per identificare individui ad alto rischio di fibrillazione atriale
Uno studio pubblicato sulla rivista American Heart Journal ha sviluppato nuovi modelli predittivi per identificare gli individui ad alto rischio di fibrillazione atriale (FA) in orizzonti temporali che vanno da 6 mesi a 10 anni. La ricerca, condotta su dati di cartelle cliniche elettroniche…
LeggiBeta-bloccanti: dopo un infarto non riducono rischio di un secondo attacco
La terapia con i beta-bloccanti, considerata uno dei pilastri nella cura di eventi cardiovascolari, è stata messa in discussione nello studio REDUCE-AMI pubblicato sul New England Journal of Medicine e presentato al congresso dell’American College of Cardiology. La ricerca suggerisce che l’uso di questi…
LeggiL’acido ialuronico può ridurre il dolore nell’artrosi del ginocchio
Nei pazienti con artrosi del ginocchio cronica idiopatica, un prodotto con acido ialuronico ad alto peso molecolare e altamente reticolato fornisce miglioramenti significativi nel sollievo dal dolore rispetto al placebo, senza problemi di sicurezza, secondo uno studio pubblicato su Drugs in Context. “Gli studi…
LeggiIl dolore muscoloscheletrico cronico può aumentare il rischio di declino cognitivo
I risultati di uno studio pubblicato su Nature Mental Health evidenziano un modello eterogeneo di invecchiamento cerebrale nel dolore muscoloscheletrico cronico, e rivelano un modello morfologico ereditario che collega l’accelerazione dell’invecchiamento cerebrale al declino cognitivo e a un elevato rischio di demenza nell’artrosi del…
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